Notizie Notizie Mondo Le sei opportunità di investimento nel settore immobiliare europeo secondo BNP Paribas REIM

Le sei opportunità di investimento nel settore immobiliare europeo secondo BNP Paribas REIM

10 Luglio 2024 10:18

Gli asset immobiliari potrebbero riguadagnare un po’ di slancio in questi ultimi mesi, anche alla luce del fatto che sono previsti ulteriori tagli dei tassi di interesse, dopo quello attuato a giugno dalla Banca centrale europea. Il tutto potrebbe avere effetti positivi sul costo dell’indebitamento e sulla pressione sugli investitori stessi. Inoltre, nei mesi a venire le condizioni finanziarie dovrebbero migliorare ulteriormente, a vantaggio anche dei mercati real estate. Così BNP Paribas REIM nel report “The Lighthouse H2 2024 – European Property Market Outlook”, nel quale descrive la sua view sul mercato immobiliare europeo per la seconda metà del 2024, basandosi sulle previsioni, le analisi e l’esperienza dei suoi team locali.

Immobiliare: i sei trend chiave per investire

Dopo aver trascorso gli ultimi 18 mesi in modalità “wait and see”, si legge nel report, i fondi immobiliari con liquidità a disposizione per investire in strategie europee hanno la possibilità di far fruttare questo loro capitale grazie ai mercati che stanno entrando in un nuovo ciclo economico.

In particolare gli investitori, come sottolineano gli analisti di BNP Paribas REIM, possono decidere di puntare su rendimenti più alti attraverso strategie value-add, ma anche su asset alternativi per creare portafogli più bilanciati. Tra queste strategie, il residenziale e gli hotel dovrebbero continuare ad essere quelle più considerate, tallonate dall’industriale, dalla logistica, dagli uffici e, infine, dal settore retail.

Nel dettaglio, secondo gli esperti, sono sei i trend chiave per gli investimenti immobiliari. Ecco quali sono:

Opportunità per le soluzioni vintage di investimenti

Il 2024 è ancora un anno di transizione per il mercato, ma potrebbe produrre buone opportunità tra le soluzioni vintage di investimento. “Detto ciò, bisogna anche considerare che il capitale accumulato negli ultimi mesi non sarà molto e che gli asset disponibili per l’acquisto saranno pochi. Gli investimenti value-add sembrano essere ben posizionati, mentre quelli core offrono la possibilità di conseguire rendimenti elevati, prima che questi inizino a contrarsi con il progredire della fase economica.”

UK, Germania e Francia tra i paesi che attrarranno più capitali 

L’impennata dei tassi d’interesse è stato il grande evento che ha praticamente resettato il valore dell’immobiliare, ma sono i fondamentali che determineranno l’entità e le tempistiche della ripresa. “Nel 2024, infatti, riteniamo che il mercato sarà guidato dalla logistica e dagli hotel, ma anche la fascia più alta del settore uffici è nelle prime posizioni della classifica e, assieme alla logistica, dovrebbe ottenere buone performance anche nel 2025”. Secondo gli analisti i Paesi che dovrebbero attrarre più capitali saranno il Regno Unito, i Paesi Bassi, la Germania e la Francia poiché la revisione dei prezzi qui è stata rapida ed estesa.

È tempo di ESG anche per l’immobiliare

Forte la carenza di standard globali, ma investitori e manager stanno cooperando per trovare un accordo su come misurare gli impatti sociali per ogni tipo di proprietà; inoltre, hanno anche iniziato ad allocare sempre più risorse in ambiti quali le soluzioni abitative a prezzi accessibili e le infrastrutture sociali. Il 2024 potrebbe essere un anno chiave nell’implementazione di una gamma completa di criteri di investimento ESG.

La fascia alta del segmento uffici protegge contro i rischi

Sono due le categorie di investitori che potrebbero essere degli acquirenti attivi, dicono gli esperti. I primi sono gli investitori generalisti e con posizioni lunghe, in cerca di standard alti a prezzi contenuti; i secondi, invece, sono quelli che opportunisticamente vanno in cerca di rendimenti elevati da asset non soggetti a eccessive pressioni. Entrambe le categorie – continuano da BNP Paribas REIM- potranno poi riadattare gli uffici alle esigenze dell’occupante moderno, attraverso ristrutturazioni o sviluppando soluzioni a destinazione mista.

Retail recupera sulla logistica

Le proprietà a destinazione logistica sono più volatili ma hanno un maggior numero di soluzioni nuove e buoni contratti di locazione, mentre quelle retail offrono un buon livello di rendimenti rispetto alla loro rischiosità, ma dopo anni di performance deboli. “Se gli investitori decidessero di esporsi ai nuovi trend di consumo, rafforzati dalla robusta crescita dei salari registrata recentemente, – dicono gli analisti – si potrebbe innescare un ribilanciamento tra logistica e retail, dopo anni in cui il flusso degli investimenti è andato dalla seconda alla prima”.

Investimenti tematici nell’immobiliare per la Sanità 

Numerosi i punti in comune dei comparti healthcare, ospitalità e tempo libero, tra cui il fatto che tutti e tre godono di una elevata e solida domanda, in quanto caratterizzati da trend che interessano tutta Europa, come il progressivo innalzamento dell’età media della popolazione e le abitudini di consumo. In tutti e tre i casi bisogna sempre prestare molta attenzione ai rischi operativi, in quanto i servizi che si offrono in questi settori devono sempre essere accessibili, onde evitare di perdere clienti e, di conseguenza, introiti. Ma è bene specificare che, comunque, sussistono anche delle differenze tra cui che il sanitario solitamente garantisce rendimenti stabili, mentre ospitalità e attività ricreative sono più inclini a registrare dei picchi.