Rubriche e analisi Dividend yield, la classifica del Ftse Mib: chi rende di più e chi meno (20/03/25)

Dividend yield, la classifica del Ftse Mib: chi rende di più e chi meno (20/03/25)

20 Marzo 2025 12:35

Investire in titoli che offrono dividendi elevati può rappresentare una scelta strategica vantaggiosa per diversi motivi. Le distribuzioni periodiche di cedole forniscono agli azionisti un flusso di reddito continuo, riducendo allo stesso tempo l’effetto delle fluttuazioni di mercato sul rendimento complessivo del portafoglio. Inoltre, le aziende che distribuiscono dividendi generosi tendono ad essere ben consolidate e finanziariamente solide, presentando un profilo più difensivo rispetto a quelle in rapida crescita, ma maggiormente vulnerabili ai rischi. Di seguito, un’analisi delle società del Ftse Mib con i dividend yield attuali e stimati più elevati.

Perché puntare sui dividendi nell’attuale scenario di mercato

I titoli che offrono dividendi elevati possono garantire un buon equilibrio tra rendimento e stabilità, costituendo una strategia particolarmente vantaggiosa per gli investitori, specialmente in un contesto di mercato incerto e volatile come quello che stiamo vivendo nelle ultime settimane.

La guerra tariffaria di Trump e le preoccupazioni per l’economia hanno alimentato turbolenze sui mercati azionari, spingendo diversi strategist di Wall Street ad affermare che “l’eccezionalismo statunitense” è terminato. Ieri la Fed ha lasciato i tassi invariati e ha rivisto al ribasso le prospettive di crescita, alzando nel contempo le previsioni sull’inflazione. Le stime dei funzionari continuano a suggerire due tagli nel 2025 e il presidente Powell ha ammesso la presenza di “incertezze”, pur ribadendo il solido stato dell’economia Usa.

In Europa, la presidente della Bce Lagarde ha affermato che dazi americani del 25% sulle importazioni potrebbero ridurre la crescita dell’area dell’euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno. Nel frattempo, la banca centrale si avvia a mettere in pausa i tagli dei tassi ad aprile, nell’attesa di valutare gli effetti sull’economia delle tariffe e dei piani di investimenti nella difesa.

Nel complesso, i prossimi mesi potrebbero ancora riservare sorprese e la volatilità sui mercati sembra destinata a durare ancora a lungo. Questo potrebbe influenzare gli utili e le performance del mercato azionario, spingendo gli operatori alla ricerca di rendimenti più stabili.

Cos’è il dividend yield e come si calcola

Per misurare i dividendi pagati da una società gli investitori non devono guardare soltanto all’ammontare della cedola, ma anche, e soprattutto, calcolarne il rendimento, espresso dal dividend yield: un valore percentuale che si ottiene dal rapporto tra il dividendo unitario pagato da una determinata azione e il prezzo di mercato dell’azione stessa.

La formula per il calcolo del dividend yield è quindi la seguente:

(Dividendo Annuale per Azione / Prezzo Attuale dell’Azione) × 100

Questo parametro, così come tutti i principali multipli, viene utilizzato soprattutto nell’analisi comparativa allo scopo di confrontare il posizionamento di un’impresa rispetto ad altre. Più è elevato il dividend yield, migliore è il giudizio sulla capacità dell’azienda di remunerare il capitale investito.

Tuttavia, bisogna tenere presente che questo indicatore rappresenta una misura statica di rendimento e non prende in considerazione il rischio d’impresa.

Ftse Mib, la classifica dei dividend yield

Il dividend yield è un parametro importante per valutare la capacità di un’azienda di offrire un ritorno interessante ai propri azionisti. Molte società a Piazza Affari si distinguono per gli elevati rendimenti da dividendo e le prospettive per il futuro rimangono positive. Nelle tabelle sottostanti i titoli del Ftse Mib vengono ordinati in maniera decrescente sulla base del dividend yield.

Per le società che hanno già comunicato il dividendo del 2025 (a valere sugli utili del 2024), viene evidenziato il dividend yield attuale (rapporto fra dividendo 2025 e prezzo attuale), mentre il prossimo dividendo stimato e il corrispondente dividend yield stimato fanno riferimento al 2026 (a valere sull’esercizio 2025). I titoli sono ordinati da quello che vanta il dividend yield più alto al più contenuto.

Svetta Mps con la sua cedola da 0,86 euro, per un dividend yield del 11,3% rispetto al prezzo attuale. Banco Bpm, tra acconto e saldo, ha proposto un dividendo cash da 1,0 euro (dividend yield del 10,1%) mentre Bper ha raddoppiato la cedola a 0,6 euro (dividend yield dell’8,0%). Saipem tornerà quest’anno a remunerare i propri azionisti con un dividendo di 1,67 euro a valere sul 2024 (dividend yield al 7,7%).

