Titoli di stato: niente BTP & Co fuori dall’ISEE. ‘Bomba’ INPS su governo Meloni
BTP e altri titoli di stato italiani vari esclusi dal calcolo dell’ISEE, come era stato preannunciato dalla legge di bilancio del 2024 varata dal governo Meloni?
Assolutamente no, almeno per ora. Lo ha precisato l’INPS, con un comunicato ad hoc.
Dopo il pasticcio della tassa sugli extraprofitti delle banche – che è stata scansata dalla maggior parte degli istituti di credito italiani, tanto che si parla ormai di un prelievo non pervenuto, o di una tassa fantasma – esplode ora anche il caso dei BTP esclusi dal calcolo dell’ISEE.
Niente BTP e titoli di stato fuori dall’ISEE: la circolare dell’INPS
L’esclusione non c’è, e a chiarirlo è l’INPS con la circolare “ISEE 2024 – Chiarimenti Inps sull’esclusione dal calcolo dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio ” ,che porta la data di sabato, 13 gennaio 2024.
“La legge di Bilancio ha previsto l’esclusione dal calcolo dell’ISEE, fino a un valore complessivo di 50.000 euro, dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato”, ricorda l’INPS, che poi aggiunge il grande ‘ma’:
“L’entrata in vigore di questa disposizione non è immediata, essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al
regolamento sulla disciplina dell’ISEE. Resta pertanto immutata la disciplina ISEE relativa al patrimonio mobiliare”.
Tradotto: rimane l’obbligo di indicare nella Dichiarazione sostitutiva unica presentata da gennaio 2024 tutti i rapporti finanziari in possesso delle famiglie al 31 dicembre 2022″.
Mette in evidenza quanto emerso dall’INPS Mario Seminerio, economista e analista finanziario, che già aveva lanciato un avvertimento sull’iniziativa sbanderiata dal governo Meloni di escludere dal calcolo dell’ISEE i titoli di stato italiani, nell’articolo pubblicato su Phastidio.net, dal titolo più che indicativo: L’ISEE e i Btp che non sono ricchezza.
Cosa dice il Dcpm a cui l’INPS si riferisce
Con la circolare pubblicata nella giornata di ieri, l’INPS ha chiarito che, per poter escludere dal calcolo dell’ISEE gli investimenti in BTP e altri titoli di stato italiani, così come in libretti postali, deve essere prima modificato il Dcpm 159 risalente al 2013, con cui erano stati rivisti i parametri relativi all’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente).
Il riferimento dell’INPS è al testo del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159 che ha presentato il “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”.
In particolare all’articolo 4 relativo all’ “Indicatore della situazione reddituale” , si legge che “il patrimonio mobiliare – che deve essere dichiarato ai fini ISEE – è costituito dalle componenti di seguito specificate, anche detenute all’estero, possedute alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU, fatto salvo quanto diversamente disposto con riferimento a singole componenti”:
- Depositi e conti correnti bancari e postali, per i quali va assunto il valore del saldo contabile attivo, al lordo degli interessi, al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU, ovvero, se superiore, il valore della consistenza media annua riferita al medesimo anno.
- titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati, per i quali va assunto il valore nominale delle consistenze alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU;
Il Dcpm va avanti elencando altri strumenti finanziari che devono essere inclusi nella presentazione del DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica che, in sostanza, è la dichiarazione che le famiglie italiane devono stilare per calcolare l’ISEE ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate.
Prestazioni che, va ricordato, possono essere generiche, come quelle che prevedono l’erogazione del bonus gas e/o elettrico e le social card, e prestazioni rivolte ai minorenni con genitori non coniugati e non conviventi (es.: tariffe asili nido, buoni libri, mense scolastiche, ecc.); oppure, nel caso di ISEE standard o ordinario, prestazioni rivolte agli studenti universitari (es.: borse di studio, tasse universitarie, collaborazioni, ecc.); così come prestazioni rivolte a soggetti maggiorenni con disabilità/handicap (es. servizi domiciliari, ecc.), nel caso dell’ISEE socio sanitario .
Altri tipi di ISEE sono elencati dal CAAF.
ISEE: famiglie che hanno presentato la DSU nel caos
La questione interessa ovviamente anche l’Assegno unico e universale.
Nonostante la procedura di rinnovo sia automatica, comunque le famiglie devono rinnovare l’ISEE e segnalare eventuali modifiche che potrebbero incidere sull’importo a cui avrebbero diritto.
Il punto è che la scadenza per la richiesta del rinnovo dell’ISEE è stata fissata al 29 febbraio 2024, il che significa che diverse famiglie italiane hanno già presentato la DSU, escludendo, sulla base di quanto stabilito dalla legge di bilancio 2024 del governo Meloni, il calcolo dei loro BTP e di altri titoli di Stato.
Così, stando a quanto si apprende dalla circolare dell’INPS, sbagliando, visto che quei titoli di stato italiani, così come anche libretti di risparmio, avrebbero dovuto essere dichiarati, invece, ai fini del calcolo ISEE.
L’idea ISEE di Meloni dopo successo BTP Valore
Si può dunque parlare di una vera e propria bomba INPS esplosa sulla testa del governo Meloni, che aveva ufficializzato l’intenzione di corteggiare i BTP People, prima che con la presentazione dalla proposta ‘Titoli di stato fuori dall’ISEE’, con le due edizioni del BTP Valore del 2023.
