Notizie Dati Bilancio Italia Intesa SanPaolo: utile netto e NII aumentano nel trimestre. Messina alza asticella: target utili a 9 mld nel 2025

Intesa SanPaolo: utile netto e NII aumentano nel trimestre. Messina alza asticella: target utili a 9 mld nel 2025

Pubblicato 31 Ottobre 2024 Aggiornato 4 Novembre 2024 10:25

Intesa San Paolo inaugura la tornata di annunci trimestrali delle big del settore bancario italiano con un risultato migliore delle attese, guidato in gran parte dall’aumento degli interessi netti e delle commissioni, e ha migliorato l’outlook per il 2025.

Il colosso bancario guidato da Carlo Messina ha riportato un utile netto pari a 7,2 mld di euro nei primi nove mesi  del 2024 e di 2,4 miliardi nel terzo trimestre, contro gli 1,9 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.

Il risultato è stato superiore alle aspettative. Il consensus degli analisti aveva indicato un utile netto a 2,24 mld.

I proventi operativi netti sono cresciuti dell’8,5% nei primi nove mesi dell’anno, a 20.439 miliardi, contro i 18.839 miliardi dello stesso periodo del 2023. Questo nonostante nel trimestre si sia registrata una flessione dell’1,1% rispetto al trimestre precedente, assestando il risultato a 6.802 miliardi.

Prospettive per il 2025 più ottimiste

“Per il 2024”, ha annunciato Messina in un comunicato, “contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro“. Il manager ha anche detto che “l’utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a 9 miliardi di euro, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica”.

Il risultato, ha sottolineato Messina, conferma la presenza della prima banca italiana nel gotha bancario europeo e “ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra.”

Questo nonostante le sforbiciate ai tassi d’interesse operate dalla BCE negli ultimi mesi, che hanno messo in difficoltà il settore bancario.

“Il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023″, ha detto Messina.

“La forte attenzione ai costi – a fronte della crescita degli investimenti tecnologici – ci permette di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di cost/income pari al 39,1%.

Azionisti Intesa festeggiano

Possono esultare gli azionisti. Dei 5 miliardi di dividendi cash maturati al 30 settembre, circa 3 verranno distribuiti come interim dividend.

A piazza affari il titolo è tra i migliori in questa giornata, in crescita dello 0,79%, scambiato a 3,973 euro.

Nei primi 9 mesi del 2024 gli interessi netti, o NII (net interest income, reddito netto da interessi), sono cresciuti dell’11,5 per cento.

A.d. Messina: “obiettivo utile netto 2025 aumentato a circa 9 miliardi di euro”

“I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra”. Lo ha dichiarato Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, commentando i conti al 30 settembre.

E ha aggiunto: “Nel 2024 contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro, frutto di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l’obiettivo di utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi di euro, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica. Nei primi nove mesi del 2024 l’utile netto è stato di 7,2 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi nel terzo trimestre”.

In Italia erogazioni a famiglie e imprese per oltre 30 mld da Intesa

L’amministratore delegato ha riassunto i punti di forza di Intesa Sanpaolo, in “elevata redditività“, “sostenibilità dei risultati“, “solidità patrimoniale” e “basso profilo di rischio“.  Sono questi, ha detto, che permettono all’istituto di “svolgere un ruolo unico in Italia a favore dell’economia reale e sociale. Nei primi nove mesi del 2024 le erogazioni a medio e lungo termine a favore delle famiglie e delle imprese italiane hanno superato i 30 miliardi di euro. Le risorse destinate alle nostre persone che lavorano in Italia superano i 4 miliardi di euro.”