Notizie Notizie Italia UniCredit: Orcel anche su Generali. Verso un “febbraio caldo” a Piazza Affari tra risiko e trimestrali

UniCredit: Orcel anche su Generali. Verso un “febbraio caldo” a Piazza Affari tra risiko e trimestrali

2 Febbraio 2025 00:30

UniCredit nuovamente in campo. Dopo avere aperto il fronte tedesco con Commerzbank lo scorso settembre e quello italiano Banco Bpm sul finire del 2024, ora la banca guida da Andrea Orcel guarda a Trieste. UniCredit “è in manovra per una posizione attorno al 4-5 per cento nel capitale del colosso assicurativo da 48 miliardi di capitalizzazione“. Questa la ricostruzione pubblicata nella serata del 1° febbraio da “Il Sole 24 Ore” nella sua versione online nell’articolo dal titolo “UniCredit muove su Generali: in manovra per una quota del 4-5%”.

Una mossa a sorpresa che “risponderebbe a una logica opportunistica”

Una mossa a sorpresa, quella di UniCredit, che risponderebbe anzitutto a una logica opportunistica. La ratio dell’operazione sarebbe anzitutto da ricondurre a motivazioni finanziarie, dato l’appeal speculativo del Leone: il titolo della compagnia ha appena sfondato la quota dei 30 euro, toccando i massimi dal 2007, complice anche lo scontro per il controllo tra i soci in campo“, si legge nell’articolo del quotidiano finanziario. Nessun commento al momento da parte di Unicredit che rimane concentrata su Banco Bpm, stando a quanto si legge dalle agenzie stampa.

Un rumors che arriva al termine di una settimana intensa per il mondo bancario e finanziario italiano. È da poco calato il sipario sul nuovo piano industriale di Generali, presentato lo scorso 30 gennaio a Venezia, quando arriva un’indiscrezione che ridesta nuovamente tutti, portando nuovi sviluppi nella già ricca trama del “risiko bancario italiano”. Soprattutto, la nuova partita del gruppo di Piazza Gae Aulenti piomba sui mercati che stanno ancora “analizzando sviluppi e prospettive” del recente assalto di Mps a Mediobanca. Un’operazione in cui molti operatori vedono nel controllo di Generali (di cui Mediobanca controlla il 13% circa) “il vero oggetto del desiderio”.

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E tenendo presente il forte interesse su Generali, c’è chi invita a leggere anche su un altro piano la mossa di Orcel. Ovvero la sfida che si preannuncia in vista dell’assemblea di Generali del prossimo 8 maggio, quando verrà nominato il nuovo Consiglio di amministrazione del Leone di Trieste.

Proprio in vista di quella data le potenziali mosse di Andrea Orcel potrebbero rappresentare l’ago della bilancia nella partita per la governance di Generali. Da una parte c’è, infatti, Mediobanca, dall’altra Caltagitone-Delfin (holding della famiglia del Vecchio) che nelle mani hanno circa il 20% del capitale del gruppo assicurativo.

Ricordiamo che tra i maggiori azionisti di Generali, come indicato sul sito del Leone di Trieste, c’è Mediobanca (13,10%), seguito dal 9,93% del gruppo Del Vecchio e dal 6,92% del gruppo Caltagirone.

Sul tema del rinnovo del board Generali si è espressa ufficialmente lo scorso 29 gennaio al termine del cda che ha approvato il nuovo piano. Il gruppo guidato da Donnet ha annunciato che “nell’ambito della definizione del parere di orientamento agli azionisti che sarà pubblicato nei prossimi giorni, il Consiglio di Amministrazione (cda) ha deciso di “non procedere alla presentazione di una lista per il rinnovo dell’organo di gestione della compagnia”.

Bisogna poi ricordare che Generali ha aperto il 2025 con l‘annuncio dell’accordo con Natixis nel mondo del risparmio gestito. Le due società hanno firmato un accordo preliminare (un memorandum d’intesa non vincolante) per combinare le loro unità di investimento e creare il maggiore asset manager in Europa per ricavi, il secondo per patrimonio in gestione e uno dei principali operatori a livello mondiale.

Banche protagoniste della stagione degli utili

E mentre il risiko bancario tiene banco, la prossima settimana le principali banche saranno protagoniste della stagione degli utili a Piazza Affari. Ad aprire le danze ufficialmente Intesa Sanpaolo che annuncerà il prossimo 4 febbraio i risultati del quarto trimestre e dell’intero 2024. Il giorno successivo è invece previsto il Consiglio di amministrazione di Mps che si riunirà per dare via libera ai conti di fine 2024. In calendario anche le trimestrali di Banca Popolare di Sondrio e Bper Banca (entrambe il 6 febbraio).

Si guarderà con attenzione ai conti di Mps ma soprattutto alla conference call prevista con la comunità finanziaria alla ricerca di spunti e indicazioni sull’operazione con Mediobanca. Quest’ultima, ricordiano, ha rigettato l’Ops della banca senese “non concordata” e definita  “fortemente distruttiva di valore”.