Notizie Notizie Italia Tassi BTP bucano 4%, scommesse tagli Bce scatenano buy Italia

Tassi BTP bucano 4%, scommesse tagli Bce scatenano buy Italia

Pubblicato 6 Dicembre 2023 Aggiornato 11 Dicembre 2023 12:53

Le scommesse su imminenti tagli ai tassi dell’area euro da parte della Bce di Christine Lagarde scatena gli acquisti sui BTP e su altri titoli di stato dell’Eurozona, deprimendo contestualmente la moneta unica.

Occhio ai BTP a 10 anni, che hanno visto oggi scendere i rendimenti al di sotto della soglia del 4%.

Per quanto riguarda l’euro, il rapporto EUR-USD riporta un calo dello 0,10% circa, oscillando al di sotto della soglia di $1,08, dopo essere scivolato alla vigilia al minimo delle ultime tre settimane nei confronti del dollaro.

La Bce di Lagarde taglierà tassi prima della Fed di Powell?

Gli analisti spiegano la dinamica degli asset europei con le aspettative dei trader su quelle che saranno le prossime mosse della Bce.

Aumentano le speculazioni sulla possibilità che Lagarde & Co. taglino i tassi di interesse prima della Fed di Jerome Powell.

E’ questa, riporta l’articolo del Wall Street Journal “Potential ECB Rate Cut Ahead of Fed Weighs on Euro” , la ragione principale che starebbe condizionando i movimenti sul mercato del forex, almeno secondo Rania Gule, market analyst di XS.com.

D’altronde, l’ostacolo hawkish della Germania, per la Bce, sembra essere stato azzerato.

Sono di ieri le dichiarazioni dell’esponente tedesca del Consiglio direttivo dell’Eurotower Isabel Schnaebel, secondo cui la banca centrale europea sarebbe ormai pronta a scrivere la parola fine al ciclo dei rialzi dei tassi nell’area euro, visto il calo “considerevole” dell’inflazione.

Proprio quelle dichiarazioni, in un contesto in cui i titoli di stato stanno prezzando già da un po’ la fine delle strette monetarie varate dalle banche centrali per rimettere in riga la crescita dei prezzi, hanno fatto salire secondo l’analista Gule le probabilità che la Bce si muova prima della Fed tagliando i tassi.

Un fattore che, inevitabilmente, “aumenta la pressione ribassista sull’EUR-USD nel medio e nel lungo termine”.

Oltre al sell sull’euro, il dietrofront dei falchi tedeschi sta avendo un chiaro effetto anche sui bond sovrani dell’area euro, in particolare sui BTP .

BTP: in poco più di un mese rendimenti da oltre 5% a sotto il 4%

Spiccano i guadagni dei BTP, che portano i rendimenti decennali a capitolare sotto la soglia del 4%.

La ritirata dei tassi è evidente se si considera che, un mese fa circa, i tassi dei BTP a 10 anni erano schizzati fino a oltre il 5%, a seguito della presentanzione della Nadef  e della legge di bilancio da parte del governo Meloni.

In deciso ribasso anche i rendimenti dei Bund tedeschi a 10 anni che, attorno al 2,23%, hanno testato un nuovo valore minimo degli ultimi 7 mesi.

Le forti flessioni che riguardano sia i rendimenti dei BTP che quelli dei Bund non fanno dunque muovere più di tanto lo spread BTP-Bund, che oscilla ancora al di sopra della soglia di 175 punti base.

Continua febbre Grecia. Rating Atene promosso anche da Fitch

Va detto che a sovraperformare i titoli di stato dell’area euro, in queste ultime sessioni, è stato soprattutto il debito sovrano della Grecia.

Basta guardare al trend dei tassi decennali dei bond ellenici, che sono capitolati ieri fino al valore più basso degli ultimi 17 mesi, al 3,388%, ancora più giù rispetto ai tassi dei BTP (un fenomeno in realtà non nuovo, che si spiega con la maggiore disciplina fiscale di Atene rispetto a Roma), che oggi sono scesi fino al 3,974%.

I buy sui bond della Grecia si spiegano con l’altra grande promozione incassata da Atene.

Venerdì scorso l’agenzia di rating Fitch ha rivisto infatti al rialzo il rating dei bond ellenici da “junk” a “investment grade”, motivando la mossa con il forte calo del debito pubblico ellenico.

A ottobre, un upgrade del merito creditizio di Atene era arrivato dall’altra agenzia S&P Global Ratings.

E’ da un po’ che la Grecia è inondata di buy dagli investitori internazionali.

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Basti pensare che lo spread Grecia-Germania a 10 anni si aggira ormai poco al di sopra della soglia dei 100 punti base (a 107 punti base, secondo le rilevazioni di Reuters) rispetto ai 175 punti base dello spread Italia-Germania.

Detto questo, il dietrofront dei tassi dei BTP decennali rispetto a qualche settimana fa, soprattutto rispetto alla soglia del 5% superata all’inizio di ottobre, è lampante.

Soltanto la scorsa settimana, i rendimenti dei BTP a 10 anni sono scesi di 20,8 punti base.

Nell’ultimo mese, i tassi sono scivolati di 60 punti base.

Farà invece storcere il naso al governo Meloni il fatto che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i rendimenti dei BTP non sono invece scesi. Il contrario, visto che sono saliti su base annua di 32,5 punti base.

Bucando oggi la soglia del 4%, i rendimenti dei BTP sono comunque calati al minimo degli ultimi 6 mesi, stando alla rilevazione di World Government Bonds .

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