Notizie Notizie Mondo GameStop: effetto Roaring Kitty, la meme stock si impenna (+110%). Revival trading folle?

GameStop: effetto Roaring Kitty, la meme stock si impenna (+110%). Revival trading folle?

14 Maggio 2024 15:47

A Wall Street è riesplosa a sorpresa la febbre per GameStop, il titolo del gruppo americano rivenditore di videogiochi numero uno al mondo, che gli investitori ricordano soprattutto per essere stato protagonista, nel 2021, della grande crociata lanciata dagli investitori retail contro il mondo degli hedge fund; una crociata che è poi finita anche nelle aule dei tribunali e che ha visto salire sul banco degli imputati anche lui: il trader grande artefice della sbornia delle meme stocks, noto come Roaring Kitty,  che aveva sobillato secondo l’accusa più volte, agli inizi del 2021, gli animi dei piccoli investitori, portandoli a dichiarare guerra al mondo dei fondi speculativi.

Dopo la fiammata della vigilia il titolo GameStop continua a correre:

forti di un rally di circa +110% in premercato a Wall Street, le azioni GME schizzano di oltre il 62% a $49,58.

Roaring Kitty torna su X. E la meme stock GameStop schizza fino a +110%

Proprio il ritorno sui social di Roaring Kitty, l’influencer venerato dai trader amatoriali, ha riacceso ieri a Wall Street l’euforia per GameStop e per un altro titolo considerato meme stock: AMC Entertainment.

La raffica di buy che si è riversata sulle azioni ha portato diversi trader e investitori a porsi il seguente interrogativo: esistono oggi i presupposti perché a tornare sia anche la grande febbre esplosa agli inizi del 2021?

Tutto è partito dal post che Roaring Kitty ha pubblicato sui social: è questa almeno l’interpretazione che diversi esperti del mondo della finanza hanno dato al boom apparentemente ingiustificato di buy su GameStop che, nei massimi intraday della sessione, è schizzato anche del 110%.

Per la prima volta dal 18 giugno del 2021 Roaring Kitty è ricomparso per la precisione su X ex Twitter, come ha fatto notare l’investitore americano Collin Rugg:

alla domanda dell’utente @productions86: “il titolo è salito del 70% soltanto perchè è riapparso su X??”, @CollingRugg ha dato una risposta affermativa:

“Molto probabilmente. GME è in rialzo del 70% nell’ultimo mese, e oggi è salita di un altro 70%. GME ha chiuso la sessione di venerdì scorso a $17,50 circa, e ora oscilla attorno a $30. Il post (di Roaring Kitty) è della notte scorsa).

Pronta la replica dell’utente: “Incredibile. Ha un impatto sul titolo più di quanto ne abbia Musk su Tesla”.

Dal canto suo, Roaring Kitty nelle ultime ore si è dato piuttosto da fare, dopo aver pubblicato in data 13 maggio (ieri) il post che ha scatenato i buy su GameStop.

Il post ritrae in teoria un videogamer che si sporge in avanti, come se volesse indicare – questa è l’interpretazione – di voler prendere il gioco sul serio.

Pubblicato su X ex Twitter, fa notare un articolo della CNBC, il post – il primo pubblicato da Roaring Kitty (vero nome Keith Gill) dall’ultimo del 19 giugno 2021 – è bastato per scatenare l’euforia, di nuovo, su GameStop, con le azioni che sono tornate a essere l’oggetto del desiderio di diversi trader.

Il messaggio dell’influencer ha raccolto 63.000 like in 13 ore; alle azioni di GameStop le cose sono andate decisamente meglio, visto che l’effetto è stato immediato: in meno di un’ora, fa notare l’agenzia di stampa Bloomberg, la capitalizzazione del gruppo è balzata di 6 miliardi di dollari.

Ad accendersi anche i buy sull’altra meme stock AMC Entertainment, volata di oltre l’80%, mentre il titolo del forum dedicato ai trader Reddit, che tra l’altro ha fatto il suo debutto a Wall Street, è salito fino a +14%.

Per avere in un’idea di quello che è successo ieri, va sottolineato inoltre che, nel mondo delle criptovalute, il token Roaring Kitty si è infiammato di oltre +4000%.

Febbre meme stock? Come le eclissi solari

Detto questo, secondo gli esperti la sbornia di buy delle ultime ore si confermerà soltanto una parentesi, così come eventuali raffiche di acquisti che faranno probabilmente ritorno in futuro sulle meme stock.

