Notizie Notizie Italia Rilancio Opa Anima, nuovi target e montagna di dividendi: Banco Bpm le prova tutte per difendersi da morsa Unicredit

Rilancio Opa Anima, nuovi target e montagna di dividendi: Banco Bpm le prova tutte per difendersi da morsa Unicredit

12 Febbraio 2025 09:35

Giuseppe Castagna va all-in aumentando in un solo colpo remunerazione dei soci e l’offerta su Anima nell’intento di difendersi dal tentativo di acquisizione di UniCredit. La reazione del mercato è stata immediata con un balzo a Piazza Affari del titolo Banco Bpm che aggiorna i massimi a 9 anni spingendosi fino a 9,27 euro.

Banco Bpm alza la posta su Anima, Opa a 7 euro

Banco Bpm ha aumentato la sua offerta su Anima da 6,20 a 7 euro per azione, allineando di fatto il prezzo offerto agli attuali valori della società di gestione (ieri Anima ha chiuso a 6,98 euro). Il nuovo prezzo valorizza Anima oltre 2,2 miliardi di euro.

La banca di piazza Meda ha affermato di aver ricevuto impegni per l’offerta anche da Poste Italiane e FSI per una partecipazione combinata del 21% della società, che si aggiunge al 22% posseduto da Banco Bpm. Gli impegni dei due soci sono soggetti a talune condizioni, tra cui l’autorizzazione all’incremento del corrispettivo dell’Offerta da parte dell’Assemblea di Banco Bpm.

Il cda di Banco Bpm ha quindi approvato all’unanimità la convocazione dell’assemblea ordinaria il 28 febbraio al fine di deliberare l’incremento a 7 euro cum dividendo (dai 6,2 euro inizialmente proposti) del corrispettivo offerto. All’ordine del giorno ci sarà anche l’eventuale rinuncia ad alcune condizioni inizialmente previste, tra cui l’applicazione dei benefici derivanti da un trattamento normativo favorevole per l’acquisto di società di gestione patrimoniale da parte di compagnie assicurative partecipate da banche (il cosiddetto Danish Compromise).

Con l’aggiunta di Anima il gruppo Bpm punta a portare dal 40% al 50% dell’incidenza dei proventi diversi dal margine di interesse sul totale dei ricavi, a un maggior contributo delle fabbriche prodotto (da 1,18 mld previsti nel piano 2023-26 a 1,70 mld nel 2027) e a un incremento del 10% dell’utile per azione. “L’Offerta comporta un ulteriore rafforzamento del modello di business di Banco Bpm Vita e, in un’ottica più ampia, dell’intero conglomerato finanziario Banco Bpm; questo potrà ottenere i benefici derivanti dal conseguimento di un assetto nel quale lo sperimentato potenziale della rete distributiva sarà affiancato da quello della nuova fabbrica integrata Assicurazione Vita e Risparmio Gestito risultante dal successo dell’Offerta”, rimarca Bpm in una nota.

Nuovi target al 2027

Contestualmente, come da attese e sempre con l’intento di difendersi dall’offerta ostile di Unicredit, Banco Bpm ha sfornato i nuovi obiettivi al 2027. Nell’arco del periodo 2024-2027 sono previsti un utile netto cumulato superiore a 7,7 miliardi con una remunerazione complessiva dei soci superiore a 7 miliardi, di cui oltre 6 miliardi garantiti indipendentemente dal trattamento regolamentare relativo all’acquisizione di Anima. Nel 2027 atteso un utile di 2,15 miliardi di cui 0,2 miliardi legati all’integrazione di Anima.

“L’aggiornamento del piano strategico è funzionale a orientare questi straordinari risultati verso nuove prospettive di sviluppo e crescita che tengano conto sia del valore ancora inespresso delle fabbriche prodotto, come quelle relative alla monetica e alla bancassicurazione che solo negli ultimi mesi hanno iniziato a dispiegare il loro potenziale, sia dell’apporto trasformativo che potrà essere fornito da Anima, una volta che la società sarà integrata nel Gruppo”, hanno detto il presidente Massimo Tononi e l’ad di Banco Bpm Giuseppe Castagna.

I riscontri del 2024: 1,9 miliardi di profitti

Il 2024 del Banco si è chiuso con un utile netto pari a 1,92 miliardi, con una crescita del 52% rispetto al 2023. A livello adjusted, l’utile netto risulta pari a 1.691 milioni, con un incremento del 18% a/a, superiore del 24% rispetto alla guidance 2024 e del 13% rispetto al target 2026.

Il margine di interesse si attesta a 3,44 miliardi, in crescita del 4,6% rispetto al dato del 2023. Le commissioni nette ammontano a oltre 2 miliardi, in crescita del 4,4% per effetto della performance registrata nel comparto dei prodotti di risparmio (+9,8% rispetto al 31 dicembre 2023).

La raccolta diretta bancaria risulta pari a 132 miliardi (+4,8%), mentre quella indiretta raggiunge 116,2 miliardi, in crescita di 10 miliardi; gli impieghi netti performing core (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a 94,8 miliardi (95,3 miliardi lordi) con un volume di nuove erogazioni per 21,5 miliardi nell’esercizio.

Il cda ha deliberato di proporre il pagamento di un dividendo cash per azione di 0,60 euro per un ammontare complessivo di 909,1 milioni. Considerato anche l’acconto cedola di 0,40 euro per azione già pagato il 20 novembre 2024, la remunerazione complessiva per l’esercizio 2024 è pari a 1 euro per azione (dividend yield pari all’11,2%). Il dividend payout ratio è pari a circa l’80% (rispetto al 67% del 2023).