Ftse Mib: tutte le raccomandazioni Buy e Sell degli analisti sui 40 titoli (04/11/2024)

Le raccomandazioni degli analisti sui titoli, assegnate da banche d’affari e società di investimento, sono attentamente monitorate dagli operatori di mercato e possono avere impatti, anche significativi, sulle performance delle azioni. Di seguito, una panoramica dei giudizi “Buy”, “Hold” e “Sell” sulle società che fanno parte del Ftse Mib. Per ciascuna di esse vengono indicati target price medio e potenziale rialzo (o ribasso) da qui a 12 mesi.

Le raccomandazioni degli analisti sulle società del Ftse Mib

Nella seguente tabella, compilata sulla base dei dati estratti da Bloomberg, viene presentato un resoconto complessivo dei giudizi degli analisti sui titoli del Ftse Mib, ordinati in base al numero di raccomandazioni positive.

Per ogni società viene esplicitato il numero totale di “Buy”, “Hold” e “Sell”, il target price medio a 12 mesi, l’ultimo prezzo e il rendimento potenziale nei prossimi 12 mesi, sulla base della quotazione attuale e del prezzo obiettivo.

Fonte Bloomberg; dati aggiornati al 4/11/2024.

I titoli di Piazza Affari con più giudizi “Buy” e “Sell”

Il titolo del Ftse Mib con più “Buy” in valore assoluto resta Enel con 22 raccomandazioni d’acquisto, in linea con l’aggiornamento della settimana passata. Segue Intesa Sanpaolo con 21 giudizi positivi mentre Eni è stabile al terzo posto con 20 buy. Saipem si conferma quarta con 18 consigli di acquisto e Unicredit quinta a 17 (tutto invariato rispetto a sette giorni fa). In calo Stmicroelectronics, con 16 buy, dopo la trimestrale e il taglio della guidance che hanno portato gli analisti a rivedere le loro stime.

La quantità elevata di giudizi per queste società dipende anche dal fatto che si tratta di titoli molto seguiti dagli investitori internazionali. Pertanto, hanno una copertura più ampia rispetto ad altre aziende italiane meno conosciute all’estero.

• Enel: in rialzo di circa il 4% da inizio anno, la big delle utilities attende i risultati del terzo trimestre in uscita il 6 novembre e il Capital Markets Day (in programma sempre questo mese), nel corso del quale verranno presentati gli aggiornamenti sulle strategie aziendali del gruppo.
• Intesa Sanpaolo: ha alzato la previsione sugli utili del 2025 a €9 miliardi dopo la trimestrale migliore delle attese. I conti hanno spinto il titolo a +53% da inizio anno, sui massimi dal 2008, inducendo diversi analisti ad aumentare i target price. Fra questi, Citigroup, che ha incrementato il prezzo obiettivo da 4,35 a 4,60 euro, confermando il “buy”.
• Eni: rimane in flessione dell’8% nel 2024, frenata dai prezzi volatili di petrolio e gas. I risultati del terzo trimestre hanno battuto le attese malgrado il calo degli utili (-30%) e la società ha potenziato il buyback da 1,6 a 2,0 miliardi di euro. Confermato l’investimento da quasi €3 miliardi di Kkr per rilevare il 25% di Elilive e annunciato un piano per rilanciare Versalis.
• Saipem: la società continua a correre (+52% ytd) dopo aver aumentato la guidance 2024 in scia alla trimestrale positiva. Le nuove stime della società prevedono ricavi oltre 14 miliardi di euro nel full year.
• Unicredit: l’istituto di Piazza Gae Aulenti attende i risultati in arrivo il 6 novembre per dare ulteriore slancio al rally di quest’anno, che ha portato le azioni in rialzo di circa il 72% ytd. Nel frattempo, gli analisti continuano a valutare la possibile fusione transfrontaliera con la tedesca Commerzbank.

In fondo alla classifica, per numero di raccomandazioni “Buy”, troviamo Banca Popolare di Sondrio (1), seguita da Terna (4) e A2A (4).

Per quanto riguarda invece le società con più “Sell”, Campari e Ferrari contano 4 raccomandazioni di vendita, un numero comunque inferiore ai giudizi hold e buy in entrambi i casi. Mediobanca scende a 3, alla pari con Stellantis, Generali e Diasorin.

Le azioni con la percentuale più elevata di “Buy” e “Sell”

Per rendere più completo il confronto, viene fornito anche uno spaccato dei titoli con più “Buy” e con più “Sell” in termini percentuali rispetto al numero complessivo di analisti che coprono la società.

Sulla base di questo criterio, Banca Mediolanum e Unipol guidano la classifica dei “Buy” con il 100% (rispettivamente 15 su 15 e 6 su 6). Segue la coppia Hera-Saipem con l’86% (6 su 7 e 18 su 21), poi Intesa Sanpaolo con l’81% (21 su 26).

Viceversa, le società che mostrano le percentuali più elevate di raccomandazioni “Sell” sono: Banca Popolare di Sondrio il 20% (1 su 5), Mediobanca con il 18% (3 su 17), Diasorin il 17% (3 su 18), Campari il 16% (4 su 25) e infine Erg con il 15% (2 su 13).

I titoli con più rendimento potenziale secondo gli analisti

Molto interessante esaminare quali azioni, secondo gli analisti, hanno il maggiore o minore potenziale di rendimento rispetto alle valutazioni attuali. Quest’ultimo indicatore viene calcolato come variazione ipotetica tra il target price medio indicato dagli esperti a 12 mesi e l’ultimo prezzo del titolo (in questo caso la chiusura del 4 ottobre).

La graduatoria del Ftse Mib, ad oggi, vede in testa Iveco con un upside potenziale del 49%. Seguono Erg (+41%), Nexi (+326), Campari (+33%) e Telecom Italia (+33%).

Per contro, i titoli che secondo gli analisti difficilmente garantiranno variazioni di prezzo interessanti da qui a 12 mesi sono Ferrari (-3%), Generali (+2%), Unipol (+3%), Mediobanca (+4%) e Recordati (+5%).

* Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.