In particolare secondo Peter Atwater, direttore generale di Financial Insyghts, questi movimenti scatenati sono “come le eclissi solari: accadono e poi vanno via per un periodo lungo di tempo, per poi ripresentarsi, mostrando sempre sentiment estremi”.

Nessuna febbre in stile 2021 secondo la stessa Bloomberg, che cita alcuni numeri relativi ai contratti di opzione.

E’ vero che i volumi di questi contratti sono saliti nelle ultime settimane: ma le cifre non sono niente rispetto ai livelli visti tre anni fa.

E’ stato segnalato che, nella sessione di ieri, lunedì 13 maggio, giorno in cui è tornata la mania sui titoli GameStop e AMC Entertainment, sono stati 700.000 circa i contratti passati di mano, più di quattro volte la media dell’ultimo mese, con le opzioni call che hanno fatto la parte del leone, con contratti di un valore compreso tra $30 e $34.

Tuttavia, durante il picco della mania delle meme stock in una singola sessione erano stati scambiati milioni di contratti, tanto che nel corso di quella che fu la seduta caratterizzata dal boom di scambi più forte, ovvero quella del 22 gennaio, furono ben 8,5 milioni i contratti scambiati tra i trader.

Altra differenza: alla base dei trading folli del 2021 ci fu il fatto che la maggior parte dei trader retail non aveva già in portafoglio GameStop.

L’effetto fu che nel gennaio di quell’anno GameStop fu il titolo più assediato di buy nelle varie piattaforme di trading che si rivolgevano ai piccoli investitori, con ordini di acquisti che superavano ampiamente gli ordini di vendita.

Ieri, invece, la situazione è stata decisamente diversa: sebbene GameStop sia stato il titolo più scambiato sulla piattaforma di Fidelity, gli ordini per vendere le azioni hanno quasi eguagliato quelli lanciati per acquistare i titoli. E questo secondo Bloomberg indica che sostenzialmente gli investitori retail hanno piuttosto venduto le azioni GameStop tra di loro, più che essere gli unici a far salire le quotazioni del titolo.

Tra l’altro, le azioni dovrebbero più che quadruplicare il valore di chiusura segnato ieri, prima di tornare a toccare il picco del 2021.

GameStop simbolo dell’armata retail contro il mondo degli hedge fund

La grande carica di Main Street contro Wall Street iniziò nel 2021 con un passaparola sui social, in particolare nelle chat rooms dei piccoli investitori, come la ben nota #wallstreetbets del forum online Reddit.

Gli investitori si incoraggiarono l’un l’altro per scatenare un’ondata storica di short squeeze su alcuni titoli, in primis su GameStop, che da un po’ erano entrati nel mirino del mondo dell’alta finanza, ergo degli hedge fund, finendo per diventare oggetto delle scommesse ribassiste di grandi nomi.

Il popolo di Reddit non ci stava: basta con lo strapotere degli squali della finanza, avevano tuonato diversi piccoli investitori, inaugurando una serie di puntate di trading folli.

Lo stare incollati davanti agli schermi per monitorare i trend di diverse azioni in tempi in cui si era ancora costretti a rimanere spesso confinati in casa, a causa dei lockdown e misure di stay at home annunciate dai governi, aveva fomentato il piano degli investitori retail, volto a far crollare come un castello di carta il mondo dei grandi speculatori.

La Sec, autorità di vigilanza della borsa Usa, perdeva la pazienza, iniziando ad affillare le armi contro un trading selvaggio che era riuscito a far volare le azioni di un’altra società di quasi +3000% nell’arco di appena due settimane e di quasi +9000% in tre mesi,  gonfiando nel frattempo non solo il titolo GameStop ma anche tante altre meme stocks.

Nel bel mezzo di una vera e propria isteria collettiva, i titoli più shortati dai seguaci di influencer del calibro di Roaring Kitty finivano per essere anche quelli migliori dell’indice S&P 500.

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Quella carrellata di trading folli finiva per sfumare nel corso dei mesi del 2021: ma le meme stocks ormai erano nate, facendo la storia di Wall Street e costringendo alcuni hedge fund a fare anche pesanti dietrofront.

E’ tuttavia vero, anche, che quegli acquisti febbrili di azioni lasciarono nei trader anche diverse cicatrici.

Bloomberg ricorda quanto avvenuto per esempio alla folla di quei trader che decisero di adottare la strategia YOLO (You live only once, vivi solo una volta).

Ebbene, dai dati raccolti nel 2022 da JPMorgan Chase risultò che i trader YOLO finirono per perdere tutti i soldi che avevano puntato sulle meme stock. Bisognerà vedere, a questo punto, se stavolta la storia sarà ascoltata.