Notizie Notizie Italia Spread BTP-Bund sempre più giù con Meloni. I fattori tassi Bce, BTP Valore, Germania KO

Spread BTP-Bund sempre più giù con Meloni. I fattori tassi Bce, BTP Valore, Germania KO

18 Marzo 2024 14:50

Altro che spread BTP-Bund motivo di ansia per il governo Meloni: il trend del differenziale tra i tassi dei titoli di stato italiani a 10 anni e quelli dei Bund tedeschi continua a far felici la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo governo.

Oggi lo spread segna un lieve calo a quota 123 punti base, a fronte di tassi sui BTP poco mossi al 3,69%.

Ma venerdì scorso il differenziale è andato ancora più giù, precipitando al minimo in più di due anni, ovvero dal novembre del 2021, scivolando fino a 116 punti base.

Merito del ‘buy Italy’ che sembra essere diventato tra i trader di tutto il mondo un vero e proprio mantra, smentendo le previsioni più pessimistiche.

Spread BTP-Bund giù con rally esplosivo titoli di stato italiani. Trend YTD

Del caso Italia ha parlato in questi ultimi giorni anche la stampa estera, con l’articolo di Bloomberg “Italy’s Explosive Bond Rally Has Traders Revising Their Playbook”, che ha citato il “rally esplosivo dei bond italiani” e il Financial Times che ha messo in evidenza la migliore performance che il Pil dell’Italia sta riportando rispetto al Pil della Germania:

una bella rivincita per il governo Meloni, assediato a più riprese da vari worst case scenario che diversi strategist, economisti, agenzie di rating, hanno puntualmente stilato in questi ultimi anni, paventando il peggio per la carta italiana.

I fatti, dopo la grande paura piombata sui mercati nell’ottobre del 2023,  raccontano invece un’altra storia, e c’è chi, come il quotidiano La Repubblica, fa notare come lo spread BTP-Bund sia sceso ormai ai valori del governo Draghi, avendo cura al contempo di precisare che Meloni, tuttavia, “non può esultare”, in quanto, stando allo stesso Osservatorio dei conti pubblici, lo spread BTP-Bund fa dell’Italia “il Paese dell’Eurozona con il differenziale più alto”.

Veniamo intanto a cosa emerge dai numeri nudi e crudi:

dall’inizio di questo anno 2024, lo spread BTP-Bund a 10 anni è scivolato di ben 44 punti base, dai 167 punti base, a quota 123.

Il ribasso è stato ancora più forte se si considera che, per l’appunto, il differenziale è caduto fino a quota 116 punti base nella sessione di venerdì scorso, dopo aver bucato la soglia dei 120 punti giovedì scorso, 14 marzo. (Grafico Bloomberg su trend spread YTD).

Il restringimento dello spread è stato provocato da tassi dei BTP a 10 anni che sono rimasti pressocché stabili, scendendo dal 3,71% di inizio anno al 3,69% di oggi (ma nelle ultime settimane i rendimenti dei BTP sono scivolati a valori ancora più bassi), a fronte di tassi dei Bund tedeschi che sono invece saliti dal 2,03% dell’inizio di gennaio al 2,43% circa.

I tassi dei BTP, giovedì scorso, sono arretrati anche fino al 3,58%. (Grafico Bloomberg su trend tassi BTP YTD).

Lo spread fa la gioia del ministro Giorgetti. All’FT: ulteriore calo fino a…

“Tre o quattro mesi fa, pochi avrebbero potuto immaginare che oggi, alla metà di marzo, lo spread avrebbe potuto essere pari a 123 punti base – ha commentato all’FT il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, prima dell’ulteriore discesa del differenziale al di sotto di quota 120 di giovedì scorso.

Il Financial Times ha messo in evidenza l’ottimismo del titolare del Tesoro, che si è detto fiducioso nella possibilità che il trend “continui in questa direzione”, fino a una ulteriore discesa a 110 punti base.

L’Ft ha motivato la performance dei titoli di stato italiani con la “rettitudine fiscale” dimostrata dal governo Meloni, che ha stretto anche un “solido rapporto con Bruxelles”, dunque con l’Unione europea.

Vero è che “lo scorso autunno, le preoccupazioni sono riemerse, quando il governo ha reso noto che non avrebbe riportato il rapporto deficit-Pil al di sotto del limite stabilito dall’Ue fino al 2026″.

