Rubriche e analisi Dividend yield, la classifica del Ftse Mib: chi rende di più e chi meno (13/03/25)

Dividend yield, la classifica del Ftse Mib: chi rende di più e chi meno (13/03/25)

13 Marzo 2025 11:46

Puntare su titoli con dividendi elevati può rivelarsi una strategia efficace per diversi motivi. Le cedole distribuite periodicamente offrono agli azionisti un flusso di reddito costante, contribuendo al contempo a ridurre l’impatto delle oscillazioni di mercato sul rendimento complessivo del portafoglio. Inoltre, le società caratterizzate da dividendi generosi sono spesso realtà consolidate e finanziariamente solide, con un profilo più difensivo rispetto a quelle in forte crescita ma più esposte al rischio. Di seguito, un’analisi delle società del Ftse Mib con i dividend yield attuali e stimati più alti.

Perché puntare sui dividendi nell’attuale scenario di mercato

I titoli con dividendi elevati rappresentano un interessante equilibrio tra rendimento e stabilità, offrendo una strategia potenzialmente vantaggiosa per gli investitori, soprattutto in un contesto di mercato incerto e volatile come quello a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane.

La guerra commerciale innescata da Trump e le preoccupazioni per lo stato di salute dell’economia statunitense hanno alimentato le turbolenze sui mercati azionari, spingendo l’S&P 500 sull’orlo della correzione rispetto ai recenti massimi storici. Alcuni strategist hanno rivisto al ribasso le loro valutazioni su Wall Street, ma alcuni analisti, come quelli di JPMorgan, ritengono che il peggio sia quasi alle spalle. Nemmeno gli ultimi dati sull’inflazione americana hanno migliorato di molto la situazione, visto che i dati sui prezzi non riflettono ancora l’impatto delle tariffe e la Fed teme ancora una nuova fiammata inflazionistica.

In Europa la situazione è cambiata dopo gli annunci di nuovi stimoli per incentivare gli investimenti nella difesa. Il riarmo dell’UE dovrebbe garantire una nuova spinta alla crescita del Pil, anche se questo potrebbe compromettere la discesa dell’inflazione e i tagli dei tassi da parte della Bce, come suggerito dalla presidente Lagarde.

In sostanza, i prossimi mesi potrebbero ancora riservare diverse sorprese e la volatilità sui mercati sembra destinata a perdurare. Questo potrebbe influenzare le performance del mercato azionario, spingendo gli operatori alla ricerca di rendimenti più certi.

Cos’è il dividend yield e come si calcola

Per misurare i dividendi pagati da una società gli investitori non devono guardare soltanto all’ammontare della cedola, ma anche, e soprattutto, calcolarne il rendimento, espresso dal dividend yield: un valore percentuale che si ottiene dal rapporto tra il dividendo unitario pagato da una determinata azione e il prezzo di mercato dell’azione stessa.

La formula per il calcolo del dividend yield è quindi la seguente:

(Dividendo Annuale per Azione / Prezzo Attuale dell’Azione) × 100

Questo parametro, così come tutti i principali multipli, viene utilizzato soprattutto nell’analisi comparativa allo scopo di confrontare il posizionamento di un’impresa rispetto ad altre. Più è elevato il dividend yield, migliore è il giudizio sulla capacità dell’azienda di remunerare il capitale investito.

Tuttavia, bisogna tenere presente che questo indicatore rappresenta una misura statica di rendimento e non prende in considerazione il rischio d’impresa.

Ftse Mib, la classifica dei dividend yield

Il dividend yield è un parametro importante per valutare la capacità di un’azienda di offrire un ritorno interessante ai propri azionisti. Molte società a Piazza Affari si distinguono per gli elevati rendimenti da dividendo e le prospettive per il futuro rimangono positive. Nelle tabelle sottostanti i titoli del Ftse Mib vengono ordinati in maniera decrescente sulla base del dividend yield.

