Dividend yield, la classifica del Ftse Mib: chi rende di più e chi meno (17/04/25)

Fonte immagine: Getty Images
La volatilità dell’ultimo periodo ha fatto emergere ancora di più per gli investitori l’importanza di costruire portafogli diversificati, in grado di garantire buoni rendimenti ma al tempo stesso proteggere il capitale dalle violente oscillazioni di breve periodo. In quest’ottica, le azioni che distribuiscono dividendi elevati possono risultare appetibili, in quanto offrono flussi di reddito stabili e tendenzialmente regolari, riducendo l’impatto delle fluttuazioni di mercato e bilanciando il rendimento complessivo del portafoglio. Inoltre, le società che offrono cedole consistenti sono spesso finanziariamente solide e stabili, con una natura difensiva rispetto alle azioni “growth”, che pur avendo un alto potenziale di crescita, presentano maggiori rischi. Di seguito, un’analisi delle società del Ftse Mib con i dividend yield più alti, sia attuali che stimati.
Perché puntare sui dividendi nell’attuale scenario di mercato
I titoli ad alto dividendo offrono un buon compromesso tra rendimento e stabilità, un aspetto fondamentale nell’attuale fase di incertezza. L’escalation commerciale sta creando preoccupazioni per l’impatto su crescita e inflazione, timori che si stanno riflettendo nelle previsioni degli analisti, negli outlook delle società e delle banche centrali.
Oggi la Bce ha annunciato oggi un ulteriore taglio dei tassi di interesse, portando il tasso sui depositi al 2,25%, in linea con il limite superiore dell’intervallo per il tasso neutrale (1,75-2,25%). Si tratta del terzo intervento di quest’anno, dopo i quattro del 2024, ma i mercati prevedono almeno altre due mosse entro fine anno proprio a causa dei dazi.
Ieri, invece, il presidente della Fed Jerome Powell ha moderato le aspettative sui tagli da parte della banca centrale statunitense, sottolineando l’incertezza sull’evoluzione dell’inflazione e sugli effetti dei dazi. Questo ha raffreddato gli animi degli investitori, facendo intendere che la Fed potrebbe non agire con la stessa velocità della Bce.
Cos’è il dividend yield e come si calcola
Per misurare i dividendi pagati da una società gli investitori non devono guardare soltanto all’ammontare della cedola, ma anche, e soprattutto, calcolarne il rendimento, espresso dal dividend yield: un valore percentuale che si ottiene dal rapporto tra il dividendo unitario pagato da una determinata azione e il prezzo di mercato dell’azione stessa.
La formula per il calcolo del dividend yield è quindi la seguente:
(Dividendo Annuale per Azione / Prezzo Attuale dell’Azione) × 100
Questo parametro, così come tutti i principali multipli, viene utilizzato soprattutto nell’analisi comparativa allo scopo di confrontare il posizionamento di un’impresa rispetto ad altre. Più è elevato il dividend yield, migliore è il giudizio sulla capacità dell’azienda di remunerare il capitale investito, offrendo un ritorno interessante ai propri azionisti.
Tuttavia, bisogna tenere presente che questo indicatore rappresenta una misura statica di rendimento e non prende in considerazione il rischio d’impresa.
Ftse Mib, la classifica dei dividend yield
Molte società a Piazza Affari si distinguono per gli elevati rendimenti da dividendo. Nella tabella sottostanti i titoli del Ftse Mib vengono ordinati in maniera decrescente sulla base del dividend yield, calcolato come rapporto fra il dividendo del 2025 (a valere sugli utili del 2024) e il prezzo attuale. Il prossimo dividendo stimato e il corrispondente dividend yield stimato fanno riferimento al 2026 (a valere sull’esercizio 2025).
Nella parte alta della classifica ci sono ancora diverse banche: Mps (13,1%) e Banco Bpm (10,6%) guidano la graduatoria, ma anche Bper (9,0%), Intesa Sanpaolo (7,8%) e Banca Popolare di Sondrio (7,8%) offrono rendimenti interessanti. Tra le migliori Saipem (9,3%), che torna quest’anno a remunerare i propri azionisti, Stellantis (8,3%) ed Eni (8,2%). Primo dividendo di sempre per Nexi, mentre Tim prevede il ritorno alla cedola nel 2026.
