Notizie Notizie Mondo Big Tech USA Tesla, rally titolo non incanta Bill Gross: ‘come meme stock GameStop & Co.’

Tesla, rally titolo non incanta Bill Gross: ‘come meme stock GameStop & Co.’

10 Luglio 2024 16:19

Il titolo Tesla? Per Bill Gross, co-fondatore di Pacific Investment Management Co. (PIMCO) sta diventando sempre di più una meme stock.

E’ quanto ha scritto lo stesso ex direttore degli investimenti del colosso, pubblicando un post su X.

Di fatto le azioni Tesla, si legge nel post, si stanno muovendo come se fossero “una meme stock”: praticamente, come se fossero azioni di GameStop, o azioni di tutte quelle società che fecero la storia di Wall Street agli inizi del 2021, quando vennero inondate dai buy scatenati degli investitori retail, impegnati in una vera e propria crociata contro il mondo degli hedge fund.

Rally Tesla: titolo in rally da minimo 2024 di oltre l’80%

Il recupero del titolo Tesla è innegabile:

le azioni sono schizzate di oltre l’80% dal minimo del 2024 testato nel mese di aprile, stando a quanto emerge dai dati di Bloomberg, che ha annunciato anche che i titoli sono tornati a essere la più grande scommessa del fondo ARK Innovation ETF (ticker ARKK), pur considerando gli smobilizzi che Cathie Wood ha lanciato nelle ultime settimane per ridurre la propria esposizione.

Va ricordato che Cathie Wood è nota per essere stata più volte bullish sul titolo Tesla.

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Gross: una nuova meme stock un giorno si e uno no con Pump and Dump

Dal canto suo, Bill Gross non ha mostrato neanche uno stupore particolare per gli acquisti che, negli ultimi 10 giorni circa, hanno preso d’assalto le azioni della Big Tech Usa fondata e gestita da Elon Musk.

Ormai, ha scritto infatti nel post, “sembra esserci una nuova meme stock un giorno sì e uno no. La maggior parte è in stile Pump and Dump“, ha precisato l’investitore di fama mondiale, riferendosi a quel modo di fare trading con cui si procede alla vendita di un asset finanziario dopo averne gonfiato il prezzo in modo artificiale.

Il commento dell’investitore di Bill Gross è arrivato dopo la corsa strabiliante messa a segno dal titolo TSLA, reduce da una fiammata che è durata per ben 10 sessioni e che ha consentito alle quotazioni di scattare del 43,6% dal 24 giugno scorso, azzerando così le perdite riportate su base YTD (da inizio 2024), che avevano reso le azioni le peggiori di quelle che compongono il club dei Magnifici 7 (oltre Tesla, Amazon, Apple, Alphabet, Microsoft, Meta Platforms, Nvidia).

Il rally, ricorda l’articolo della CNBC, è partito dopo che il gigante delle auto elettriche ha annunciato i numeri sulla produzione e sulle consegne dei veicoli relativi al secondo trimestre.

Quei numeri hanno battuto le attese degli analisti, dando il via agli acquisti sulle azioni.

Ma secondo Gross, 80 anni, la febbre per il titolo TSLA è un fenomeno che prescinde dai fondamentali. Tanto che il paragone con “la vecchia favorita” dagli investitori GameStop non è mancato, così come non è mancata neanche l’associazione, da parte del guru della finanza, con i titoli Chewy e Zapp.

In particolare Chewy, va ricordato, ha assistito a un rally del 34% agli inizi di luglio (per poi annullare i corposi guadagni) in una sola sessione, per effetto del trader responsabile sia della ‘vecchia’ mania per GameStop del 2021, che di quella più recente, che ha fatto tornare le azioni GME sotto i riflettori:

il trader Roaring Kitty, che ha fatto schizzare anche le azioni del retailer che offre prodotti e servizi per animali domestici.

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Ma anche Bill Gross si è dilettato con le meme stock

Detto questo, Bill Gross ha rivelato di aver fatto trading anche lui, in passato, esattamente nel 2022, sulle opzioni di GameStop e AMC, con il chiaro obiettivo di incassare facili guadagni con titoli che ha definito “biglietti della lotteria”.

Tornando a Tesla, l’entusiasmo recente manifestato dai trader ha permesso al titolo di azzerare le perdite sofferte dall’inizio dell’anno e di riportare un guadagno YTD del 6% circa.

La sottoperformance delle azioni rispetto a Wall Street rimane però notevole, se si considera che YTD l’indice benchmark S&P 500 ha segnato uno scatto pari a +17%.

Le quotazioni Tesla oggi fanno dietrofront, dopo i buy della vigilia, che hanno visto il titolo chiudere la sessione in rialzo del 3,71%, a quota $262,33.

Vendita Tesla: sotto quota 50% in Usa per la prima volta nella storia

A proposito di fondamentali, ieri il New York Times ha riportato la pessima notizia arrivata per Tesla da un rapporto stilato dalla società di ricerca Cox Automotive.

Dal rapporto è emerso che, nel secondo trimestre di quest’anno, le vendite di auto elettriche Tesla hanno inciso per il 49,7% sul totale, in calo rispetto al 59,3% dello stesso periodo dello scorso anno, e al di sotto del 50% per la prima volta in assoluto, scontando la competizione di altri grandi nomi del settore auto, ovvero di General Motors, Ford Motor, Hyundai e Kia.

Occhio intanto al commento rilasciato a Yahoo Finance di Dan Levy, analista senior della divisione di ricerca sull’azionario di Barclays che, affrontando il caso Tesla, ha sottolineato che “esiste tuttora il rischio di ulteriori tagli dei prezzi”, aggiungendo che stanno emergendo “ulteriori interrogativi sui fondamentali”, in un contesto in cui “stiamo facendo ancora fronte all’inverno della domanda di auto elettriche”.

Levy ha riferito che il rating di Barclays su TSLA è “Equal Weight”, a fronte di un target price di $180, che implica un calo di quasi il 30% rispetto ai livelli attuali.