UniCredit: preview utili. Sostegno tassi Bce ancora alto, con Orcel e boom dividendi titolo +285% in tre anni
Riuscirà UniCredit, la banca italiana guidata dal ceo Andrea Orcel, a replicare gli utili che essa stessa ha definito eccellenti, riportati nel primo trimestre del 2024?
Intanto, la data da cerchiare in rosso sul calendario è quella di mercoledì 24 luglio, quando Piazza Gae Aulenti renderà noti i conti relativi al secondo trimestre e al primo semestre del 2024, dando informazioni anche su quella maxi remunerazione agli azionisti – attraverso l’erogazione dei dividendi e i piani di buyback – che l’ha resa tra le banche più generose nei confronti dei soci non solo in Italia, ma in tutta l’Europa.
Tutto bene per UniCredit, sia in termini di redditività che di Borsa (il titolo YTD ha riportato un trend di crescita pari a quasi +50%).
Unico neo: la guerra di nervi con la Bce sulla Russia, che va avanti da un bel po’, e che è culminata nella decisione dell’istituto di fare ricorso al Tribunale dell’Unione Europea per chiarire gli “obblighi stabiliti” dall’Eurotower “sulla ulteriore riduzione dei rischi associati alle attività” nel paese, come si legge nel comunicato diffuso dalla banca.
Occhio anche alla decisione di fine maggio di un tribunale russo di sequestrare 463 milioni di euro, colpendo in particolare la controllata russa di UniCredit, UniCredit Bank Jsc, e UniCredit Bank Ag (Munich), sulla scia di una richiesta presentata da Ruskhimalyans, divisione di Gazprom.
UniCredit: attesa per conti II trim. 2024. Preview utili netti, ricavi, NII
Cosa prevedono gli analisti per i conti del secondo trimestre di UniCredit?
La previsione è di un utile netto di 2,342 miliardi di euro, poco distante dai 2,6 miliardi circa incassati nei primi tre mesi del 2024, con un EPS GAAP di 1,458 euro, rispetto agli 1,504 precedenti.
I ricavi sono attesi a 6,008 miliardi, rispetto ai 6,371 miliardi incassati nei primi tre mesi del 2024.
Per quanto riguarda il margine netto di interesse di UniCredit (NII= – voce di bilancio ‘baciata’ dai rialzi dei tassi lanciati dalla Bce di Lagarde nel corso del 2022 e del 2023 – le previsioni sono di un valore di 3,504 miliardi, rispetto ai 3,578 miliardi del primo trimestre.
Le commissioni sono stimate a 2,003 miliardi, rispetto ai 2,1 miliardi del trimestre precedente.
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UniCredit e la ghiotta remunerazione pro-soci con dividendi e buyback
Tornando alla ghiotta remunerazione a favore degli azionisti, va ricordato che, alla fine di giugno, è partita la terza tranche del piano di buyback 2023 di UniCredit, che ha confermato l’intenzione dell’amministratore delegato Orcel di continuare a fare la gioia degli stakeholders.
Già da un po’, di fatto, i soci di UniCredit pregustano una remunerazione totale nel corso di quest’anno di 10 miliardi di euro, così distribuita, come ha reso noto la stessa banca nel presentare i conti del primo trimestre dell’anno:
- €3 miliardi tramite dividendo pagati ad aprile 2024 (la cedola è stata staccata lo scorso 22 aprile 2024 con pagamento dal 24 aprile);.
- €1,1 miliardi di riacquisti di azioni proprie a valere sul 2023 già eseguiti durante il primo trimestre di questo anno 2024 (non includendo gli €1,4 miliardi relativi al riacquisto di azioni proprie a valere sull’anno 2023 già eseguito durante l’anno solare 2023).
- €3,1 miliardi relativi al residuo del riacquisto di azioni proprie a valere sul FY23 (di cui fanno parte la seconda tranche già conclusa e la terza tranche partita il 24 giugno scorso).
- €3 miliardi circa dall’acconto sulla distribuzione a valere sul 2024.
L’acconto sul dividendo è stato tra le grandi novità annunciate da UniCredit con la pubblicazione dei conti relativi al primo trimestre del 2024: conti che hanno messo in evidenza un payout pari al 100% sul 2023, e di almeno il 90% sugli utili di questo anno. E conti che hanno rivelato un balzo dell’utile netto di UniCredit relativo al primo trimestre del 2024 a €2,6 miliardi, in rialzo del 33,4% su base trimestrale e del 23,9% su base annua, oltre a ricavi che, nel primo trimestre del 2024, sono ammontati a €6,4 miliardi, in crescita del 6,9% su base trimestrale e del 7,4% su base annua.
Nello specifico i ricavi netti sono stati pari a €6,3 miliardi, in rialzo del 10,9% su base trimestrale e del 7,5% su base annua, battendo le attese degli analisti.
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Boom titolo UCG a Piazza Affari: oltre +285% in tre anni
La pioggia di dividendi e la strategia lanciata dal ceo Andrea Orcel hanno permesso alle azioni di UniCredit di continuare a salire a Piazza Affari:
nell’ultimo mese, le azioni hanno riportato un rialzo pari a +6,9%, mentre YTD il trend è di un balzo di quasi +50%.
Su base annua il titolo è in crescita di quasi +68%, mentre negli ultimi tre anni la performance è di un rally di oltre +285%.
Considerando che è improbabile che la Bce di Christine Lagarde tagli in modo importante i tassi di interesse dell’area euro – anzi, la paura è più di una serie di mini tagli, anche se ottime notizie relative all’inflazione Usa sono arrivate dalla Fed di Powell, le cui decisioni innegabilmente hanno ripercussioni sulla politica monetaria dell’area euro -, la prospettiva è che UniCredit continuerà a beneficiare della situazione di tassi “higher for longer” e dunque dell’impatto positivo dei tassi più alti per un periodo di tempo più lungo sulla sua redditività, ovvero sul proprio margine netto di interesse. Un’altra ottima notizia per Piazza Gae Aulenti.
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