Per le società che hanno già comunicato il dividendo del 2025 (a valere sugli utili del 2024), viene evidenziato il dividend yield attuale (rapporto fra dividendo 2025 e prezzo attuale), mentre il prossimo dividendo stimato e il corrispondente dividend yield stimato fanno riferimento al 2026 (a valere sull’esercizio 2025). I titoli sono ordinati da quello che vanta il dividend yield più alto al più contenuto.

Svetta Mps con la sua cedola da 0,86 euro, per un dividend yield del 12,2% rispetto al prezzo attuale. Banco Bpm, tra acconto e saldo, ha proposto un dividendo cash da 1,0 euro (dividend yield del 10,3%) mentre Bper ha raddoppiato la cedola a 0,6 euro (dividend yield dell’8,2%). Saipem tornerà quest’anno a remunerare i propri azionisti con un dividendo di 1,67 euro a valere sul 2024 (dividend yield all’8,1%).

Fra le altre, Intesa Sanpaolo (7,2%) ha messo in conto un dividendo complessivo di 0,341 euro (0,17 euro di acconto già pagato e 0,171 di saldo proposto), Stellantis ha tagliato la cedola a 68 centesimi (da €1,55 del 2024) e Nexi ha annunciato il primo dividendo dalla quotazione. Per Leonardo, dividendo da 0,52 euro, mentre Tim prevede il ritorno alla cedola nel 2026. Generali ha proposto un dividendo di 1,43 euro per azione, con un aumento dell’11,7% rispetto all’anno precedente.

Titolo Ultimo prezzo (€) Dividendo per azione 2025 (€) Dividend yield Prossimo dividendo stimato (€) Variazione stimata Dividendo a/a Dividend yield stimato
Banca MPS 7,04 0,8600 12,2% 0,8480 -1,4% 12,0%
Banco BPM 9,75 1,0000 10,3% 0,8650 -13,5% 8,9%
BPER Banca 7,31 0,6000 8,2% 0,7220 20,3% 9,9%
Saipem 2,06 0,1666 8,1% 0,1180 -29,2% 5,7%
Eni 13,66 1,0000 7,3% 1,0460 4,6% 7,7%
Banca Mediolanum 13,70 1,0000 7,3% 0,8100 -19,0% 5,9%
Bca Pop Sondrio 10,98 0,8000 7,3% 0,7330 -8,4% 6,7%
Intesa Sanpaolo 4,74 0,3410 7,2% 0,3680 7,9% 7,8%
Azimut 25,36 1,7500 6,9% 1,5820 -9,6% 6,2%
Poste italiane 16,12 1,0800 6,7% 1,1110 2,9% 6,9%
Italgas 6,13 0,4060 6,6% 0,4140 2,0% 6,8%
Stellantis 11,04 0,6800 6,2% 0,7520 10,6% 6,8%
Unipol Gruppo 14,53 0,8500 5,8% 0,9400 10,6% 6,5%
Inwit 9,42 0,5156 5,5% 0,5550 7,6% 5,9%
Tenaris (*) 17,07 0,8300 4,9% 0,8210 -1,1% 4,8%
Nexi 5,16 0,2500 4,8% 0,1810 -27,6% 3,5%
UniCredit 51,63 2,4000 4,6% 3,0780 28,3% 6,0%
Generali Assicurazioni 31,88 1,4300 4,5% 1,5280 6,9% 4,8%
FinecoBank 18,32 0,7400 4,0% 0,7520 1,6% 4,1%
Iveco Group 14,78 0,3300 2,2% 0,4420 33,9% 3,0%
Moncler 60,64 1,3000 2,1% 1,2980 -0,2% 2,1%
Prysmian 55,08 0,8000 1,5% 0,9050 13,1% 1,6%
Leonardo 43,98 0,5200 1,2% 0,4450 -14,4% 1,0%
Ferrari 411,10 2,9860 0,7% 3,0700 2,8% 0,7%
Telecom Italia 0,28 0,0080 2,9%

(*) Dividendo in dollari

Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 13 marzo 2025

Per le altre società vengono indicati l’ultimo dividendo complessivo distribuito (2024, a valere sugli utili del 2023) e la cedola stimata per quest’anno. Le aziende sono quindi ordinate sulla base del dividend yield stimato, calcolato come rapporto fra il prossimo dividendo stimato (relativo agli utili 2024) e il prezzo corrente.

