Notizie Notizie Italia TIM presenta il nuovo cda più snello, Labriola resta al timone. Vivendi si astiene, titolo in rally a Piazza Affari

TIM presenta il nuovo cda più snello, Labriola resta al timone. Vivendi si astiene, titolo in rally a Piazza Affari

23 Aprile 2024 15:14

Piazza Affari guarda con favore alla conferma di Pietro Labriola al timone di TIM, con il titolo che continua a correre a Piazza Affari, con uno scatto superiore al 3,5%.

La società telefonica ha annunciato con una nota appena pubblicata che l’assemblea ordinaria degli Azionisti che si è riunita oggi, con la partecipazione di circa il 50,77% del capitale ordinario del gruppo, ha dato l’ok ai conti del 2023, rinnovando il cda e il collegio sindacale.

Durante la mattinata, Telecom Italia è scattata subito del 4%, portandosi in cima al Ftse Mib, con i trader che hanno scommesso sulla vittoria della lista presentata dal cda uscente, e dunque del ceo Labriola, vista la notizia relativa all’astensione del maggiore azionista, ovvero dei francesi di Vivendi.

E così, infatti, è stato. Pietro Labriola resta al timone del gruppo italiano.

TIM: da assemblea ok lista cda uscente, Figari presidente, Labriola ceo

Oggi l’assemblea degli azionisti di TIM ha dato la sua approvazione al bilancio al 31 dicembre 2023, che si è chiuso con una perdita netta pari a 995 milioni di euro, coperta mediante integrale utilizzo della Riserva da sovrapprezzo azioni e prelievo dalla Riserva legale (con oltre il 52% di voti favorevoli). E’ quanto emerge dalla nota pubblicata dalla compagnia di tlc .

Oltre ad approvare i conti, l’assemblea ha rinnovato il cda e il collegio sindacale, confermando Pietro Labriola AD della società.

L’assemblea ha nominato un Consiglio di Amministrazione di 9 componenti per il triennio 2024-2026 (fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026), dando l’ok alla lista presentata dal cda uscente.

Il nuovo cda sarà più snello, dopo che l’assemblea degli azionisti ha votato a favore della riduzione del numero degli esponenti dai 15 attuali a 9 membri:

di questi, sei sono i nomi contenuti nella lista del management, due rappresentano il fondo Merlyn e uno il fondo attivista Bluebell.

Per la precisione: il nuovo CDA sarà formato dai sei amministratori proposti dalla lista di maggioranza, che ha ottenuto circa il 48,97% dei voti, con Alberta Figari che ricoprirà la carica di presidente di TIM e Pietro Labriola, confermato amministratore Delegato.

Gli altri amministratori che rappresenteranno la lista del cda uscente, nel cda attuale, saranno Giovanni Gorno Tempini, Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi, Domitilla Benigni.

Saranno dunque in tutto sei gli amministratori che rappresenteranno la lista del cda uscente, che ha ottenuto la maggiorenza dei voti degli azionisti.

Gli amministratori che rappresentano il fondo Merlyn e l’azionista Bluebell

Altri due amministratori del nuovo cda sono stati tratti dalla lista depositata da Merlyn Partners SCSp, che ha ottenuto il 2,38% dei voti:

si tratta di Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, che entrano a far parte del board.

Infine, dalla lista dell’azionista Bluebell Capital Partners Limited, nella qualità di gestore del fondo Bluebell Equity Master Fund ICAV – che ha ottenuto l’1,01% dei voti -, è stato tratto il nome di Paola Giannotti De Ponti.

Per quanto riguarda il collegio sindacale, TIM ha annunciato che la lista presentata da Vivendi S.E. ha ottenuto il 75,39% dei voti e si è dunque qualificata come lista di maggioranza, mentre la lista presentata da un gruppo di gestori di fondi e SICAV ha ottenuto oltre il 17,63% dei voti.

Il candidato indicato per primo tra i Sindaci effettivi della lista di minoranza, Francesco Fallacara, è stato nominato, ai sensi di legge e di Statuto, Presidente dell’organo di controllo.