Titolo | Ultimo prezzo (€) | Dividendo per azione (€) | Dividend yield | Prossimo dividendo stimato (€) | Variazione stimata Dividendo a/a | Dividend yield stimato |
Banca MPS | 6,56 | 0,8600 | 13,1% | 0,8210 | -4,5% | 12,5% |
Banco BPM | 9,40 | 1,0000 | 10,6% | 0,9090 | -9,1% | 9,7% |
Saipem | 1,82 | 0,1700 | 9,3% | 0,1360 | -20,0% | 7,5% |
BPER Banca | 6,67 | 0,6000 | 9,0% | 0,7250 | 20,8% | 10,9% |
Stellantis | 8,15 | 0,6800 | 8,3% | 0,6080 | -10,6% | 7,5% |
Eni | 12,14 | 1,0000 | 8,2% | 1,0460 | 4,6% | 8,6% |
Azimut | 22,19 | 1,7500 | 7,9% | 1,6110 | -7,9% | 7,3% |
Intesa Sanpaolo | 4,36 | 0,3410 | 7,8% | 0,3680 | 7,9% | 8,4% |
Bca Pop Sondrio | 10,30 | 0,8000 | 7,8% | 0,9300 | 16,3% | 9,0% |
Banca Mediolanum | 13,13 | 1,0000 | 7,6% | 0,7960 | -20,4% | 6,1% |
Mediobanca (**) | 15,65 | 1,0700 | 6,8% | 1,1650 | 8,9% | 7,4% |
Poste italiane | 16,82 | 1,0800 | 6,4% | 1,1460 | 6,1% | 6,8% |
Enel | 7,36 | 0,4700 | 6,4% | 0,4780 | 1,7% | 6,5% |
Snam | 4,85 | 0,2905 | 6,0% | 0,3000 | 3,3% | 6,2% |
Unipol Gruppo | 14,34 | 0,8500 | 5,9% | 0,9440 | 11,1% | 6,6% |
Italgas | 6,90 | 0,4060 | 5,9% | 0,4180 | 3,0% | 6,1% |
Tenaris (*) | 14,39 | 0,8300 | 5,8% | 0,8090 | -2,5% | 5,6% |
Inwit | 10,02 | 0,5200 | 5,2% | 0,5780 | 11,2% | 5,8% |
Nexi | 4,92 | 0,2500 | 5,1% | 0,1960 | -21,6% | 4,0% |
UniCredit | 50,30 | 2,4025 | 4,8% | 3,0570 | 26,6% | 6,4% |
A2A | 2,11 | 0,1000 | 4,7% | 0,1000 | 0,0% | 4,7% |
Terna | 8,40 | 0,3962 | 4,7% | 0,3860 | -2,6% | 4,6% |
Generali Assicurazioni | 30,45 | 1,4300 | 4,7% | 1,5610 | 9,2% | 5,1% |
FinecoBank | 17,04 | 0,6900 | 4,0% | 0,7570 | 9,7% | 4,4% |
Hera | 4,01 | 0,1500 | 3,7% | 0,1600 | 6,7% | 4,0% |
Recordati | 47,98 | 1,2700 | 2,6% | 1,4810 | 16,6% | 3,1% |
Iveco Group | 13,42 | 0,3300 | 2,5% | 0,4390 | 33,0% | 3,3% |
Moncler | 53,98 | 1,3000 | 2,4% | 1,2430 | -4,4% | 2,3% |
STMicroelectronics (*) | 17,94 | 0,3600 | 2,0% | 0,3420 | -5,0% | 1,9% |
Prysmian | 44,49 | 0,8000 | 1,8% | 0,8930 | 11,6% | 2,0% |
Amplifon | 16,30 | 0,2900 | 1,8% | 0,3320 | 14,5% | 2,0% |
Buzzi | 43,08 | 0,7000 | 1,6% | 0,7860 | 12,3% | 1,8% |
Diasorin | 97,52 | 1,2000 | 1,2% | 1,2690 | 5,8% | 1,3% |
Interpump Group | 28,04 | 0,3300 | 1,2% | 0,3370 | 2,1% | 1,2% |
Leonardo | 44,85 | 0,5200 | 1,2% | 0,5200 | 0,0% | 1,2% |
Campari | 5,63 | 0,0650 | 1,2% | 0,0690 | 6,2% | 1,2% |
Brunello Cucinelli | 95,88 | 0,9400 | 1,0% | 1,0570 | 12,4% | 1,1% |
Ferrari | 381,70 | 2,9860 | 0,8% | 3,0330 | 1,6% | 0,8% |
Telecom Italia | 0,32 | – | – | 0,0090 | – | 3,0% |
(*) Dividendo in dollari
(**) Il dividendo è riferito all’esercizio chiuso il 30 giugno
Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 17 aprile 2025