Fra le altre, Intesa Sanpaolo (7,1%) ha messo in conto un dividendo complessivo di 0,341 euro (0,17 euro di acconto già pagato e 0,171 di saldo proposto), Stellantis ha tagliato la cedola a 68 centesimi (da €1,55 del 2024) e Nexi ha annunciato il primo dividendo dalla quotazione. Per Leonardo, dividendo da 0,52 euro, mentre Tim prevede il ritorno alla cedola nel 2026. Enel ha proposto un dividendo complessivo per l’intero esercizio 2024 pari a 0,47 euro per azione.

Titolo Ultimo prezzo (€) Dividendo per azione 2025 (€) Dividend yield Prossimo dividendo stimato (€) Variazione stimata Dividendo a/a Dividend yield stimato
Banca MPS 7,63 0,8600 11,3% 0,8340 -3,0% 10,9%
Banco BPM 9,89 1,0000 10,1% 0,8650 -13,5% 8,7%
BPER Banca 7,48 0,6000 8,0% 0,7220 20,3% 9,7%
Saipem 2,17 0,1666 7,7% 0,1270 -23,8% 5,8%
Intesa Sanpaolo 4,80 0,3410 7,1% 0,3680 7,9% 7,7%
Bca Pop Sondrio 11,35 0,8000 7,0% 0,8900 11,3% 7,8%
Eni 14,27 1,0000 7,0% 1,0450 4,5% 7,3%
Banca Mediolanum 14,34 1,0000 7,0% 0,8100 -19,0% 5,6%
Azimut 26,12 1,7500 6,7% 1,6090 -8,1% 6,2%
Poste italiane 16,37 1,0800 6,6% 1,1060 2,4% 6,8%
Enel 7,19 0,4700 6,5% 0,4740 0,9% 6,6%
Italgas 6,31 0,4060 6,4% 0,4150 2,2% 6,6%
Snam 4,66 0,2905 6,2% 0,3000 3,3% 6,4%
Stellantis 11,23 0,6800 6,1% 0,7480 10,0% 6,7%
Unipol Gruppo 15,03 0,8500 5,7% 0,9400 10,6% 6,3%
Inwit 9,46 0,5156 5,5% 0,5570 8,0% 5,9%
Nexi 5,33 0,2500 4,7% 0,1850 -26,0% 3,5%
Tenaris (*) 18,13 0,8300 4,6% 0,8210 -1,1% 4,5%
UniCredit 53,30 2,4000 4,5% 3,0340 26,4% 5,7%
Generali Assicurazioni 32,46 1,4300 4,4% 1,5450 8,0% 4,8%
FinecoBank 18,40 0,7400 4,0% 0,7520 1,6% 4,1%
Recordati 53,10 1,2700 2,4% 1,4810 16,6% 2,8%
Moncler 60,96 1,3000 2,1% 1,3000 0,0% 2,1%
Iveco Group 16,13 0,3300 2,0% 0,4420 33,9% 2,7%
Prysmian 57,78 0,8000 1,4% 0,9050 13,1% 1,6%
Diasorin 96,60 1,2000 1,2% 1,2450 3,8% 1,3%
Leonardo 46,29 0,5200 1,1% 0,5070 -2,5% 1,1%
Brunello Cucinelli 108,10 0,9400 0,9% 1,0820 15,1% 1,0%
Ferrari 412,80 2,9860 0,7% 3,0770 3,0% 0,7%
Telecom Italia 0,28 0,0100 3,5%

(*) Dividendo in dollari

Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 20 marzo 2025

Per le altre società vengono indicati l’ultimo dividendo complessivo distribuito (2024, a valere sugli utili del 2023) e la cedola stimata per quest’anno. Le aziende sono quindi ordinate sulla base del dividend yield stimato, calcolato come rapporto fra il prossimo dividendo stimato (relativo agli utili 2024) e il prezzo corrente.

Tra le migliori Mediobanca (6,5%), Terna (4,8%) e Pirelli (4,6%). In coda alla classifica si conferma Interpump (0,9%).