LEGGI ANCHE
Manovra Meloni: titoli di stato fuori dall’Isee. La misura post successo BTP Valore
Se la legge di bilancio 2024 targata Meloni ha incluso la disposizione dei titoli di stato fuori dall’ISEE, è stato di fatto proprio in linea con la missione del governo di convincere gli italiani a sottoscrivere più quote di debito pubblico italiano.
Una missione che ha avuto successo nel 2023, con le due edizioni del BTP Valore, tanto che il governo italiano più volte ha sbandierato lo slogan ‘Mission Accomplished’.
Il BTP Valore è diventato di fatto motivo di vanto per il governo e, in primis, per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il successo dell’iniziativa è stato lampante, come dimostrano i numeri della prima edizione, che hanno permesso al Tesoro di incassare più di 18 miliardi di euro, e l’esito del secondo atto dell’ottobre del 2023, con richieste che hanno superato quota 17 miliardi.
Era stato subito chiaro come il BTP Valore – il cui lancio era stato anticipato da indiscrezioni stampa sull’arrivo di un BTP autarchico, o anche sovranista – rientrasse nel disegno di Meloni confermato subito dalla stessa premier con il famoso appello “Più titoli di stato nelle mani degli italiani .
Questo, dopo che la Bce di Christine Lagarde aveva annunciato, provocato l’ira del governo italiano, l’introduzione del QT-Quantitative Tightening:
una misura che rendeva di colpo il Tesoro orfano di un cruciale acquirente di BTP & Co. di nuova emissione: la Banca centrale europea stessa che, con il Quantitative easing varato dall’ex presidente dell’Eurotower ed ex presidente del Consiglio Mario Draghi, aveva fatto da scudo alla carta italiana, acquistando i BTP.
Va chiarito a tal proposito che lo shopping di BTP da parte della Bce, in realtà, è proseguito così come prosegue tuttora: non con il piano APP (definizione tecnica del QE), ma con il piano PEPP, conosciuto come QE pandemico, varato da Christine Lagarde nel 2020, anno in cui è esplosa la pandemia Covid-19. Un piano che presto andrà però anch’esso in soffitta, come annunciato dall’Eurotower nel suo ultimo atto del 2023.
LEGGI ANCHE
BTP Valore e spread: Meloni si prende (per ora) la rivincita
Tutto sul BTP Valore. Il BTP autarchico è qui?
Il BTP autarchico blinda Italia: la Lega rilancia
Fa flop altro annuncio in pompa magna. Il caso tassa extraprofitti banche
La circolare dell’INPS spezza praticamente i sogni di gloria del governo Meloni, sempre più determinato a far leva sul risparmio degli italiani per blindare le casse dello Stato.
Non solo. L’annuncio dell’istituto di previdenza smentisce il secondo annuncio in pompa magna arrivato in questi ultimi mesi dall’esecutivo italiano.
Il primo è quello ben noto che ha avuto per oggetto la tassa sugli extraprofitti delle banche piombata sui mercati la scorsa estate, che ha provocato un vero e proprio Terremoto di Borsa, scatenando un immediato bombardamento di sell da parte degli investitori contro i i titoli delle banche italiane scambiati a Piazza Affari.
Lo shock è stato talmente imponente da costringere il Ministero dell’economia e delle Finanze a fare un immediato dietrofront, minando così ulteriormente la credibilità del governo Meloni e generando altro caos sui mercati.
La tassa sugli extraprofitti delle banche è stata prontamente bocciata tra l’altro dalla Bce, dopo che i tecnici del Senato stessi avevano sollevato dubbi sulla sua costituzionalità.
Alla fine, tanto rumore per nulla, con Meloni & Co che sono stati costretti a fare un deciso dietrofront.
Risultato: a conti fatti è stata partorita la versione più light del prelievo, con cui sono state blindate le stesse banche italiane. Una versione talmente light che la tassa sugli extraprofitti è stata praticamente schivata dai principali istituti di credito made in Italy.
LEGGI ANCHE
Le banche italiane scansano tassa Meloni. Extraprofitti? Doris: li farà lo Stato
Tassa extraprofitti banche: dopo UniCredit neanche Intesa SanPaolo la pagherà
Per il governo Meloni, le buone notizie tuttavia non mancano, a dispetto di questo altro annuncio che va ad azzerare un’altra misura promessa agli italiani.
Nel bel mezzo del boom delle emissioni di nuovi titoli di stato lanciate dal Tesoro in questi primi giorni di inizio 2024, si è messa in evidenza una forte febbre per i BTP anche da parte degli investitori istituzionali.
Non solo i piccoli risparmiatori, che hanno fatto incetta del BTP Valore nelle due edizioni del 2023. A fare shopping di titoli di stato italiani sono stati anche banche centrali, istituzioni finanziarie e fondi, in un contesto in cui l’ansia per l’Italia, complici diversi fattori, si è decisamente smorzata.
LEGGI ANCHE
BTP: fondi e banche blindano l’Italia di Meloni. Bond euro fanno il tutto esaurito
Spread, tassi BTP, Bce e banche: l’outlook di S&P