Notizie Dati Bilancio Italia Utile record per Generali a 3,8 miliardi, sale il dividendo. Unicredit ha deciso con chi stare in assemblea

Utile record per Generali a 3,8 miliardi, sale il dividendo. Unicredit ha deciso con chi stare in assemblea

13 Marzo 2025 09:55

Utile record e dividendo in crescita a doppia cifra. Generali chiude il 2024 con numeri record che potrebbero valere per il suo ceo Philippe Donnet la riconferma nella prossima assemblea del 24 aprile (anticipata rispetto all’8 maggio indicato inizialmente) anche se come tre anni fa dovrà fare i conti i soci Delfin e Caltagirone che osteggiano il manager francese dal passaporto italiano, oltre all’incognita di come si posizionerà Unicredit, da poco entrata nel capitale del Leone di Trieste.

Utile 2024 si arrampica a 3,8 miliardi

Generali ha registrato il suo miglior anno di sempre chiudendo il 2024 con un utile netto normalizzato salito del 5,4% a 3,77 miliardi di euro, mentre l’utile operativo cresciuto dell’8,2% a 7,3 miliardi di euro. Riscontri in linea con il consensus fornito dalla compagnia assicurativa triestina. In particolare, il risultato operativo del Vita aumenta a 3.982 milioni (+6,6%) e il New Business Value migliora a 2.383 milioni (+2,3%). Il risultato operativo del Danni è in aumento a € 3.052 milioni (+5,1%) con il Combined Ratio che si conferma al 94% nonostante un minor beneficio dall’attualizzazione. Il Combined Ratio non attualizzato, pari al 95,9%, mostra un miglioramento di 0,8 p.p. rispetto al 2023. Il risultato operativo di Asset & Wealth Management cresce significativamente a 1.176 milioni (+22,6%) grazie alla forte performance di Banca Generali e al risultato in aumento dell’Asset Management, che beneficia del consolidamento di Conning Holdings Limited (CHL).

I premi lordi crescono a loro volta a 95,2 miliardi (+14,9%), grazie al significativo incremento di Vita e Danni. La raccolta netta Vita raggiunge un livello molto positivo a € 9,7 miliardi, interamente concentrata nelle linee puro rischio e malattia e unit-linked, in linea con la strategia del Gruppo, riflettendo l’ottima offerta di prodotti e l’efficacia della rete distributiva

Gli Asset Under Management (Aum) complessivi del Gruppo crescono significativamente a € 863,0 miliardi (+31,6% FY2023) riflettendo principalmente l’inclusione degli Aum di CHL e la raccolta netta positiva. Il Solvency Ratio è sceso al 210% dal 220% del 2023, riflettendo l’impatto di acquisizioni e buyback.

“Il gruppo ha continuato a registrare una forte crescita con risultati trainati dall’andamento di tutte le linee di business. La tendenza al miglioramento nella raccolta netta Vita è ancora presente e la redditività del Danni è stata preservata nonostante le catastrofi naturali. Da sottolineare la forte performance del segmento AWM, anche grazie al contributo di Banca Generali”, commentano stamattina gli analisti di Banca Akros.

Dividendo sale a 1,43 euro

Il consiglio di amministrazione ha proposto un dividendo di 1,43 euro per azione, con un aumento dell’11,7% rispetto all’anno precedente, per un pagamento totale di 2,2 miliardi di euro. Il dividendo sarà pagabile a partire dal 21 maggio 2025 con stacco cedola a partire dal 19 maggio 2025.

Le parole di Donnet

“Nel 2024 Generali ha raggiunto risultati eccellenti e ha portato a termine con successo il piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, superando tutti i target finanziari”, ha rimarcato il ceo di Generali, Philippe Donnet, che aggiunge: ” Il Gruppo si trova oggi nella posizione più forte di sempre, come dimostrano il risultato operativo e l’utile netto normalizzato a livelli record. Il nostro nuovo ambizioso piano ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence’ porterà una forte crescita degli utili, una solida generazione di cassa e una maggiore remunerazione per gli azionisti, grazie all’ulteriore sviluppo dell’AI e dei dati che ci permetteranno di intercettare i bisogni dei clienti in continuo cambiamento e le opportunità derivanti dai trend emergenti”.

Assemblea anticipata al 24 aprile, Unicredit strizza l’occhio a lista Assogestioni

Ieri il cda ha anche deciso di anticipare l’assemblea al 24 aprile rispetto all’8 maggio precedentemente fissato. Questo comporta un’accelerazione nella presentazione delle liste di candidati per la nomina del nuovo cda da sottoporre al voto dei soci. Si avrà tempo fino a fine mese.

Dopo la battaglia serrata di tre anni fa, che vide prevalere non quasi il 55% dei voti la lista spalleggiata da Mediobanca rispetto a quella di Caltagirone-Delfin, quest’anno sono attese ben tre liste: quella ‘lunga’ di Mediobanca che punta alla riconferma in blocco del vecchio cda con Andrea Sironi e Philippe Donnet rispettivamente presidente e ad, una breve del gruppo Caltagirone con l’appoggio sicuro di Delfin dove non saranno indicati presidente e ad; infine, la lista Assogestioni.

Possibile ago della bilancia negli equilibri in assemblea potrà essere Unicredit, salita oltre il 5% di Generali ma che avrebbe già arrotondato la quota portandosi a ridosso del 10%. La banca di Andrea Orcel non ha sciolto la riserva su chi appoggerà; nelle scorse settimane si è più volte ipotizzata una interlocuzione con il governo per portare il voto di Unicredit a favore della lista Caltagirone, ma oggi Il Giornale riporta che ad oggi si può supporre che la preferenza andrà alla lista di Assogestioni con il banchiere che si terrebbe di fatto “fuori dalla mischia” e la mossa potrebbe essere gradita al governo che ha acceso il faro sull’operazione Generali-Natixis, non accolta con favore da Roma e varata pochi mesi prima della scadenza del cda.