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Meloni VS banche, con tassa extraprofitti tensioni BTP

14 Settembre 2023 12:21

Sulla tassa sugli extraprofitti delle banche, contenuta nel decreto asset annunciato dal governo italiano agli inizi di agosto, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro. A dirlo è stata lei stessa, nel corso dell’intervista rilasciata a Porta Porta, trasmissione di Bruno Vespa su Rai Uno, andata in onda nella serata di ieri:

“Io rivendico il provvedimento, non c’è alcun intento punitivo”, ha detto la premier, ribadendo la natura “giusta” del prelievo e sottolineando che, alla base della tassazione, “c’è l’idea di uno Stato che quando deve intervenire su qualcosa di ingiusto, interviene. Non interviene soltanto quando bisogna intervenire sul piccolo imprenditore, interviene anche quando può essere, diciamo, considerato più impattante”.

Tassa extraprofitti banche, Meloni sull’effetto Bce tassi: ‘margine ingiusto’

Nello spiegare la tassa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato che “le banche, grazie alle scelte che ha fatto la Banca centrale europea (Bce) , hanno aumentato i tassi di interesse”.

Di conseguenza, “sono aumentati automaticamente i tassi di interesse sui mutui, cioè sui soldi che si prestano ai cittadini”. Ma “non sono aumentati alla stessa maniera gli interessi sui depositi, ad esempio, su quello che i cittadini depositavano”.

“E quindi – ha continuato la premier – c’è una cosa che non andava bene e noi siamo intervenuti. Abbiamo tassato un margine che consideriamo ingiusto”.

La presidente del Consiglio ha ribadito insomma la sua opposizione a quella forbice tra tassi attivi e tassi passivi delle banche, nota anche come spread, che si è ampliata troppo per effetto delle strette monetarie varate dalla Bce e, anche, per la decisione degli istituti di credito di non adeguare in modo proporzionale all’aumento dei tassi, la remunerazione sui conti correnti.

‘Correttivi? Si possono valutare tranquillamente ma a parità di gettito’

“Dopo di che, in risposta a chi dice che si rischia di mettere nello stesso calderone le banche più virtuose e le banche che lo sono state di meno, se ci sono dei correttivi da fare, per me si possono valutare tranquillamente, ma non intendo fare marcia indietro, per cui le modifiche si possono fare, a parità di gettito”, ha spiegato a Porta a Porta Giorgia Meloni.

Quanto? ‘Qualcosa di meno di 3 miliardi di euro‘, ha detto la premier.

La reazione delle parole di Meloni sulla tassa sugli extraprofitti non è stata positiva.

I titoli delle principali banche italiane, che all’inizio della settimana avevano sperato in una revisione della tassazione, vanno infatti giù a Piazza Affari, confermandosi tra i peggiori dell’indice azionario benchmark Ftse Mib, tra l’altro nel Bce-Day.

Che Giorgia Meloni non volesse fare marcia indietro sul provvedimento lo si sapeva già. Più di una volta la presidente del Consiglio ha rivendicato la paternità del provvedimento e ieri sera, nell’intervento a Porta Porta, ha difeso di nuovo a spada tratta la misura, anche dopo il parere negativo della Bce di Christine Lagarde, che ha bocciato praticamente la tassazione.

A questo punto, si potrebbe ben dire Giorgia Meloni VS Christine Lagarde, considerando, oltre alla tassa sugli extraprofitti delle banche proposta dal governo italiano, e bocciata dalla Bce, anche gli attacchi che l’esecutivo ha lanciato più volte contro l’Eurotower, accusandola di portare avanti una politica monetaria focalizzata sul rialzo dei tassi che rischia di mandare al tappeto l’intera area euro.

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Tassi BTP a 10 anni a record in sei mesi, occhio allo spread. Effetto prelievo banche?

Nell’attesa della Bce, l’articolo di Bloomberg Italy’s Meloni Says Any Version of Bank Tax Must Net €3 Billion riporta le ultime dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che la tassa sugli extraprofitti delle banche è un dossier a cui “gli investitori stanno guardando attentamente”, e facendo riferimento anche al trend dello spread BTP-Bund e, in particolare, dei tassi dei BTP.

I tassi dei BTP a 10 anni, viene fatto notare, sono saliti ieri al valore più alto degli ultimi sei mesi e il punto è che il trend al rialzo è scattato “da quando è arrivato l’annuncio a sorpresa” della tassa. Un annuncio che è stato un vero e proprio shock, non solo per il contenuto, ma anche per il modo in cui è stato fatto.

Nel riassumere quanto detto da Meloni a Porta a Porta, Bloomberg ha così presentato anche il grafico dello spread BTP-Bund, facendo notare che anche il differenziale ha ripreso quota da quella data dell’8 agosto, quando i mercati sono andati in tilt pagando l’annuncio del prelievo.

Vale la pena di ricordare che la tassa sugli extraprofitti è stata annunciata a seguito della riunione del Consiglio dei Ministri di lunedì, 7 agosto, senza neanche informare l’Abi, l’associazione bancaria italiana.

Non solo: il grande annuncio non è arrivato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ma dal vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini: fattore, questo, che ha scatenato una ondata di polemiche.

Il risultato è stato una vera e propria Caporetto a Piazza Affari , affossata dal crollo dei titoli bancari nell’ormai noto Black Tuesday della seduta di martedì, 8 agosto.

Il bagno di sangue di quella drammatica sessione di Piazza Affari ha costretto il Mef a intervenire, correggendo il tiro e presentando una versione più ‘light’ del provvedimento.

La correzione del testo non ha però calmato del tutto i nervi degli investitori, che hanno rivolto la loro attenzione anche al caso Giorgetti.

Sulla tassa sugli extraprofitti delle banche si sono poi espresse le agenzie di rating Fitch e Moody’s, mentre altri hanno sollevato timori sulle conseguenze del prelievo sui titoli di stato italiani, ergo sui BTP.

In particolare, il Financial Times ha detto che, con il provvedimento, l’immagine di Giorgia Meloni come guardiana del debito pubblico italiano, e di conseguenza la reputazione stessa dei BTP, sono state gravemente danneggiate.

Nel mettere in evidenza l’evoluzione dei tassi dei BTP, Bloomberg ha puntualizzato tuttavia che, per effetto dei rialzi che stanno interessando anche i tassi dei Bund, in realtà lo spread BTP-Bund rimane al momento sotto controllo, oscillando attorno al valore medio tra quelli riportati dall’inizio dell’anno, pari a 179 punti base.

E’ vero però anche che il differenziale è tornato ad ampliarsi, come dimostra il grafico riportato dall’agenzia di stampa, dopo l’annuncio della tassa. Così come è vero che, in un momento in cui il governo Meloni è concentrato a stilare la legge di bilancio e mentre la stessa presidente del Consiglio sembra essere assillata dall’ansia deficit, fattore che ha già riportato le lenti dei trader e degli investitori sui BTP e sullo spread.

Tutto, mentre si accavallano le critiche contro la tassa sugli extraprofitti delle banche che sarebbe, secondo qualcuno, anche incostituzionale. Ma Giorgia Meloni, per l’appunto, ha deciso di andare dritta per la sua strada.

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