“Tuttavia – si legge nel quotidiano della City – da allora l’economia italiana ha riportato una performance relativamente positiviva, mentre l’outlook per la Germania è peggiorato“, come dimostra il fatto che il “governo di Olaf Scholz sia passato da una crisi all’altra”.

Ci sono stati però altri fattori che hanno fatto da scudo allo spread. L’FT ha menzionato “la fame di asset caratterizzati da rendimenti più alti in vista dei tagli ai tassi (dell’area euro) da parte della Bce di Christine Lagarde attesi per l’estate”.

Altro fattore è la “resilienza dell’economia italiana”.

D’altronde, l’economia italiana è cresciuta nell’ultimo trimestre del 2023, a fronte della contrazione dell’economia tedesca.

Giavazzi all’FT: L’Italia non è cambiata né in meglio né in peggio

Detto questo, l’economista Francesco Giavazzi, noto per essere stato consigliere economico del governo Draghi, ha fatto notare all’Ft che “l’Italia non è cambiata né in meglio nè in peggio”.

Piuttosto, “è la Germania che, improvvisamente, è diventata un paese rischioso”, con “i mercati stanno mostrando un po’ di preoccupazione”.

Occhio anche al commento di Tomasz Wieladek, responsabile economista dell’Europa di T Rowe Price:

“E’ vero che l’Italia sta facendo meglio rispetto alla Germania, in termini di crescita, qualcosa di insolito”, ha ammesso Wieladek, aggiungendo che “le migliori condizioni macroeconomiche stanno avendo la meglio sui fondamentali fiscali peggiori”.

Vale la pena ricordare, infatti, che mentre per la Germania l’agenzia di rating Fitch prevede un calo del rapporto debito-Pil al 64,1%, per l’Italia l’outlook di quest’anno è di una crescita del ratio al 140,6%.

Tra l’altro, sempre Fitch prevede che le spese per gli interessi che l’Italia dovrà sostenere nel corso di quest’anno saliranno al di sopra del 9% delle entrate fiscali. Tra l’altro, occhio a quanto emerso ultimamente da un’analisi sui debiti globali firmata dall’Ocse, che ha fatto notare che “in cinque paesi scadranno in questo arco di tempo bond a tasso fisso per oltre il 20% del Pil”, che vedono l’Italia, alle prese con bond in scadenza pari al 33% del Pil”.

Tutto questo, a fronte di un rapporto deficit-Pil dell’Italia che secondo UniCredit scenderà nel 2024 al 4,6%, rimanendo ben al di sopra del 2% del ratio atteso per la Germania.

Spread BTP-Bund giù. Il fattore BTP Valore di Meloni

Sia l’articolo dell’FT che quello di Bloomberg hanno menzionato l’assist alla carta italiana arrivato dal successo della terza edizione del BTP Valore.

Bloomberg ha sottolineato in particolare, che proprio il successo della recente emissione del BTP Valore, per la precisione “la domanda abbondante di debito italiano da parte degli stessi cittadini del paese” va incluso tra gli elementi che hanno sostenuto i BTP, ricordando come la terza edizione del titolo di stato rivolto esclusivamente alla platea degli investitori retail abbia permesso al Tesoro, ergo alle casse dello Stato, di raccogliere ben 18,32 miliardi di euro .

“L’italia ha chiaramente sovraperformato, almeno rispetto alle aspettative, incluse le mie”, ha commentato a Bloomberg Greg Peters, co direttore degli investimenti di PGIM Fixed Income.

E ora gli strategist di Citigroup stimano uno spread BTP-Bund in ulteriore flessione, fino a 100-110 punti base, valori decisamente inferiori rispetto ai 190 punti base che avevano previsto alla fine del 2023 per il primo trimestre del 2024.

LEGGI ANCHE

Meloni: tutto quello che ha detto su PNRR, BTP Valore, Pil Italia

Ocse: alert BTP e corporate bond Italia, mentre il mondo affoga in $100 trilioni di debiti

BTP Valore, Meloni: ‘con più debito pubblico agli italiani più padroni del nostro destino’

Spread BTP-Bund sempre più giù. L’Italia batte la Germania

Spread BTP-Bund tra tassi Bce e governo Meloni. Outlook 2024

Tassi BTP e spread: outlook 2024. L’Italia di Meloni tra Bce ed elezioni UE