Notizie Notizie Italia Eni: sale il dividendo, ridotti gli investimenti a 27 mld. I dettagli del piano al 2027

Eni: sale il dividendo, ridotti gli investimenti a 27 mld. I dettagli del piano al 2027

14 Marzo 2024 16:13

Un dividendo in crescita, con un potenziamento della remunerazione agli azionisti, ma anche una riduzione della spesa per investimenti a 27 miliardi di euro (circa 7 miliardi l’anno, -20% rispetto al precedente business plan). Sono questi i principali spunti che arrivano dal piano strategico 2024-2027, illustrato oggi dal management di Eni nel corso del Capital Market Day 2024.

Titolo sotto i fari in Borsa. Nel primo pomeriggio, Eni ha bruscamente invertito il senso di marcia e accelerato al ribasso dopo la pubblicazione del piano. Adesso l’azione è sul fondo del Ftse Mib e scambia a 14,65  euro (-2,2%).

Descalzi: “rendere Eni ancora più profittevole, meglio diversificata e con fondamentali più solidi, potenziando la remunerazione agli azionisti”

“Affrontiamo le sfide poste dalla transizione energetica con la nostra strategia distintiva di crescita e creazione di valore, in grado di rispondere alle esigenze di sicurezza e competitività delle forniture energetiche, conseguendo allo stesso tempo gli obiettivi di decarbonizzazione. Stiamo aumentando significativamente la nostra generazione di cassa, anche attraverso la diversificazione delle fonti, la riduzione dei rischi e l’espansione in nuove aree di opportunità legate alla transizione“. E’ quanto ha dichiarato il ceo Claudio Descalzi aggiungendo: “A sostegno di questo, stiamo valorizzando il nostro ampio portafoglio di attività in modo disciplinato, bilanciando gli investimenti con maggiori ritorni per gli azionisti”. Grazie a queste azioni, l’obiettivo è rendere: “Eni ancora più profittevole, meglio diversificata e con fondamentali più solidi, potenziando la remunerazione agli azionisti”.

Un dividendo più alto e una riduzione degli investimenti: il piano di Eni

Eni promette un potenziamento della “remunerazione agli azionisti”. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi intende, infatti, distribuire tra il 30%-35% del CFFO (cash flow from operation) annuale attraverso dividendi e buyback, in aumento rispetto al precedente 25%-30%. Il dividendo proposto per il 2024 è pari a 1,00 per azione, con una crescita di oltre il 6% e il buyback è fissato a 1,1 miliardi.

In presenza di upside si prevede di destinare fino al 60% dei flussi di cassa incrementali rispetto al Piano, in aumento rispetto al precedente 35%. Nel periodo del Piano quadriennale, si legge nella nota, la remunerazione per gli azionisti è pari al 40% dell’attuale capitalizzazione di mercato. Eni ha ricordato che negli ultimi due anni ha distribuito 11 miliardi, un record storico per la società, pari al 20% dell’attuale capitalizzazione di mercato.

Gli investimenti netti nell’arco del piano sono attesi, invece, a quota 27 miliardi di euro (al netto della cassa derivante dall’attività di portafoglio) per una media annua pari a 7 miliardi, inferiori di oltre il 20% rispetto al Piano dello scorso anno, “grazie – spiega la società – all’ottimizzazione della spesa, al miglioramento della qualità dei progetti e al maggiore contributo della gestione del portafoglio”. Inoltre, l’attività di gestione del portafoglio, ossia le dismissioni al netto delle acquisizioni, ha un contributo netto in termini di cassa pari a circa 8 miliardi nell’arco del Piano.

Eni punta, inoltre, a realizzare 1,8 miliardi di riduzione dei costi corporate nell’arco del piano, “in linea con l’evoluzione della strategia di Eni e con le opportunità derivanti dallo sviluppo del modello satellitare”.

Acluni target

In termini di produzione, Eni ha indicato alla comunita finanziaria “una produzione Upstream prevista crescere a un tasso medio annuo del 3-4% fino al 2027, estendendo tale crescita di un ulteriore anno rispetto al Piano precedente; tasso di crescita medio annuo del 2% al netto delle attività di portafoglio previste”.
Inoltre, Eni punta a generare un cash flow from operation prima del capitale circolante di circa 13,5 miliardi nel 2024 e di 62 miliardi nell’arco del piano quadriennale, in crescita del 30% a scenario costante.

Nel 2024 per GGP (Gas & Gnl Portafolio) Eni punta a generare 800 milioni di Ebit pro-forma, che riflette le previsioni di riduzione dei prezzi del gas e la minore volatilità; in caso di positiva definizione dei negoziati in corso o attesi, e di ripresa del prezzo e della volatilità del mercato, GGP potrebbe raggiungere un Ebit pro-forma di oltre 1 miliardo, “in relazione all’ottimo posizionamento delle attività, che sono in grado di cogliere le opportunità derivanti da un possibile ritorno della volatilità”, precisa la società.

E ancora l’Ebitda pro-forma di Enilive dovrebbe sorpassare la soglia di 1,6 miliardi nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 20%, mentre Plenitude ha come obiettivo l’Ebitda pro-forma di 2 miliardi nel 2027 (ovvero oltre il doppio rispetto al 2023).

Sul capitolo Versalis, la ristrutturazione e trasformazione di della società dovrebbero portare l’Ebitda nel 2025 a livello di breakeven e l’Ebit positivo nel 2026 con un miglioramento per il Gruppo di oltre 600 milioni.