Rubriche e analisi Dividend yield, la classifica del Ftse Mib: chi rende di più e chi meno (24/04/25)

Dividend yield, la classifica del Ftse Mib: chi rende di più e chi meno (24/04/25)

24 Aprile 2025 16:28

La recente volatilità dei mercati ha reso ancora più evidente per gli investitori l’importanza di costruire portafogli diversificati, capaci di generare rendimenti interessanti ma al contempo proteggere il capitale dalle fluttuazioni brusche di breve periodo. In questo contesto, le azioni con dividendi elevati possono rappresentare una scelta vantaggiosa, poiché offrono flussi di reddito costanti e relativamente stabili, riducendo l’effetto delle oscillazioni di mercato e migliorando il rendimento complessivo del portafoglio. Inoltre, le società che distribuiscono dividendi consistenti tendono a essere finanziariamente solide e stabili, con una natura difensiva rispetto alle azioni “growth”, che seppur promettenti in termini di crescita, comportano rischi superiori. Di seguito, un’analisi delle società del Ftse Mib con i dividend yield più elevati, sia attuali che previsti.

Perché puntare sui dividendi nell’attuale scenario di mercato

I titoli ad alto dividendo offrono un buon compromesso tra rendimento e stabilità, un aspetto fondamentale nell’attuale fase di incertezza. La guerra commerciale innescata da Trump si è presto evoluta in uno scontro acceso tra Cina e Stati Uniti, anche se negli ullimi giorni sembrano essersi aperti spiragli di trattativa. In ogni caso, i negoziati saranno lunghi e difficoltosi e gli investitori si attendono una lunga fase di volatilità.

In tale contesto, le banche centrali monitorano attentamente l’evoluzione dei fatti e i possibili impatti sull’economia, in termine di crescita, inflazione e occupazione. La Bce ha decretato un ulteriore taglio dei tassi di interesse la scorsa settimana, portando il tasso sui depositi al 2,25%, ma i mercati prevedono altre due mosse entro fine anno proprio a causa dei dazi.

Per quanto riguarda la Fed, tiene banco la diatriba fra Trump e Powell, anche se il presidente americano ha negato di voler licenziare il capo dell’istituto di Washington. Intanto, gli operatori vedono una Fed più cauta rispetto alla Bce e si attendono meno tagli nel 2025, anche se un peggioramento dell’economia potrebbe cambiare le carte in tavola.

Cos’è il dividend yield e come si calcola

Per misurare i dividendi pagati da una società gli investitori non devono guardare soltanto all’ammontare della cedola, ma anche, e soprattutto, calcolarne il rendimento, espresso dal dividend yield: un valore percentuale che si ottiene dal rapporto tra il dividendo unitario pagato da una determinata azione e il prezzo di mercato dell’azione stessa.

La formula per il calcolo del dividend yield è quindi la seguente:

(Dividendo Annuale per Azione / Prezzo Attuale dell’Azione) × 100

Questo parametro, così come tutti i principali multipli, viene utilizzato soprattutto nell’analisi comparativa allo scopo di confrontare il posizionamento di un’impresa rispetto ad altre. Più è elevato il dividend yield, migliore è il giudizio sulla capacità dell’azienda di remunerare il capitale investito, offrendo un ritorno interessante ai propri azionisti.

Tuttavia, bisogna tenere presente che questo indicatore rappresenta una misura statica di rendimento e non prende in considerazione il rischio d’impresa.

Ftse Mib, la classifica dei dividend yield

Molte società a Piazza Affari si distinguono per gli elevati rendimenti da dividendo. Nella tabella sottostanti i titoli del Ftse Mib vengono ordinati in maniera decrescente sulla base del dividend yield, calcolato come rapporto fra il dividendo del 2025 (a valere sugli utili del 2024) e il prezzo attuale. Il prossimo dividendo stimato e il corrispondente dividend yield stimato fanno riferimento al 2026 (a valere sull’esercizio 2025).

