Notizie Notizie Italia UniCredit & dividendi: parte terza tranche buyback 2023, Orcel fa felici gli azionisti. Il titolo a Piazza Affari

UniCredit & dividendi: parte terza tranche buyback 2023, Orcel fa felici gli azionisti. Il titolo a Piazza Affari

24 Giugno 2024 10:45

Parte oggi, lunedì 24 giugno 2024, la terza tranche del piano di buyback 2023 firmata da UniCredit, la banca italiana guidata dal ceo Andrea Orcel che continua a macinare “utili eccellenti”, come ha confermato l’ultima trimestrale diffusa dal gruppo.

Poco dopo aver annunciato, venerdì scorso, la conclusione della seconda tranche del programma di riacquisto di azioni proprie, Piazza Gae Aulenti, forte degli ok arrivati alla metà di aprile sia dall’assemblea degli azionisti che dalla Bce, ha lanciato oggi il terzo atto del piano di buyback a valere sull’esercizio 2023, confermando una politica di remunerazione a favore degli stakeholders che è ormai da anni tra le più generose del panorama bancario europeo.

UniCredit: al via Terza Tranche piano Buyback 2023

Con la nota relativa all’avvio della nuova mossa di buyback, UniCredit ha comunicato le modalità con cui avverrà l’operazione che, va ricordato, è l’ultima parte dell’ammontare residuale del payout complessivo a valere sull’esercizio 2023, pari a 3.085.250.000,00 euro.

L’incarico di intermediario terzo abilitato è stato conferito a BofA Securities Europe SA, che adotterà le decisioni sugli acquisti di azioni proprie UCG in piena indipendenza, anche in relazione alla tempistica delle operazioni e nel rispetto di limiti giornalieri di prezzo e di volume e dei termini del programma (c.d. “riskless principal” o “matched principal”).

Gli acquisti delle azioni proprie di UniCredit, che partiranno oggi e che saranno realizzati sull’Euronext Milan di Borsa Italiana, dovrebbero concludersi, sulla base del mandato conferito all’intermediario BofA Securities Europe, indicativamente entro il mese di settembre 2024, stando a quanto ha riferito lo stesso istituto di credito.

UCG tra i migliori di Piazza Affari insieme a Bper, Banco BPM, Mps

Il titolo UniCredit si conferma oggi a Piazza Affari tra i migliori dell’indice Ftse Mib, insieme ai titoli delle altre banche italiane Bper (la migliore con uno scatto del 4%%), Banco BPM e Mps-Monte dei Paschi di Siena. Il motivo non è solo il via alla terza tranche del piano di buyback.

Di mezzo c’è il dossier del risiko, ovvero delle nozze tra gli istituti di credito made in Italy su cui il mercato non ha mai smesso di scommettere.

Alle 10.46 ora italiana, le azioni UCG salgono del 2,6%, a quota 34,94 euro.

Occhio al trend delle azioni UniCredit sul Ftse Mib anche dell’ultimo periodo e degli ultimi anni:

il titolo è in rialzo su base settimanale di oltre il 5%, mentre nell’ultimo mese la performance è di un calo superiore a -3,7%.

Da inizio anno, le azioni hanno segnato un rally pari a quasi +42%, mentre su base annua il guadagno è superiore a +73%.

Negli ultimi tre anni, le azioni hanno riportato infine un balzo superiore a +234%.

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I dettagli del piano di buyback

Tornando al piano di buyback, la banca gestita da Orcel ha precisato nella nota che “gli acquisti dovranno essere realizzati in conformità ai limiti stabiliti dal Regolamento Delegato (UE) 2016/1052, fermo restando che il prezzo di acquisto non potrà discostarsi in diminuzione o in aumento di oltre il 10% rispetto al prezzo ufficiale che il titolo UniCredit avrà registrato nella seduta dell’Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto”.

Ancora, “eventuali successive modifiche della Terza Tranche del Programma di Buy-Back 2023 verranno tempestivamente rese note al pubblico nei modi e termini previsti dalla normativa, anche regolamentare, vigente” e le azioni che verranno acquistate nell’ambito della Terza Tranche del Programma di Buy-Back 2023 verranno successivamente annullate.

Va ricordato che la prima tranche del piano di buyback a valere sull’utile netto del 2023, di un valore di 2,5 miliardi di euro, era stata conclusa lo scorso 7 marzo.

Successivamente, pochi giorni dopo la pubblicazione dei conti relativi al primo trimestre del 2024, UniCredit aveva avviato la seconda tranche del programma di riacquisto di azioni, sempre in attuazione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli Azionisti della Società del 12 aprile 2024.

Con la seconda tranche, che si è conclusa venerdì scorso, Piazza Gae Aulenti ha acquistato 44.859.171 azioni, pari al 2,67% del capitale, per un controvalore complessivo di circa 1,59 miliardi di euro.

Buyback e dividendi UniCredit: il regalo agli azionisti di Orcel nel 2024

In occasione della presentazione dei conti relativi al primo trimestre del 2024 di inizi maggio, UniCredit aveva annunciato che “l’approccio alla distribuzione tramite acconto, applicabile sia al dividendo che al riacquisto di azioni proprie, si assume al 40 per cento circa delle distribuzioni totali” e che “la distribuzione nell’anno solare 2024 è attesa per circa €10 miliardi”.

Questo ennesimo grande regalo agli azionisti, fermo restando che la distribuzione è soggetta alle approvazioni degli azionisti e delle autorità di vigilanza, è stato così ripartito nel corso dell’anno:

  • €3 miliardi tramite dividendo pagati ad aprile 2024 (la cedola è stata staccata per la precisione lo scorso 22 aprile 2024 con pagamento dal 24 aprile).
  • €1,1 miliardi corrispondenti al riacquisto di azioni proprie a valere sul 2023 già eseguito durante il 1trim24 (ovvero non includendo gli €1,4 miliardi relativi al riacquisto di azioni proprie a valere sull’anno 2023 già eseguito durante l’anno solare 2023).
  • €3,1 miliardi relativi al residuo del riacquisto di azioni proprie a valere sul FY23 (di cui fanno parte la seconda tranche conclusa venerdì scorso e la terza tranche partita oggi).
  • €3 miliardi circa dall’acconto sulla distribuzione a valere sul 2024.

Per quanto riguarda gli anni successivi, UniCredit ha reso noto di prevedere che, escludendo opzioni di crescita inorganica, le distribuzioni totali annue medie tra il 2025 e il 2026 saranno superiori alle distribuzioni relative al 2024, con una politica sui dividendi pari o superiore al 40% e riacquisti di azioni proprie con limite massimo corrispondente alla generazione organica di capitale in combinazione con l’impiego del capitale in eccesso”.

@lauranaka