Tra le migliori Mediobanca (6,8%), Enel (6,6%) – che diffonderà stasera i conti – e Snam (6,3%). In coda alla classifica si confermano Brunello Cucinelli (0,9%) e Interpump (0,9%).

Titolo Ultimo prezzo (€) Dividendo per azione 2024 (€) Prossimo dividendo stimato (€) Variazione stimata Dividendo a/a Dividend yield stimato
Mediobanca (**) 17,00 1,0700 1,1530 7,8% 6,8%
Enel 6,95 0,4300 0,4620 7,4% 6,6%
Snam 4,57 0,2820 0,2900 2,8% 6,3%
Terna 7,85 0,0000 0,3810 12,2% 4,9%
Pirelli&C 5,77 0,1980 0,2650 33,8% 4,6%
A2A 2,24 0,0958 0,1000 4,4% 4,5%
Hera 3,75 0,1400 0,1500 7,1% 4,0%
Recordati 52,50 1,2000 1,5010 25,1% 2,9%
Amplifon 20,46 0,2900 0,3440 18,6% 1,7%
STMicroelectronics (*) 22,21 0,3600 0,3360 -6,7% 1,5%
Buzzi 50,35 0,6000 0,7150 19,2% 1,4%
Campari 5,94 0,0650 0,0690 6,2% 1,2%
Diasorin 98,40 1,1500 1,1250 -2,2% 1,1%
Interpump Group 35,74 0,3200 0,3300 3,1% 0,9%
Brunello Cucinelli 110,80 0,9100 0,9790 7,6% 0,9%

(*) Dividendo in dollari

(**) Il dividendo è riferito all’esercizio chiuso il 30 giugno

Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 13 marzo 2025

I prossimi dividendi del Ftse Mib

Ecco i dividendi sinora confermati fino a giugno 2025 delle società appartenenti all’indice Ftse Mib. Il 24 marzo Eni staccherà la terza tranche da 0,25 euro del dividendo complessivo 2024 da 1 euro, mentre Stm procederà con lo stacco della quarta tranche trimestrale del dividendo 2024 da 0,36 dollari.

Le prossime date clou per gli stacchi saranno il 22 aprile e il 19 maggio. Nel dettaglio, il 22 aprile staccheranno il dividendo Banca Mediolanum, Campari, Ferrari, Iveco Group, Prysmain, Stellantis e Unicredit. Il 19 maggio toccherà invece ad Amplifon, Azimut, Banca Mps, Banca Popolare di Sondrio, Banco Bpm, Finecobank, Inwit, Intesa Sanpaolo, Italgas, Moncler, Nexi, Saipem e Tenaris. Il 23 giugno sarà il turno di Leonardo.

Società Data stacco dividendo Data pagamento dividendo Cedola Note Dividendo complessivo
Eni 24/03/2025 26/03/2025 0,25 3^ tranche 1
STMicroelectronics (*) 24/03/2025 26/03/2025 0,09 4^ tranche 0,36
Banca Mediolanum 22/04/2025 24/04/2025 0,63 Saldo 1
Campari 22/04/2025 24/04/2025 0,065
Ferrari 22/04/2025 24/04/2025 2,986
Iveco Group 22/04/2025 24/04/2025 0,33
Prysmian 22/04/2025 24/04/2025 0,8
Stellantis 22/04/2025 24/04/2025 0,68
Unicredit 22/04/2025 24/04/2025 1,4764 Saldo 2,4025
Amplifon 19/05/2025 21/05/2025 0,29
Azimut 19/05/2025 21/05/2025 1,75
Banca Mps 19/05/2025 21/05/2025 0,86
Banca Popolare di Sondrio 19/05/2025 21/05/2025 0,8
Banco Bpm 19/05/2025 21/05/2025 0,6 Saldo 1
Finecobank 19/05/2025 21/05/2025 0,74
Inwit 19/05/2025 21/05/2025 0,5156
Intesa Sanpaolo 19/05/2025 21/05/2025 0,171 Saldo 0,341
Italgas 19/05/2025 21/05/2025 0,406
Moncler 19/05/2025 21/05/2025 1,3
Nexi 19/05/2025 21/05/2025 0,25
Saipem 19/05/2025 21/05/2025 0,17
Tenaris (*) 19/05/2025 21/05/2025 0,56 Saldo 0,83
Leonardo 23/06/2025 25/06/2025 0,52