Nella parte alta della classifica ci sono ancora diverse banche: Mps (12,4%) e Banco Bpm (10,5%) guidano la graduatoria, ma anche Bper (8,7%), Intesa Sanpaolo (7,5%) e Banca Popolare di Sondrio (7,5%) offrono rendimenti interessanti. Tra le migliori Saipem (8,7%), che torna quest’anno a remunerare i propri azionisti, Stellantis (8,5%) ed Eni (7,9%). Primo dividendo di sempre per Nexi, mentre Tim prevede il ritorno alla cedola nel 2026.

Titolo Ultimo prezzo (€) Dividendo per azione (€) Dividend yield Prossimo dividendo stimato (€) Variazione stimata Dividendo a/a Dividend yield stimato
Banca MPS 6,94 0,8600 12,4% 0,8250 -4,1% 11,9%
Banco BPM 9,53 1,0000 10,5% 0,9070 -9,3% 9,5%
Saipem 1,95 0,1700 8,7% 0,1420 -16,5% 7,3%
BPER Banca 6,91 0,6000 8,7% 0,7240 20,7% 10,5%
Stellantis 8,03 0,6800 8,5% 0,5700 -16,2% 7,1%
Eni 12,66 1,0000 7,9% 1,0460 4,6% 8,3%
Banca Mediolanum 12,87 1,0000 7,8% 0,7880 -21,2% 6,1%
Azimut 23,38 1,7500 7,5% 1,6110 -7,9% 6,9%
Bca Pop Sondrio 10,72 0,8000 7,5% 0,9300 16,3% 8,7%
Intesa Sanpaolo 4,58 0,3410 7,5% 0,3680 7,9% 8,0%
Mediobanca (**) 16,61 1,0700 6,4% 1,1300 5,6% 6,8%
Enel 7,48 0,4700 6,3% 0,4780 1,7% 6,4%
Poste italiane 17,39 1,0800 6,2% 1,1490 6,4% 6,6%
Snam 4,95 0,2905 5,9% 0,3000 3,3% 6,1%
Italgas 7,05 0,4060 5,8% 0,4190 3,2% 5,9%
Unipol Gruppo 14,97 0,8500 5,7% 0,9440 11,1% 6,3%
Tenaris (*) 14,76 0,8300 5,6% 0,8050 -3,0% 5,5%
Inwit 10,28 0,5200 5,1% 0,5760 10,8% 5,6%
UniCredit 49,64 2,4025 4,8% 3,0590 27,3% 6,2%
Nexi 5,18 0,2500 4,8% 0,1960 -21,6% 3,8%
A2A 2,15 0,1000 4,7% 0,1000 0,0% 4,7%
Terna 8,51 0,3962 4,7% 0,3870 -2,3% 4,5%
Generali Assicurazioni 31,60 1,4300 4,5% 1,5580 9,0% 4,9%
FinecoBank 17,34 0,6900 4,0% 0,7550 9,4% 4,4%
Hera 4,05 0,1500 3,7% 0,1600 6,7% 4,0%
Recordati 49,52 1,2700 2,6% 1,4790 16,5% 3,0%
Iveco Group 13,28 0,3300 2,5% 0,4380 32,7% 3,3%
Moncler 54,12 1,3000 2,4% 1,2400 -4,6% 2,3%
STMicroelectronics (*) 20,46 0,3600 1,8% 0,3450 -4,2% 1,7%
Prysmian 45,92 0,8000 1,7% 0,8930 11,6% 1,9%
Amplifon 17,11 0,2900 1,7% 0,3310 14,1% 1,9%
Buzzi 44,86 0,7000 1,6% 0,7890 12,7% 1,8%
Diasorin 99,36 1,2000 1,2% 1,2690 5,8% 1,3%
Leonardo 43,92 0,5200 1,2% 0,5200 0,0% 1,2%
Interpump Group 28,98 0,3300 1,1% 0,3370 2,1% 1,2%
Campari 5,77 0,0650 1,1% 0,0690 6,2% 1,2%
Brunello Cucinelli 98,22 0,9400 1,0% 1,0580 12,6% 1,1%
Ferrari 398,50 2,9860 0,7% 3,0330 1,6% 0,8%
Telecom Italia 0,34 0,0090 2,7%

(*) Dividendo in dollari

(**) Il dividendo è riferito all’esercizio chiuso il 30 giugno

Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 24 aprile 2025