A Wall Street dominano i “Fab Four”, la nuova veste dei Magnifici 7. Tesla tra i titoli in panne
Si è concluso da poco il primo trimestre del 2024 per i listini azionari, che hanno registrato performance molto significative con nuovi record negli Usa e in Europa. Il principale indice di Wall Street, l’S&P 500, ha aggiornato i massimi storici per ventidue volte nel corso del 2024 chiudendo il trimestre con un più che dignitoso +10%, non distante dalla performance dell’Euro Stoxx 50 (+9,7%). E i Magnifici 7 come sono andati? Di fatto solo quattro titoli, con il nuovo appellativo “Fab Four” citato dal WSJ, hanno contribuito alla metà dei guadagni dello S&P 500 nei primi tre mesi dell’anno. Vediamo insieme chi sono i tre titoli in difficoltà.
Tesla è il worst of dei Magnifici 7 con -33% ytd
Il peggior titolo dei Magnifici 7 in questo 2024 è senza dubbio Tesla. Il colosso dell’auto elettrica senza infatti un ribasso di quasi il -33% da inizio anno (ytd). Dal massimo relativo toccato a fine dicembre 2023, Tesla sta attraversando una fase ribassista, confermata dalla trendline discendente (linea azzurra), che ha accelerato ulteriormente con l’ampio gap down che si è formato tra le sedute del 24 e 25 gennaio di quest’anno, quando Tesla ha annunciato utili e ricavi deludenti nel quarto trimestre 2023 e prevede nuovi rallentamenti: “nel 2024 il tasso di crescita in volumi potrebbe essere notevolmente inferiore a quello del 2023”.
Fallito per diverse volte a fine febbraio il tentativo di colmare il suddetto gap (il titolo si è fermato di fronte alla resistenza statica a 205 dollari), i corsi sono piombati oggi su un nuovo minimo annuo a 160,5 dollari, un livello di prezzo che non si vedeva da maggio del 2023, oltre il precedente bottom del 5 febbraio a 175 dollari. A confermare la debolezza, il posizionamento di Tesla sotto le principali medie mobili a 50 periodi (linea gialla) e a 200 giorni (linea arancione).
Ieri il titolo ha perso quasi il 5%, avvicinandosi al supporto a 162,3 dollari, dopo l’annuncio delle consegne sotto le attese nel primo trimestre del 2024. La casa produttrice di auto elettriche ha consegnato 386.810 unità nel periodo gennaio-marzo 2024 sotto i 457.000 stimati dagli analisti. Nello stesso periodo la casa automobilistica ha annunciato una produzione pari a 433.371 unità.
Apple sotto pressione nel 2024 con -12% ytd
C’è anche un altro titolo che segna una performance negativa a doppia cifra da inizio 2024. Apple perde infatti circa il 12% ytd e ha riportato la performance peggiore nei confronti dell’S&P 500 dal 2013, come ha fatto notare un tweet di Bespoke Investment Group, relativo allo spread tra Apple e lo S&P 500 in 200 giorni. Mai dall’ottobre del 2013 il differenziale è stato così ampio. Bespoke ha commentato il trend del titolo, sottolineando che il mercato potrebbe continuare a segnare un rally anche senza Apple, sebbene tale scenario sia di norma raro.
Apple si è trovata più volte in difficoltà in questa prima parte del 2024. La società di Cupertino, già alle prese con grattacapi strettamente legati al business, ha dovuto anche fare i conti con una serie di vicende legali che stanno contribuendo a frenare il titolo. L’ultima in ordine di tempo è la causa intentata dagli Stati Uniti contro il monopolio degli iPhone.
Come si può notare dal grafico e dalla trendline discendente di breve periodo (linea azzurra), il titolo si trova in una fase ribassista dal 24 gennaio di quest’anno ed è culminata proprio ieri con la rottura del supporto statico a 169 dollari. Apple ha infatti toccato un nuovo minimo annuo a 168,3 dollari e sui livelli di prezzo che non si vedevano da ottobre 2023. Come per Tesla, la debolezza di Apple è confermato dal posizionamento del titolo sotto le principali medie mobili a 50 periodi (linea gialla) e a 200 giorni (linea arancione).
Alphabet in fase di recupero con +10% ytd
Le azioni di un altro membro dei Magnifici 7, Alphabet (la holding che controlla Google), hanno vacillato per gran parte di questa prima parte del 2024 per poi risalire a partire dagli inizi del mese scorso. Più precisamente, il titolo ha impostato un rimbalzo dal 5 marzo che ha trovato forza con il superamento il 7 marzo della media mobile a 200 periodi (linea arancione) e poi il 13 marzo con il break della trendline ribassista di breve periodo (linea azzurra tratteggiata).
Un ulteriore strappo al rialzo è arrivato il 18 marzo con un’apertura in gap up dopo le indiscrezioni sul fatto che Apple sarebbe in trattative per integrare il motore AI Gemini di Google nell’iPhone. Inoltre, il 1° aprile il titolo ha toccato un nuovo record assoluto a 155,74 dollari, superando il precedente massimo storico del 29 gennaio 2024.
I Magnifici 7 si sono trasformati, per il momento, nelle fantastiche quattro con le suddette difficoltà di Apple, Tesla e Alphabet a Wall Street. Gli altri quattro grandi titoli tecnologici dei Magnifici 7 (Nvidia, Meta Platforms, Microsoft e Amazon) continuano invece la loro corsa incontrastata e si sono conquistate il titolo di “Fab Four” (il nuovo appellativo citato dal WSJ) per aver contribuito alla metà dei guadagni dello S&P 500 nella primo trimestre del 2024. In particolare, Nvidia è diventata la rock star dei mercati e ha sostituito Tesla come il titolo più popolare fra gli investitori individuali.