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Spread BTP-Bund schizza verso quota 160 con paura Francia. Titoli banche italiane sotto attacco, Piazza Affari KO

14 Giugno 2024 15:46

Forte fiammata oggi per lo spread BTP-Bund a 10 anni, che schizza di oltre 12 punti base puntando verso quota 160, scatenando forti vendite soprattutto sui titoli delle banche italiane.

Il boom del differenziale tra i tassi dei BTP e quelli dei Bund a 10 anni si spiega con la raffica di acquisti che scatta sui titoli di stato tedeschi, che beneficiano della corsa agli asset rifugio lanciata dagli investitori nella sessione odierna:

torna protagonista la paura per il futuro della Francia, in vista delle elezioni anticipate annunciate dal presidente Emmanuel Macron, dopo la cocente sconfitta del suo partito alle elezioni europee.

Buy scatenati su bond Germania, spread BTP-Bund si impenna verso 160

I buy sui Bund, considerati tra gli strumenti finanziari più sicuri (safe haven), fanno crollare i rendimenti decennali tedeschi fino a -12 punti base, al 2,344%.

Si acquista Germania, mentre si prendono le distanze da tutti gli asset considerati più rischiosi, BTP inclusi.

I tassi dei BTP sono praticamente fermi, attorno al 3,91%, al di sotto dunque della soglia del 4% superata nelle ore immediatamente successive alla diffusione dei risultati delle elezioni europee..

Ma, a fronte del grande scivolone dei rendimenti tedeschi, lo spread BTP-Bund schizza di quasi +12 punti base, sorpassando quota 158 punti base.

Ed è naturale, a causa della spina del doom loop, che i titoli delle banche italiane si confermino i peggiori dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari.

Pagando l’ansia mai rientrata del tutto del doom loop, ovvero dell’abbraccio mortale tra le banche italiane e i titoli di stato di casa, ergo i BTP, le azioni di Mps-Monte dei Paschi di Siena e di UniCredit affondano di oltre il 6%.

Bper anche è tra i titoli peggiori del Ftse Mib di Piazza Affari, con una perdita superiore a -5%, mentre Banco BPM scivola di oltre il 4,5%. Intesa SanPaolo arretra di quasi il 4%, mentre la Popolare di Sondrio lascia sul terreno più del 3%.

Cade in generale l’Europa tutta, attanagliata dalla paura delle imminenti elezioni anticipate in Francia che si svolgeranno con doppio turno i prossimi 30 giugno e 7 luglio.

Interpellato da Bloomberg Mohit Kumar, responsabile economista per l’Europa di Jefferies International parla di un sentiment di “risk off”, ovvero di avversione al rischio, legato alle “preoccupazioni per la Francia”, aggiungendo che, “con il fine settimana imminente, gli investitori stanno optando per alcune prese di profitto”.

‘Alcune’ prese di profitto che, così come riporta Bloomberg nell’articolo French Political Turmoil Ignites Rush for Havens: Markets Wrap” sono particolarmente ingenti, facendo scivolare in particolare le borse europee ai minimi degli ultimi mesi. In tutto questo, non è di buon auspicio la decisione che MSCI ha preso in merito ai bond Ue, impedendo il loro ingresso nei suoi indici dei bond sovrani.

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Elezioni Francia: il fattore Marine Le Pen fa scattare gli spread

Gli investitori temono che una possibile vittoria del partito di Marine Le Pen di estrema destra peggiori le condizioni già precarie in cui versano i conti pubblici della Francia.

Gli elevati livelli dei debiti e dei deficit di diversi paesi europei continuano insomma a confermarsi market mover, in una situazione in cui la paura è che il populismo al potere si faccia beffe dei nuovi diktat che, dopo tre anni di sospensione dovuti alla pandemia Covid-19 e alla guerra in Ucraina, torneranno a essere imposti da Bruxelles attraverso il nuovo Patto di stabilità e di crescita, che l’Italia di Meloni è stata costretta ad accettare, e che avrebbe secondo diversi esperti fatto la gioia della Germania.

L’incertezza dei trader ha portato questa settimana lo spread Francia-Germania, ovvero OAT-Bund a 10 anni a scattare al ritmo più forte dal 2011.

A impennarsi anche lo spread Italia-Germania, ovvero lo spread BTP-Bund che, così come indica il grafico (sopra), registra un rialzo più forte anche rispetto allo spread francese.

BTP e bond Francia attaccati dopo elezioni Ue. C’è anche incognita Bce-Fed

I BTP e gli OAT francesi sono osservati speciali anche oggi, a fronte degli acquisti che riversano sui Bund.