Titolo Ultimo prezzo (€) Dividendo per azione 2024 (€) Prossimo dividendo stimato (€) Variazione stimata Dividendo a/a Dividend yield stimato
Mediobanca (**) 17,65 1,0700 1,1540 7,9% 6,5%
Terna 7,96 0,3396 0,3830 12,8% 4,8%
Pirelli&C 5,84 0,1980 0,2690 35,9% 4,6%
A2A 2,33 0,0958 0,1000 4,4% 4,3%
Hera 3,92 0,1400 0,1500 7,1% 3,8%
Amplifon 19,88 0,2900 0,3340 15,2% 1,7%
STMicroelectronics (*) 22,92 0,3600 0,3360 -6,7% 1,5%
Buzzi 51,40 0,6000 0,7160 19,3% 1,4%
Campari 5,83 0,0650 0,0690 6,2% 1,2%
Interpump Group 35,54 0,3200 0,3300 3,1% 0,9%

(*) Dividendo in dollari

(**) Il dividendo è riferito all’esercizio chiuso il 30 giugno

Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 20 marzo 2025

I prossimi dividendi del Ftse Mib

Ecco i dividendi sinora confermati fino a giugno 2025 delle società appartenenti all’indice Ftse Mib. Il 24 marzo Eni staccherà la terza tranche da 0,25 euro del dividendo complessivo 2024 da 1 euro, mentre Stm procederà con lo stacco della quarta tranche trimestrale del dividendo 2024 da 0,36 dollari.

Le prossime date clou per gli stacchi saranno il 22 aprile e il 19 maggio. Nel dettaglio, il 22 aprile staccheranno il dividendo Banca Mediolanum, Campari, Ferrari, Iveco Group, Prysmain, Stellantis e Unicredit. Il 19 maggio toccherà invece ad Amplifon, Azimut, Banca Mps, Banca Popolare di Sondrio, Banco Bpm, Bper, Diasorin, Finecobank, Generali, Inwit, Intesa Sanpaolo, Italgas, Moncler, Nexi, Recordati, Saipem e Tenaris. Il 23 giugno sarà il turno di Leonardo e Snam.

Società Data stacco dividendo Data pagamento dividendo Cedola Note Dividendo complessivo
Eni 24/03/2025 26/03/2025 0,25 3^ tranche 1
STMicroelectronics (*) 24/03/2025 26/03/2025 0,09 4^ tranche 0,36
Banca Mediolanum 22/04/2025 24/04/2025 0,63 Saldo 1
Campari 22/04/2025 24/04/2025 0,065
Ferrari 22/04/2025 24/04/2025 2,986
Iveco Group 22/04/2025 24/04/2025 0,33
Prysmian 22/04/2025 24/04/2025 0,8
Stellantis 22/04/2025 24/04/2025 0,68
Unicredit 22/04/2025 24/04/2025 1,4764 Saldo 2,4025
Amplifon 19/05/2025 21/05/2025 0,29
Azimut 19/05/2025 21/05/2025 1,75
Banca Mps 19/05/2025 21/05/2025 0,86
Banca Popolare di Sondrio 19/05/2025 21/05/2025 0,8
Banco Bpm 19/05/2025 21/05/2025 0,6 Saldo 1
Bper 19/05/2025 21/05/2025 0,6
Brunello Cucinelli 19/05/2025 21/05/2025 0,94
Diasorin 19/05/2025 21/05/2025 1,2
Finecobank 19/05/2025 21/05/2025 0,74
Generali 19/05/2025 21/05/2025 1,43
Inwit 19/05/2025 21/05/2025 0,5156
Intesa Sanpaolo 19/05/2025 21/05/2025 0,171 Saldo 0,341
Italgas 19/05/2025 21/05/2025 0,406
Moncler 19/05/2025 21/05/2025 1,3
Nexi 19/05/2025 21/05/2025 0,25
Recordati 19/05/2025 21/05/2025 0,67 Saldo 1,27
Saipem 19/05/2025 21/05/2025 0,17
Tenaris 19/05/2025 21/05/2025 0,56 Saldo 0,83
Leonardo 23/06/2025 25/06/2025 0,52
Snam 23/06/2025 25/06/2025 0,1743 Saldo 0,2905

(*) Dividendo in dollari

Fonte: Borsa Italiana, dati societari. Elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 20 marzo 2025

Le prossime cedole a Piazza Affari

Ecco invece tutti gli altri dividendi di Piazza Affari noti alla data di oggi.

