Notizie Notizie Italia Intesa Sanpaolo pronta a sfornare utili 2024 record e super dividendo. Titolo ai top dal 2008

Intesa Sanpaolo pronta a sfornare utili 2024 record e super dividendo. Titolo ai top dal 2008

15 Gennaio 2025 11:27

Questa settimana parte la nuova earning season oltreoceano con le big bancarie protagoniste. Per conoscere i conti delle banche di Piazza Affari bisognerà invece attendere ancora un po’. Intesa Sanpaolo sarà la prima banca a svelare i numeri dell’intero 2024 il prossimo 4 febbraio.

Intesa Sanpaolo si prepara a svelate i conti 2024

La più grande banca italiana, sotto i riflettori oggi anche per il suo primo piccolo investimento in Bitcoin, ha inaugurato il nuovo anno fregiandosi del primato di maggiore banca dell’area euro per valore di mercato.
I numeri di Intesa Sanpaolo relativi al quarto trimestre e all’intero 2024 arriveranno come detto il 4 febbraio, come di consueto verso le ore 13 e seguiti dalla conference call del ceo Carlo Messina. Il 7 febbraio sono attesi invece i conti di Banco Bpm, Bper e Banca Mps, mentre per Unicredit bisognerà attendere un po’ di più (cda il 10/2, pubblicazione conti l’11 febbraio).

Tutto lascia intendere che il 2024 si sia chiuso per Intesa con profitti record considerando che nei primi 9 mesi dell’anno aveva già raggiunto i 7,2 miliardi di euro di utile netto, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente.

La preview di Akros

Gli analisti di Banca Akros hanno diffuso ieri la preview sui conti di Intesa e si aspettano un utile netto in crescita dell’11% a 8,55 miliardi, sostanzialmente in linea con la guidance di Intesa che è di 8,5 mld. Considerando la policy sui dividendi (payout al 70%), l’ammontare della cedola dovrebbe essere di 0,33 euro per azione (0,17 euro già staccati a novembre con acconto) per un tale di 5,9 mld stanziati per remunerare i soci.

I ricavi 2024 sono visti in crescita del 6,5% a 26,8 miliardi guidati dalla crescita del 6,4% margine di interesse a 15,6 miliardi, nonché commissioni nette stimate in aumento dell’8,3% a 9,3 miliardi di euro grazie a flussi netti AM positivi e alla performance dei mercati finanziari. Le entrate assicurative sono previste in aumento del 3% a 1,7 miliardi di euro, mentre quelle da negoziazione a soli 245 milioni data la prudente gestione del portafoglio titoli. I costi operativi sono previsti in aumento dell’1% a 11,5 miliardi, l’utile operativo lordo a 15,3 miliardi (+11%) con rapporto C/I del 42,8% rispetto al 45,1% dell’anno precedente.

Attesa anche una solida situazione patrimoniale con un CET1 ratio stabile su base trimestrale al 13,9%.

Il 2025 sarà banco di prova più duro

Proiettando lo sguardo a quello che potrà essere il 2025, indubbiamente l’ambiente si presenterà meno favorevole per le banche con tassi attesi in ulteriore discesa. Quest’anno l’effetto tassi sui margini d’interesse è destinato a farsi sentire maggiormente. La Bce da giugno a dicembre ha già tagliato quattro volte il costo del denaro portandolo dal picco del 4% al 3% attuale e ad oggi in mercato si attende un’altra sforbiciata di 25 punti base a fine mese a cui dovrebbero fare seguito altre mosse nella stessa direzione nel corso dell’anno con tassi attesi scendere in area 2%.

Minori tassi che rischiano di pesare, come detto, sul margine d’interesse. Per quest’anno la banca guidata da Carlo Messina ha alzato l’asticella a 9 miliardi per quanto concerne l’utile netto.
Il vero test per Intesa sarà la sua capacità di convertire i depositi in asset in gestione in modo da compensare un NII più debole. “Per il 2025-26, prevediamo che il gruppo confermi la guidance per un utile netto di circa 9 miliardi di euro all’anno, sulla base di una strategia di crescita completamente organica, senza appetito per M&A”, spiega Akros.

Titolo ai top dal 2008, tra analisti netta prevalenza dei buy

Su Intesa a prevalere sono i giudizi positivi positivi con 20 “buy”, 5 “neutral” e un  solo “sell”. Il prezzo obiettivo medio ammonta  a 4,57 euro, ossia un potenziale upside di oltre il 13% rispetto ai prezzi attuali. Tra gli analisti i più positivi sono quelli di JP Morgan con obiettivo tondo a 5 euro, il 23% sopra i livelli odierni.
Il titolo Intesa in queste prime settimane del nuovo anno è già salito del 4,7% accelerando sopra 4 euro, sui nuovi massimi dal 2008. Negli ultimi 12 mesi il titolo Intesa Sanpaolo è balzato in avanti del 48% e presenta una capitalizzazione di 72 miliardi.