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Tassa extraprofitti banche, parla Orcel (UniCredit). Bonomi: ‘prelievo forzoso’

7 Settembre 2023 08:20

Tassa extraprofitti banche, si esprime il numero uno di UniCredit, Andrea Orcel. Mentre Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, lancia l’affondo: ‘Più che tassa è un prelievo forzoso’

Sulla tassa sugli extraprofitti delle banche decisa dal governo Meloni, parla ora anche Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit.

Il ceo di Piazza Gae Aulenti si è espresso sul dossier che ha scioccato i mercati e l’intero mondo della politica italiana, creando una crepa all’interno del governo tra Forza Italia e Fratelli d’Italia.

In un’intervista rilasciata a MoltoEconomia, Orcel ha illustrato anche la sua view sul Patto di Stabilità a cui sta lavorando l’Europa e sul PNRR.

Nelle ultime ore, ha detto la sua sulla tassa sugli extraprofitti bancari anche il numero uno di Confindustria Carlo Bonomi, non risparmiando forti critiche contro la misura, che ha definito “più un prelievo forzoso”.

Tassa extraprofitti banche, Orcel: “tassi di oggi in linea con il passato”

Rispondendo all’osservazione di MoltoEconomia (Il Messaggero) sul fatto che, secondo alcuni leader del governo Meloni, le banche starebbero “guadagnando utili miliardari”, il ceo di UniCredit Andrea Orcel ha ricordato che “su questo provvedimento è in corso una discusione interna alla maggioranza e un confronto governo-Abi”, aggiungendo di credere che sia “giusto attendere l’esito del percorso parlamentare”.

Il banchiere ha invocato tuttavia un “giusto risultato, anche per non incrinare la fiducia degli azionisti e degli investitori internazionali”.

In particolare, tre gli elementi messi in evidenza dal numero uno della banca italiana:

  • “I tassi d’interesse di oggi sono in linea con il passato. L’eccezione è stata piuttosto quella dell’ultimo decennio, con i tassi negativi che comprimevano artificialmente i livelli di profitto delle banche”.
  • I conti correnti, ha detto ancora Orcel, “sono uno strumento di servizio”, a fronte dei quali ci sono diversi altri prodotti che le banche offrono ai clienti, dando loro la possibilità di “beneficiare di tassi di interesse ben più elevati”.
  • Infine, Orcel ha ricordato il sostegno che le banche hanno dato ai “clienti più vulnerabili”. Nello specifico, “UniCredit ha destinato 10 miliardi per ridurre i mutui e sostenere i prestiti in questo momento molto complesso”.

Bonomi (Confindustria) sulla tassa: piuttosto un prelievo forzoso

Nella giornata di ieri, sulla tassa sugli extraprofitti annunciata dal governo Meloni, si è espresso anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, parlando di “prelievo forzoso”.

“Si sta parlando di margine operativo lordo. Già dire che si va a fare una tassa su una riga di bilancio, più che tassa la chiamerei prelievo forzoso“, ha detto Bonomi, in un intervento all’assemblea di Confindustria Emilia Centro.

Bonomi ha sottolineato inoltre che “nei miei libri di studio non ho mai letto la parola extraprofitti, come non ho mai letto le parole extraperdite ed extrapareggi”.

Le dichiarazioni di Bonomi si uniscono ai diversi commenti che sono stati rilasciati sulla tassa non solo dalla politica italiana, ma dagli stessi imprenditori e manager, in queste ultime settimane, da quando è stata annunciata dal Consiglio dei Ministri dopo la riunione del 7 agosto scorso, non solo dalla politica italiana, ma dagli stessi imprenditori e manager.

Evidente la stizza dei banchieri, riassunta negli affondi del ceo di Illimity, ex numero uno di Intesa SanPaolo ed ex ministro del governo Monti Corrado Passera contro la cosiddetta ‘manovra d’estate’, in vista tra l’altro della tanto attesa lettera della Bce, che conterrebbe critiche sul metodo e sul merito.

Sparando, come si sta facendo, nel mucchio – aveva avvertito Corrado Passera – il rischio paradossalmente, è quello di scoraggiare il credito alle piccole e medie imprese e alle famiglie”.

Il numero uno di Illimity aveva ricordato, inoltre, che, “in questi due anni”, le banche italiane hanno “aumentato i volumi di finanziamenti all’economia reale”, mantenendo “inalterato lo spread, adeguando la remunerazione dei depositi, compresa la giacenza a vista”.

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Orcel su dividendi UniCredit, Patto Stabilità e PNRR

Tornando a UniCredit, nell’intervista rilasciata a MoltoEconomia, Andrea Orcel ha parlato ovviamente anche dei progressi compiuti da Piazza Gae Aulenti, mettendo in evidenza che, nell’ambito della strategia UniCredit Unlocked, la banca ha “registrato 10 trimestri consecutivi di crescita e il miglior semestre di sempre” e facendo notare che “questo percorso positivo si è riflesso nella performance del titolo, che è triplicata durante questo periodo”.

Non poteva mancare il riferimento ai dividendi più che ghiotti che l’istituto di credito ha erogato e promesso ai suoi azionisti.

Il percorso che Piazza Gae Aulenti ha intrapreso, ha rimarcato Orcel,  ha “permesso altresì di distribuire 9 miliardi di euro tra il 2021 e il 2022, che dovrebbero salire quantomeno a 15,5 miliardi di euro complessivi nel 2023″.

Riguardo al PNRR, Orcel lo ha definito uno “strumento cruciale” per l’Italia, motivo per cui “è fondamentale utilizzarlo attivamente e fare leva su di esso”.

Mentre, riguardo al Patto di Stabilità e crescita a cui l’Europa sta lavorando, spada di Damocle per l’Italia per i nuovi diktat sul debito e sul deficit che saranno sfornati, “affinchè abbia successo – ha puntualizzato il manager – è necessario un approccio equilibrato e armonizzato per garantire il giusto livello di investimenti in aree cruciali come la transizione verde e il digitale, la difesa e la sicurezza energetica, per assicurare che l’Europa continui a svolgere un ruolo significativo sulla scena globale”.