(*) Dividendo in dollari

Fonte: Borsa Italiana, dati societari. Elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 13 marzo 2025

Le prossime cedole a Piazza Affari

Ecco invece tutti gli altri dividendi di Piazza Affari noti alla data di oggi.

Società Data stacco dividendo Data pagamento dividendo Cedola Note Dividendo complessivo
Generalfinance 14/04/2025 16/04/2025 0,83
Reti 14/04/2025 16/04/2025 0,058
Maire 22/04/2025 24/04/2025 0,356
Piaggio 22/04/2025 24/04/2025 0,04 Saldo 0,155
Banco Desio 28/04/2025 30/04/2025 0,4566
Basic Net 28/04/2025 30/04/2025 0,16
Edison 28/04/2025 30/04/2025 0,06
Fiera Milano 28/04/2025 30/04/2025 0,2
Ascopiave 05/05/2025 07/05/2025 0,15
Esprinet 05/05/2025 07/05/2025 0,4
Intercos 05/05/2025 07/05/2025 0,197169
Italmobiliare 05/05/2025 07/05/2025 0,9
Wiit 05/05/2025 07/05/2025 0,3
Banca Profilo 05/05/2025 07/05/2025 0,0128
IGD 05/05/2025 07/05/2025 0,1
Sogefi 12/05/2025 14/05/2025 0,15
Arnoldo Mondadori 19/05/2025 21/05/2025 0,07 1^ tranche 0,14
Anima Holding 19/05/2025 21/05/2025 0,45
Banca Generali 19/05/2025 21/05/2025 2,15 Acconto 2025 2,8
Banca Ifis 19/05/2025 21/05/2025 0,92 Saldo 2,12
Cellularline 19/05/2025 21/05/2025 0,093
Cementir 19/05/2025 21/05/2025 0,28
Erg 19/05/2025 21/05/2025 1
Lottomatica 19/05/2025 21/05/2025 0,3
Sanlorenzo 19/05/2025 21/05/2025 1
Tinexta 02/06/2025 04/06/2025 0,3
Ariston 23/06/2025 25/06/2025 0,08

Fonte: Borsa Italiana, dati societari. Elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 13 marzo 2025

L’impatto dei dividendi sul Ftse Mib

Il Ftse Mib, come la maggior parte degli indici, è un price index. Viene quindi calcolato sommando le capitalizzazioni di mercato di tutte le società che compongono il paniere, ma senza tenere conto dei dividendi, che vengono distribuiti e non reinvestiti. Motivo per cui la performance del Ftse Mib non riflette pienamente il ritorno per gli investitori, considerando solo l’apprezzamento in conto capitale (capital gain) e non il rendimento da dividendi.

Più nel dettaglio, il giorno dello stacco della cedola i titoli inclusi nell’indice subiscono nominalmente un deprezzamento, teoricamente pari al dividendo pagato; poiché Piazza Affari è una delle Borse più generose al mondo in termini di dividendi (mediamente del 3-4% annuo), nel lungo periodo questa dinamica finisce per pesare sul Ftse Mib.

Per ovviare a questo problema e rappresentare più correttamente la remunerazione totale dell’indice, è possibile prendere come riferimento la versione Total Return del Ftse Mib, calcolata ipotizzando il reinvestimento dei dividendi.

* Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.