Il Collegio Sindacale risulta così composto dal presidente Francesco Fallacara e dai sindaci Anna Doro, Massimo Gambini, Francesco Schiavone Panni, Mara Vanzetta.

I sindaci supplenti sono Massimiliano Di Maria, Laura Fiordelisi, Paolo Prandi, Carlotta Veneziani.

Bocciate politica remunerazione e modifiche Stock Options

L’assemblea dei soci non ha dato invece il suo voto alla politica sulla remunerazione e sui compensi corrisposti.

Per la precisione, il punto 2.1 dell’Ordine del Giorno ha ottenuto il 41,98% dei voti favorevoli, il 7,84% dei voti contrari, ma non è passato in quaunto gli astenuti hanno rappresentato il 50,08%.

Il punto 2.2 dell’ordine del Giorno ha ottenuto il 42,35% dei voti favorevoli, il 7,45% dei voti contrari e il 50,09% degli astenuti.

A incidere sull’ennesima bocciatura della politica di remunerazione è stata l’astensione del principale azionista di TIM, ovvero Vivendi, che controlla il 24% circa dei voti.

Sempre complice l’astensione dei francesi di Vivendi, l’assemblea non ha approvato le modifiche al Piano di Stock Options 2022-2024 proposte dal Consiglio di Amministrazione uscente (con il 45,97% dei voti favorevoli, il 3,72% di voti contrari e il 50,21% di astenuti).

TIM: il commento di Labriola che promette dividendi ai soci

Al termine dell’assembla degli azionisti, il ceo riconfermato Pietro Labriola ha indicato l’impegno, profuso tra l’altro già negli ultimi due anni, a lavorare con “maggior determinazione, a vantaggio di tutti i soci che con grande senso di responsabilità direttamente o indirettamente hanno permesso di garantire la continuità”.

Labriola ha ribadito che “nei prossimi tre anni lavoreremo per garantire una crescita duratura del gruppo nell’interesse di tutti gli stakeholder e con l’obiettivo di valorizzarne i punti di forza”.

Il ceo è andato avanti, rimarcando l’impegno a remunerare gli azionisti nell’arco del piano industriale.

“Presteremo quindi grande attenzione all’efficienza nei costi e soprattutto al ritorno alla generazione di valore sul mercato italiano. Con questi cardini puntiamo a tornare possibilmente in arco di piano a remunerare gli azionisti, che con l’assemblea di oggi ci hanno dato la fiducia ad andare avanti”.

Faro sul titolo TIM, che oggi si conferma tra i titoli migliori del Ftse Mib.

Il 2024 non è partito all’insegna degli acquisti per le azioni Telecom Italia. Tutt’altro, se si considera che la performance YTD, ovvero da inizio anno, è pari a un calo superiore a -21%.

Storico in particolare il capitombolo che il titolo ha sofferto nello stesso giorno in cui il ceo Pietro Labriola ha presentato il nuovo piano “Free to Run”, che non ha convinto gli operatori di mercato soprattutto a causa delle stime sui livelli di debito del gruppo.

Nei giorni successivi al crollo, un articolo del Financial Times ha rivelato anche la grande scommessa short da €1 miliardo lanciata contro TIM.

Nell’ultimo periodo la rimonta delle azioni è stata comunque netta, se si considera che, nell’ultima settimana, il recupero delle quotazioni è stato superiore a +4%, e di quasi +8% nell’ultimo mese di contrattazioni. Il titolo rimane in calo del 12,6% su base annua e in perdita di oltre il 47% negli ultimi tre anni.

Al ceo Labriola il compito di affosssare i dubbi che si sono ripresentati sulla strategia del gruppo, che tra qualche mese diventerà ufficialmente orfano della rete fissa, visto che il closing dell’operazione di cessione di NetCo al fondo KKR dovrebbe avvenire entro la fine del 2024.

Nella rete fissa in cui entrerà, così come da accordi, anche lo Stato italiano, attraverso il Mef, ovvero il ministero dell’Economia e delle Finanze.

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