Banco BPM, preview utili III trim. con assist tassi Bce. Focus parole Castagna e tassa extraprofitti

Banco BPM: manca poco al giorno in cui la banca italiana guidata dal ceo Giuseppe Castagna diffonderà i conti relativi al terzo trimestre del 2023.
In generale, le banche italiane rimangono osservate speciali nel pieno della stagione delle trimestrali, grande market mover di queste sessioni di Piazza Affari.
Banco BPM reduce da boom utili e margine di interesse nel I semestre 2023
Dopo UniCredit, Intesa SanPaolo e Mps, toccherà il prossimo 7 novembre a Piazza Meda, reduce dall’utile e dal margine di interesse a livelli record incassati nel primo semestre di quest’anno, grazie al continuo assist della Bce, che ha fatto la prima pausa nel ciclo di rialzi dei tassi, dopo 10 strette monetarie consecutive, soltanto la scorsa settimana, per la prima volta dal luglio del 2022.
Gli effetti delle sue strette sono stati decisamente positivi, in generale, per tutto il sistema bancario italiano.
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In particolare, agli inizi di agosto Banco BPM ha annunciato “il miglior semestre di sempre”, riportando un utile, nei primi sei mesi del 2023, pari a 624 milioni di euro, in crescita del 77,9% su base annua.
Focus sul margine di interesse, che è balzato al “livello più alto mai registrato” nei primi sei mesi dell’anno, attestandosi a € 1,553 miliardi, schizzando del 49,4% su base annua, proprio grazie all’assist della Bce di Christine Lagarde.
L’utile netto di Banco BPM relativo al secondo trimestre del 2023 è stato pari a 359,1 milioni, in crescita rispetto al risultato positivo netto di €265,3 milioni realizzato nel primo trimestre del 2023.
Gli ottimi risultati hanno portato la banca a rivedere al rialzo la guidance, con Castagna che ha parlato di “risultati straordinari in termini di redditività, utile netto, margine di interesse, efficienza, costo del rischio insieme a un bilancio e una generazione di capitale solidi”.
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I conti di Banco BPM arriveranno dopo quelli di Intesa SanPaolo, che saranno resi noti venerdì 3 novembre, e prima di quelli di Mps, in calendario il prossimo 8 novembre.
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M&A e tassa extraprofitti: grande attenzione a cosa dirà il ceo Giuseppe Castagna
Grande attenzione sarà data alle dichiarazioni che saranno rilasciate dal ceo di Banco BPM Giuseppe Castagna, relative sia a quel risiko bancario che si sta confermando, piuttosto, un risiko fantasma che, in generale, al periodo che le banche italiane stanno attraversando, a fronte della tassa sugli extraprofitti bancari che il governo Meloni ha varato, ma che le grandi Big del credito UniCredit, Intesa SanPaolo e Mediobanca non pagheranno.
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Castagna a Forum Banca: “Semplicistico dire che le banche approfittano dei tassi sui conti”
Riguardo agli eventuali commenti su ipotetiche operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A, merger and acquisitions) tra le banche italiane, ovviamente i mercati cercheranno di capire se la posizione di Castagna nei confronti di Mps-Monte dei Paschi di Siena, e in generale nei confronti del risiko, sia un po’ cambiata.
Le ultime dichiarazioni dell’amministratore delegato di Piazza Meda non hanno fatto sicuramente da assist allo scenario di un matrimonio tra Banco BPM e Mps. Tutt’altro. Va detto che Castagna si è impegnato tra l’altro anche diverse volte per capire ai mercati il suo no a operazioni di risiko .
Durante l’estate, si era così espresso:
“Non credo che (l’M&A) sia sul tavolo in questo momento, almeno non tra le banche“. Il ceo aveva aggiunto che, al limite, “potrebbe esserci qualcosa sulle fabbriche prodotto”.
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Il prossimo 7 novembre, oltre che agli utili, l’attenzione dei mercati sarà rivolta anche al nuovo piano industriale di Banco BPM.
