Ftse Mib: tutte le raccomandazioni Buy e Sell degli analisti sui 40 titoli (17/03/2025)

Le raccomandazioni degli analisti sui titoli, assegnate da banche d’affari e società di investimento,  vengono attentamente monitorate dagli operatori di mercato e possono determinare impatti, anche significativi, sulle performance delle azioni. Di seguito, una panoramica dei giudizi “buy”, “hold” e “sell” sulle società che fanno parte del Ftse Mib. Per ciascuna di esse vengono indicati target price medio e potenziale rialzo (o ribasso) da qui a 12 mesi.

Le raccomandazioni degli analisti sulle società del Ftse Mib

Nella seguente tabella, compilata sulla base dei dati estratti da Bloomberg, viene presentato un resoconto complessivo dei giudizi degli analisti sui titoli del Ftse Mib, ordinati in base al numero di raccomandazioni positive.

Per ogni società viene esplicitato il numero totale di “buy”, “hold” e “sell”, il target price medio a 12 mesi, l’ultimo prezzo e il rendimento potenziale nei prossimi 12 mesi, sulla base della quotazione attuale e del prezzo obiettivo.

Fonte Bloomberg; dati aggiornati al 17/03/2025.

I titoli di Piazza Affari con più giudizi “Buy” e “Sell”

Il titolo del Ftse Mib con più “Buy” in valore assoluto resta Enel con 25 raccomandazioni d’acquisto, in linea con una settimana fa. Alle sue spalle Intesa Sanpaolo con 20 giudizi positivi (invariati), seguita a 17 da Prysmian (in aumento di uno), a 16 da Saipem (stabile) e a 15 da Unicredit (invariata). Il numero elevato di raccomandazioni su queste società è legato anche al fatto che si tratta di titoli molto seguiti dagli investitori internazionali. Pertanto, hanno una copertura più ampia rispetto ad altre aziende italiane meno conosciute all’estero.

• Enel: la big delle utilities ha diffuso i conti del 2024, aumentando il dividendo a 0,47 euro e ha rinnovato il buyback per 3,5 miliardi di euro. In seguito ai risultati gli analisti hanno perlopiù confermato le precedenti valutazioni. Tra le eccezioni Intermonte, che ha alzato il target price da 7,8 a 8,2 euro, mantenendo il rating “outperform”.
• Intesa Sanpaolo: nessuna variazione da segnalare per quanto riguarda la banca guidata da Messina. Dopo il rally di inizio anno (+25%) sostenuto anche dalla trimestrale migliore delle attese, il titolo ha raggiunto i massimi dal 2007, diventando la società più capitalizzata del Ftse Mib.
• Saipem: negli ultimi giorni gli analisti di Intesa hanno incrementato il prezzo obiettivo sulla società dell’oil & gas a 3,1 euro (da €3,0), mentre Jefferies è passata da 3,5 a 3,7 euro. Entrambe hanno confermato il giudizio “buy” sul titolo, frenato fin qui soprattutto dalle incertezze nel mercato petrolifero.
• Prysmian: Citigroup (buy) ha tagliato il target price sulla società dei cavi a 69 euro (da €73), mentre Intesa (buy) ha abbassato il prezzo obiettivo da 76,6 a 73 euro e Morgan Stanley (equalweight) da 64 a 60 euro. Da inizio anno le azioni Prysmian sono in calo di oltre il 9%, penalizzate in parte dai dubbi sulla spesa per i data center AI e, di conseguenza, per le infrastrutture di elettrificazione.
• Unicredit: tutto confermato per la banca guidata da Orcel, protagonista sinora di una cavalcata in borsa che l’ha portata a guadagnare il 38% nel 2025. Nei giorni scorsi, intanto, la Bce ha dato l’approvazione a salire fino al 29,9% nella tedesca Commerzbank.

In fondo alla classifica per numero di raccomandazioni “Buy” troviamo Banca Popolare di Sondrio (1), Mediobanca (2) e Terna (3). Per quanto riguarda invece le società con più “Sell”, Generali conta 6 raccomandazioni di vendita (Dz Bank ha tagliato il giudizio da “hold” a “sell”), Campari rimane a 4 e viene raggiunta da Stellantis (BM Pekao passa da “buy” a “sell”).

Le azioni con la percentuale più elevata di raccomandazioni “Buy” e “Sell”

Per rendere più completo il confronto, viene fornito uno spaccato dei titoli con più “Buy” e con più “Sell” in termini percentuali rispetto al numero complessivo di analisti che coprono la società.

Sulla base di questo criterio, Banca Mediolanum guida sempre la classifica dei “Buy” con il 100% (12 su 12), seguita da Bper a 90% (9 su 10) ed Hera a 86% (6 su 7). A 83% la coppia formata Enel e Unipol (rispettivamente 25 su 30 e 5 su 6 consigli d’acquisto).

Viceversa, le società che mostrano le percentuali più elevate di raccomandazioni “Sell” sono Generali con il 25% (6 su 24) e Tenaris con il 20% (3 su 15). Seguono Recordati con il 17% (2 su 12), Campari con il 15% (4 su 26), Mediobanca e Terna con il 14% (rispettivamente 2 su 14 e 3 su 21).

I titoli con più rendimento potenziale secondo gli analisti

Molto interessante esaminare quali azioni, secondo gli analisti, hanno il maggiore o minore potenziale di rendimento rispetto alle valutazioni attuali. Quest’ultimo indicatore viene calcolato come variazione ipotetica tra il target price medio a 12 mesi indicato dagli esperti e l’ultimo prezzo del titolo.

La graduatoria del Ftse Mib vede in testa Saipem con un upside potenziale del 47%. Alle sue spalle Amplifon (39%), Nexi (+37%), Campari (+25%) e Interpump (+25%). Questi titoli, secondo gli analisti, hanno un valore intrinseco potenzialmente superiore a quello attualmente prezzato dalla borsa, ma scontano diversi fattori che, al momento, ne frenano le quotazioni.

Per contro, ci sono aziende che il mercato valuta più del valore teorico mediamente calcolato dagli analisti. Spesso si tratta di società che sono salite molto nell’ultimo periodo grazie ai risultati, alle aspettative di crescita del settore o all’attesa di eventuali operazioni straordinarie. Tra queste ci sono in particolare Banca Popolare di Sondrio (-19%), Leonardo (-12%), Buzzi (-12%), Generali (-4%) e Banco Bpm (-4%).

* Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.