Notizie Notizie Italia UniCredit, parlano Orcel e Padoan. Ok Bce e azionisti a buyback da 2,5 MLD

UniCredit, parlano Orcel e Padoan. Ok Bce e azionisti a buyback da 2,5 MLD

27 Ottobre 2023 16:13

Andrea Orcel, ceo di UniCredit, non fa nulla per nascondere la propria soddisfazione per una banca che continua a macinare utili, dividendi, e sorprese.

Oggi, venerdì 27 ottobre 2023, è un altro giorno in cui il titolo UCG guadagna, guardando all’ottimismo manifestato dal suo amministratore delegato, in occasione dell’apertura dell’assemblea straordinaria degli azionisti.

L’assemblea è stata convocata per l’approvazione del lancio della tranche del piano di buyback 2023 da 2,5 miliardi che, stando a quanto ha comunicato la stessa Piazza Gae Aulenti nel corso delle ultime ore, ha ricevuto la benedizione della Bce.

L’assemblea è stata convocata anche per la votazione del sistema di governance monistico.

Entrambi i punti all’ordine del giorno sono stati poi approvati.

A Piazza Affari, il titolo UniCredit si conferma tra i migliori dell’indice benchmark Ftse Mib, pronto a concludere una settimana ricca di novità: in primis, quella dei conti del terzo trimestre del 2023, che sono stati presentati martedì scorso, 24 ottobre.

UniCredit, Orcel: banca beneficia di elevati livelli di capitale

Aprendo l’assemblea degli azionisti, il ceo di UniCredit Andrea Orcel ha ricordato che la banca “beneficia di elevati livelli di capitale”, fattore che “ha permesso di confermare o incrementare le guidance finanziarie per il 2023”, mettendo il gruppo “nella posizione ottimale per affrontare eventuali incertezze macroeconomiche, consentendo di anticipare una parte della distribuzione agli azionisti prevista per il 2023″.

Orcel ha ricordato che la banca dispone di “un CET1 ratio Fully Loaded pari a 17,19% e di una generazione organica di capitale ai vertici della categoria, sostenuta da una performance finanziaria costantemente elevata, da una ottima qualità degli attivi e da un costo del rischio strutturalmente basso”.

Anche al netto della tranche da 2,5 miliardi di euro per cui si richiede l’autorizzazione assembleare – ha sottolineato il banchiere – il CET1 ratio Fully Loaded pro-forma si attesta al 16,33% al terzo trimestre 2023, mantenendosi molto al di sopra dei requisiti”.

A tessere le lodi di UniCredit è stato anche il presidente ed ex ministro Pier Carlo Padoan:

“Sono fermamente convinto che UniCredit potrà ottenere ancora molti successi – ha detto Padoan – La trasformazione della banca non è ancora terminata e stiamo già guardando al futuro e alla prossima fase di crescita, che sarà certamente affrontata avendo di fronte una serie di sfide uniche, soprattutto in un mondo in cui la sostenibilità, sia in termini di risultati finanziari che di responsabilità ambientale e sociale, è fondamentale”,

La scelta di aderire al modello monistico non solo migliorerà la governance della banca negli anni a venire, ma garantirà anche un livello crescente di efficienza gestionale e di efficacia dei controlli. Infatti, uno degli aspetti chiave del nuovo modello è la razionalizzazione dei controlli: l’obiettivo è migliorare il coordinamento e l’interazione tra i Comitati del Consiglio, rafforzando ulteriormente il quadro di governance della banca”, ha continuato il presidente di UniCredit.

Per UniCredit novità M&A e trimestrale con miglioramento guidance

Negli ultimi giorni, l’attenzione su UniCredit non è stata rinfocolata ‘soltanto’ dalla pubblicazione della trimestrale.

Ancora prima della pubblicazione dei conti, è arrivata la grande notizia relativa alla grande scommessa che il ceo Andrea Orcel ha deciso di fare puntando sulla Grecia e sulla Romania.

Altro che Mps-Monte di Stato: UniCredit ha raggiunto un accordo per diventare il maggiore azionista di Alpha Bank, acquistando una quota del 9% detenuta nella banca dal fondo di bailout HFSF, nato più di dieci anni per salvaguardare la stabilità delle banche elleniche.

UniCredit e Alpha Bank hanno siglato un accordo anche per procedere alla fusione delle rispettive controllate presenti in Romania, al fine di puntare su un mercato in continua crescita.

Ancora, Piazza Gae Aulenti ha dato vita a una partnership commerciale in Grecia per distribuire prodotti di asset management e unit-linked di UniCredit ai 3,5 milioni di clienti di Alpha Bank.

Il giorno dopo il grande annuncio sono arrivati finalmente i conti del gruppo che, così come quelli precedenti, hanno sorpreso il mercato.

Lo stesso ceo Andrea Orcel ha commentato l’ennesima ottima trimestrale, annunciando che “UniCredit ha messo a segno un altro trimestre eccellente, generando un utile netto superiore a €2,3 miliardi e una crescita dell’EPS del 54% anno su anno”.

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Gli ottimi risultati hanno permesso a UniCredit di rivedere al rialzo la propria guidance finanziaria per il 2023, portandola a un NII di almeno €13,7 miliardi, che si traduce in ricavi netti superiori a €22,2 miliardi.

L’outlook sugli utili è stato lasciato invece invariato mentre, sul fronte dei dividendi, è stata confermata la guidance di distribuzione agli azionisti per un valore superiore ai €6,5 miliardi, “nonostante la decisione di destinare a riserve proprie non distribuibili €1,1 miliardi”, usufruendo dell’opzione messa a disposizione dal governo Meloni per evitare la tassa sugli extraprofitti delle banche.

L’istituto di credito guidato dal Ronaldo dei banchieri è tornato infine a far parlare di sé non solo con l’assemblea straordinaria degli azionisti, ma anche, stamattina, con l’approvazione del lancio del piano di buyback del 2023 da 2,5 miliardi di euro, arrivata dalla Bce.

Di UniCredit si è tornato tra l’altro a parlare anche e soprattutto in riferimento alla tassa sugli extraprofitti delle banche varata dal governo Meloni, che il ceo Orcel ha deciso di non pagare, usufruendo dell’alternativa al versamento del prelievo contemplata dalla stessa normativa.

Una decisione che è stata presa con un annuncio ad hoc anche dalla rivale Intesa SanPaolo guidata dal ceo Carlo Messina.

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