Riguardo all’outlook sui conti del terzo trimestre del 2023, Andrea Lisi di Equita SIM ha scritto nella sua preview di prevedere “un altro buon trimestre spinto principalmente dall’andamento del margine di interesse”. E questa frase già fa capire come, ancora una volta, sui conti sarà incisa la firma della Bce di Christine Lagarde.
“In particolare, stimiamo un ulteriore incremento dell’NII del +5% su base trimestrale, supportato dall’aumento dei tassi di interesse e dall’allargamento dello spread commerciale, con un effetto che dovrebbe aver più che compensato il calo dei volumi legato alla riduzione delle nuove erogazioni. Sul fronte delle commissioni, ci aspettiamo un calo trimestrale del -3% impattate dall’usuale stagionalità del trimestre”.
L’utile netto GAAP di Banco BPM è atteso dal consensus degli analisti intervistati da Bloomberg in calo a 286,5 milioni circa, rispetto ai 359,106 milioni del secondo trimestre del 2023.
L’utile netto rettificato è previsto a quota 281,571 milioni da Bloomberg, dopo i 395,452 milioni del secondo trimestre. Equita prevede un utile netto pari a 282 milioni.
L’utile operativo, sempre da Bloomberg, è previsto in crescita a 686,4 milioni, rispetto ai 517,047 milioni del trimestre precedente.
I ricavi di Banco BPM sono stimati a 1,341 miliardi, quasi invariati rispetto agli 1,327 miliardi del secondo trimestre. Equita stima un valore simile dei ricavi, attorno a 1,333 miliardi, piatti su base trimestrale, ma in rialzo del 17% su base annua.
Il margine netto di interesse su base adjusted è atteso da Bloomberg a 840,27 milioni, meglio rispetto agli 809,93 milioni del secondo trimestre.
Equita SIM prevede un margine netto di interesse NII a 849 milioni, in rialzo del 5% su base trimestrale e in crescita di ben il 54% su base annua.
“Come nei due quarter (trimestri precedenti), stimiamo un contributo ancora negativo dalla finanza (-30mn) – scrive Andrea Lisi di Equita SIM – legato principalmente all’impatto dei certificates”.
Riguardo ai costi, continua l’analista, “sebbene non ci aspettiamo elementi di discontinuità, non escludiamo che Banco BPM – anche in vista del prossimo business plan – possa adottare un approccio prudente in relazione ai costi del personale, considerando le trattative in corso per il rinnovo del contratto bancario nazionale”.
Di conseguenza, Equita stima un aumento dei costi del 3% su base trimestrale, con un “rapporto C/I ad un buon 49%”.
Per quanto concerne la voce di bilancio LLPs, ovvero accantonamenti per far fronte a eventuali perdite sui crediti erogati alla clientela, o anche rettifiche sui crediti, l’outlook di Equita è di un valore pari a 126 milioni, ovvero di 47 punti base.
Riguardo al business plan che verrà presentato nel quarto trimestre del 2023, Equita non prevede una revisione della guidance che è stata fornita dalla banca in occasione della pubblicazione dei conti del secondo trimestre dell’anno, relativa a un eps per il 2023 di 0,80 euro e di 0,90 euro per l’eps del 2024.
La SIM ha annunciato comunque di aver effettuato “un leggero fine tuning delle stime, senza apportare modifiche sostanziali”.
Ora l’outlook è di un utile netto, nel 2023, di 1,25 miliardi, dunque di un eps pari a 0,82 euro, precedente l’impatto della tassa sugli extraprofitti, atteso a 155 milioni di euro circa.
Equita ha ribadito anche che il titolo Banco BPM “continua a trattare a valutazioni interessanti (P/TE 2024 pari a 0.55x)”, offrendo “una remunerazione attraente e visibile (dividend yield 9%) e presentando un catalyst di breve termine (in primis il nuovo business plan atteso
a dicembre), oltre a godere di appeal speculativo”.
Pertanto, la SIM ha confermato il rating buy sulle azioni.