E lo shopping di Bund- ovvero dei titoli di stato tedeschi, che vengono considerati i più solidi tra i debiti sovrani dell’Europa- è così forte da portare i rendimenti a due anni a scivolare al ritmo più sostenuto dallo scorso dicembre.

La paura in particolare per le sorti di Italia e Francia è esplosa subito all’inizio di questa settimana, dopo la pubblicazione dei risultati delle elezioni europee, che hanno messo in evidenza in diversi paesi il successo incassato alle elezioni europee dai partiti di estrema destra.

I BTP sono stati più volte infettati dal timore per il destino politico di Parigi e, così come in altri momenti di alta tensione, sono tornati a essere attaccati in primis per quel debito pubblico che pesa come un macigno sulle casse dello Stato italiano.

Le turbolenze hanno fatto leva su un sentiment degli operatori già incerto e prudente dopo il Bce Day, nella settimana in cui protagonista è stato il Fed Day.

D’altronde i mercati sanno benissimo che le banche centrali non sono più disposte a fare il gioco dei mercati, come in passato, tutte concentrate piuttosto a dichiarare vittoria contro l’inflazione.

Non hanno così aiutato, dopo il primo taglio dei tassi dell’area euro dall’era Draghi annunciato dalla Bce lo scorso giovedì 6 giugno, le parole della presidente Christine Lagarde, arrivate tra l’altro in un momento in cui Francoforte sta mollando i BTP a ritmi record.

E non ha aiutato neanche la massima prudenza a tagliare i tassi manifestata questa settimana dalla Fed di Jerome Powell, al termine della riunione di politica monetaria del Fomc, il suo braccio di politica monetaria.

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Deutsche Bank paragona situazione attuale a crisi debiti sovrani euro

Occhio al commento arrivato da Jim Reid, analista di Deutsche Bank:

E’ difficile ignorare i parallelismi tra la situazione attuale e quella che si è manifestata durante la crisi dei debiti sovrani (dell’area euro), vista l’attenzione che si concentra come allora sui risultati elettorali, sugli spread tra i bond sovrani e sulla sostenibilità del debito”: il tutto, unito all’assenza di “segnali sulla direzione che prenderanno le cose”.

E così il risultato di questa settimana concitata di contrattazioni è che i forti smobilizzi che si sono accaniti contro l’azionario europeo hanno portato l’indice benchmark Stoxx 600 Europe ad azzerare tutti i guadagni incassati dall’inizio di giugno.

ancora peggio, secondo gli investitori la volatilità potrebbe continuare a troneggiare sui mercati fino all’esito delle elezioni francesi.

Così Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, commenta quanto sta accadendo in queste ore sui mercati:

“Le elezioni europee hanno portato molto pessimismo sui mercati finanziari, in particolare dopo le conseguenze politiche in Francia. Salgono tutti gli spread europei, soprattutto quello francese Oat-Bund, che è arrivato a toccare la quota di 75 sui livelli del 2017, quando i timori di una Frexit erano molto concreti (elezioni presidenziali considerate come un referendum sulla UE). Crediamo che le prossime elezioni in Francia delle prossime settimane siano diventate un evento molto significativo per i mercati finanziari. Lo spread italiano è salito ben al di sopra di 150 basis points, ma ci troviamo comunque al di sotto dei massimi annuali. Sui mercati azionari le tensioni hanno comportato forti ribassi e sono proprio l’indice francese e quello italiano che mostrano i ribassi peggiori, dovuti alle forti vendite sul settore bancario”.

Commenta il trend dei mercati europei anche David Pascucci, analista dei Mercati per XTB:

Oggi il ribasso del Ftse Mib si fa pesante, siamo oltre il -2,7% di performance e i bancari scivolano molto in basso mangiandosi settimane di rialzi in soli due giorni di ribassi. La peggiore é Banca Mps che perde oltre il -6% riportandosi ai livelli di fine aprile, seguita da Unicredit che perde circa un -5,5%, anch’essa ‘tornata indietro nel tempo’ ai minimi di metá aprile. A seguire abbiamo Bper Banca che perde circa il -5%, anche lei di ritorno ai livelli di 2 mesi fa”.

Occhio anche alla borsa di Francoforte, con il Dax “in ribasso di circa -1,5%”.

In questo caso, ha evidenziato l’analista dei mercati per XTB, “ci stiamo avvicinando pericolosamente ai minimi visti tra aprile e maggio e la situazione tecnica attuale non promette assolutamente bene. La dinamica intraday é ancora fortemente improntata al ribasso anche se i mercati stanno testando minimi importanti di lungo periodo”.