Società Data stacco dividendo Data pagamento dividendo Cedola Note Dividendo complessivo
Generalfinance 14/04/2025 16/04/2025 0,83
Reti 14/04/2025 16/04/2025 0,058
Maire 22/04/2025 24/04/2025 0,356
Piaggio 22/04/2025 24/04/2025 0,04 Saldo 0,155
Banco Desio 28/04/2025 30/04/2025 0,4566
Basic Net 28/04/2025 30/04/2025 0,16
Edison 28/04/2025 30/04/2025 0,06
Fine Foods & Pharmaceuticals 28/04/2025 30/04/2025 0,14
Fiera Milano 28/04/2025 30/04/2025 0,2
Growens 28/04/2025 30/04/2025 0,38 Dividendo Straordinario
LU-VE 28/04/2025 30/04/2025 0,42
Ascopiave 05/05/2025 07/05/2025 0,15
Alerion 05/05/2025 07/05/2025 0,61
Avio 05/05/2025 07/05/2025 0,14841
B&C Speakers 05/05/2025 07/05/2025 1
Biesse 05/05/2025 07/05/2025 0,04
D’Amico International Shipping 05/05/2025 07/05/2025 0,294
Esprinet 05/05/2025 07/05/2025 0,4
Gefran 05/05/2025 07/05/2025 0,43
Intercos 05/05/2025 07/05/2025 0,197169
Italmobiliare 05/05/2025 07/05/2025 0,9
Next Re 05/05/2025 07/05/2025 0,06
Pharmanutra 05/05/2025 07/05/2025 1
Websolute 05/05/2025 07/05/2025 0,04
Wiit 05/05/2025 07/05/2025 0,3
Aeroporto di Bologna 12/05/2025 14/05/2025 0,471
Banca Profilo 12/05/2025 14/05/2025 0,0128
Cembre 12/05/2025 14/05/2025 1,88
IGD 12/05/2025 14/05/2025 0,1
Orsero 12/05/2025 14/05/2025 0,5
Porto Aviation 12/05/2025 14/05/2025 0,048249
Sogefi 12/05/2025 14/05/2025 0,15
Toscana Aeroporti 12/05/2025 14/05/2025 0,376
Valsoia 12/05/2025 14/05/2025 0,38
Zignago Vetro 12/05/2025 14/05/2025 0,45
Arnoldo Mondadori 19/05/2025 21/05/2025 0,07 1^ tranche 0,14
Anima Holding 19/05/2025 21/05/2025 0,45
Banca Generali 19/05/2025 21/05/2025 2,15 Acconto 2025 2,8
Banca Ifis 19/05/2025 21/05/2025 0,92 Saldo 2,12
Brembo 19/05/2025 21/05/2025 0,3
Caltagirone 19/05/2025 21/05/2025 0,27
Cellularline 19/05/2025 21/05/2025 0,093
Credem 19/05/2025 21/05/2025 0,75
Cementir 19/05/2025 21/05/2025 0,28
Comer Industries 19/05/2025 21/05/2025 0,8
De’ Longhi 19/05/2025 21/05/2025 0,83
El.En 19/05/2025 21/05/2025 0,22
Erg 19/05/2025 21/05/2025 1
Enervit 19/05/2025 21/05/2025 0,16
Lottomatica 19/05/2025 21/05/2025 0,3
Garofalo Health Care 19/05/2025 21/05/2025 0,086
Irce 19/05/2025 21/05/2025 0,06
Industrie De Nora 19/05/2025 21/05/2025 0,104
Lottomatica 19/05/2025 21/05/2025 0,3
Marr 19/05/2025 21/05/2025 0,6
Rai Way 19/05/2025 21/05/2025 0,334
Reply 19/05/2025 21/05/2025 1,15
Revo Insurance 19/05/2025 21/05/2025 0,22
Sanlorenzo 19/05/2025 21/05/2025 1
Sys-Dat 19/05/2025 21/05/2025 0,04
Txt 19/05/2025 21/05/2025 0,25
Webuild 19/05/2025 21/05/2025 0,081
The Italian Sea Group 26/05/2025 28/05/2025 0,245
Tinexta 02/06/2025 04/06/2025 0,3
Ferretti 16/06/2025 18/06/2025 0,1
Acea 23/06/2025 25/06/2025 0,95
Ariston 23/06/2025 25/06/2025 0,08
Carel Industries 23/06/2025 25/06/2025 0,165

Fonte: Borsa Italiana, dati societari. Elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 20 marzo 2025

L’impatto dei dividendi sul Ftse Mib

Il Ftse Mib, come la maggior parte degli indici, è un price index. Viene quindi calcolato sommando le capitalizzazioni di mercato di tutte le società che compongono il paniere, ma senza tenere conto dei dividendi, che vengono distribuiti e non reinvestiti. Motivo per cui la performance del Ftse Mib non riflette pienamente il ritorno per gli investitori, considerando solo l’apprezzamento in conto capitale (capital gain) e non il rendimento da dividendi.

Più nel dettaglio, il giorno dello stacco della cedola i titoli inclusi nell’indice subiscono nominalmente un deprezzamento, teoricamente pari al dividendo pagato; poiché Piazza Affari è una delle Borse più generose al mondo in termini di dividendi (mediamente del 3-4% annuo), nel lungo periodo questa dinamica finisce per pesare sul Ftse Mib.

Per ovviare a questo problema e rappresentare più correttamente la remunerazione totale dell’indice, è possibile prendere come riferimento la versione Total Return del Ftse Mib, calcolata ipotizzando il reinvestimento dei dividendi.

* Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.