Notizie Notizie Mondo Banche Centrali Roubini: ‘Bce e BoE alzino ancora i tassi’. Alert inflazione non rientra

Roubini: ‘Bce e BoE alzino ancora i tassi’. Alert inflazione non rientra

18 Settembre 2023 16:07

E ora sul carro dei falchi della Bce, ma anche della Bank of England, sale Nouriel Roubini, noto anche come Mr. Doom, economista, professore emerito della Stern School of Business della New York University e ceo di Roubini Macro Associates, famoso soprattutto per aver previsto lo scoppio della bolla immobiliare Usa del 2008 e la conseguente grande crisi finanziaria globale che mise KO il mondo intero.

Secondo Roubini, la Bce di Christine Lagarde e la Bank of England guidata dal governatore Andrew Bailey devono continuare ad alzare i tassi, al fine di allontanare lo spettro della stagflazione.

Roubini cita tra i fattori che rischiano di rendere ancora persistente la crescita dell’inflazione, nell’area euro e nel Regno Unito, il forte e recente recupero dei prezzi del petrolio, che sta tornando di nuovo ad alimentare, tra i vari banchieri centrali, la paura di una nuova fiammata dei prezzi.

Il motivo per cui l’economista rivolge il suo consiglio alla Bce e alla Bank of England, e non alla Federal Reserve guidata da Jerome Powell, risiede nel fatto che, in generale in Europa – spiega – l’inflazione sta salendo ancora velocemente, a fronte di una crescita del Pil che si fa sempre più zoppicante.

Roubini: Bank of England alzi tassi fino al 5,75%

I commenti di Nouriel Roubini arrivano proprio in attesa della grande carrellata di annunci sui tassi, che vedranno come mittenti la Fed, la Swiss National Bank, la Bank of England e, infine, venerdì 22 settembre, la Bank of Japan di Kazuo Ueda: quest’ultima ancora baluardo dei tassi negativi, ma ancora forse, per poco, visti alcuni annunci a sorpresa – come quello relativo al controllo della curva dei rendimenti (YCC) – che hanno provocato più di un terremoto nei mercati dei bond e del forex.

L’ultima scossa ha scatenato la sbandata dello yen.

Guardando alle altre banche centrali, se è vero che l’inflazione continua a spaventare la Fed di Jerome Powell, che annuncerà dopodomani la propria decisione sui tassi, è altrettanto vero che l’auspicio di Roubini è rivolto, nello specifico, alle banche centrali dell’area euro e del Regno Unito.

In particolare, la Bank of England “dovrebbe alzare i tassi fino al 5,75%”, ha detto Mr. Doom, in una intervista rilasciata alla televisione Bloomberg.

Al momento i tassi principali di riferimento del Regno Unito sono pari al 5,25%: per l’imminente riunione – l’annuncio è atteso per la giornata di giovedì, 21 settembre – gli economisti per ora prevedono un altro rialzo dei tassi pari a +25 punti base”, che li porterebbe al 5,5%, livello per Roubini ancora non sufficiente.

Roubini agita spettro stagflazione. Inflazione fa più paura di economia stagnante

L’economista rimarca che l’inflazione corre ancora troppo sia in Eurozona che in UK, a fronte di economie che stanno perdendo decisamente slancio:

classico caso di stagflazione, ovvero di quella situazione che si verifica quando le pressioni inflazionistiche sono elevate e, allo stesso tempo, i fondamentali delle economie arrancano. Una situazione che Roubini ritiene tuttavia che possa essere risolta, in primis, dando la precedenza al problema dell’inflazione.

Non che sia semplice farlo.

E’ un dilemma sia per la Bce che per la Bank of England – ha ammesso – Da un lato, la contrazione dell’attività economica le porterà, forse, e a questo punto, a fermarsi”.

Dall’altro lato, “se l’inflazione rimarrà molto più alta del target, esiste il rischio che le banche centrali si trovino ad alzare poi molto di più“.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece – ha continuato Roubini – qui l’economia versa in condizioni di salute decisamente più floride, come dimostrano le “buone notizie” che hanno spazzato via lo scenario di un “hard landing”.

Detto questo, secondo Nouriel Roubini, i mercati sbagliano a guardare già alla prospettiva di tagli ai tassi sui fed funds Usa.

A suo avviso, la Fed potrebbe anzi dover alzare ancora i tassi, e i primi tagli si concretizzerebbero “forse verso la metà dell’anno 2024”.

Bce e BoE: le ultime mosse sui tassi anti-inflazione

Nell’ultima riunione precedente la pausa estiva, la Bank of England ha alzato i tassi di 25 punti base, al 5,25%, al nuovo record in 15 anni.

In quella occasione, il governatore Andrew Bailey ha stimato la necessità, per l’economia del Regno Unito, che i tassi rimangano alti per almeno due anni, per far fronte alla piaga dell’inflazione.

La stretta varata dalla Bank of England è stata la 14esima consecutiva.

La Bce di Christine Lagarde ha annunciato un nuovo rialzo dei tassi giovedì scorso, 14 settembre.

La stretta è stata di 25 punti base e ha portato i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%, con effetto dal 20 settembre 2023. I tassi sono stati alzati a livelli record dall’introduzione dell’euro.

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