Notizie Notizie Italia Mps: il Monte rinato pronto all’annuncio sugli utili. Preview in attesa mossa Mef

Mps: il Monte rinato pronto all’annuncio sugli utili. Preview in attesa mossa Mef

29 Aprile 2024 14:33

Mps-Monte dei Paschi di Siena, la banca senese guidata dal ceo Luigi Lovaglio, sempre meno Monte di Stato dopo la recente seconda mossa lanciata dal Tesoro maggiore azionista, si appresta ad alzare il velo sui conti.

La data X è martedì prossimo 7 maggio, quando il mercato conoscerà il trend degli utili, dell’NII e di altre voci di bilancio relative al primo trimestre del 2024.

Della rinascita di Mps si parla da mesi, tanto che al nome della banca senese si affianca ormai la parola “Rinascimento“:

un rinascimento confermato non solo dagli ultimi conti diffusi dall’istituto di credito, ma anche dalla grande notizia del ritorno dei dividendi dopo 13 anni di digiuno per gli azionisti. E un rinascimento che si basa sulle aspettative dei mercati di vedere la banca riuscire finalmente a convolare a nozze con un altro attore del sistema bancario italiano, per dare vita a quel terzo polo su cui punta il governo Meloni.

Mps: NII ancora solido nel I trimestre 2024. Le stime del consensus

Per quanto riguarda la redditività, un nodo è rappresentato dal cosiddetto pass-through, ovvero dalla presenza di remunerazioni sui conti correnti e conti depositi che stanno diventando più significative e che, per questo motivo, peseranno maggiormente sul margine di interesse, in generale, delle banche italiane.

Ma sarà ancora questo NII (margine netto di interesse) – che finora ha fatto la gioia degli istituti dell’area euro, grazie all’effetto dei rialzi dei tassi della Bce – a dare un contributo significativo alla crescita dei ricavi delle banche italiane, anche nei primi tre mesi del 2024, e anche nel caso di Mps:  è quanto emerge dalla preview sui risultati della banca.

Per il primo trimestre di quest’anno, le stime del consensus degli analisti intervistati da Bloomberg sono di utili netti per un valore di 281,2 milioni di euro e di ricavi in lieve ribasso, a 973,429 milioni di euro, rispetto ai 992,5 milioni dell’ultimo trimestre del 2023.

L‘utile operativo è atteso in calo a 507,5 milioni, rispetto agli 837,4 milioni del quarto trimestre del 2023.

Su base adjusted, l’NII, ovvero il margine netto di interesse, è stimato in flessione a 586,15 milioni, rispetto ai 604,20 milioni del trimestre precedente, mentre le rettifiche sui crediti sono attese scendere a 110,33 milioni, dai 133,30 milioni precedenti.

Simili le stime di Equita SIM che, riguardo al margine netto di interesse, sono di un valore attorno a 587 milioni di euro, all’incirca come atteso dagli analisti interpellati da Bloomberg, in calo del 3% su base trimestrale ma in rialzo del 16% su base annua.

I ricavi totali sono attesi a 976 milioni di euro, all’incirca come atteso dallo stesso consensus, giù del 2% su base trimestrale e in crescita dell’11% su base annua.

Le rettifiche sui crediti sono stimate anche da Equita attorno a 110 milioni di euro.

L’utile al lordo delle tasse è atteso a 292 milioni.

Elevato contributo NII a trend ricavi

In generale, Equita prevede “un altro buon trimestre, con trend simili a quelli attesi a livello di settore”.

La SIM considera in particolare elevato il contribuito del margine netto di interesse sui ricavi, sebbene la lieve contrazione su base trimestrale, “pari per l’appunto a -3%, per effetto calendario e incremento del pass-through, in un contesto di volumi sostanzialmente stabile”.

Per le commissioni l’outlook è di una “dinamica positiva”, per la precisione di un rialzo del 3% su base trimestrale e del 4% su base annua.

I costi operativi sono attesi in calo su base trimestrale, sulla scia dell’effetto base favorevole, visto che i costi operativi del quarto trimestre del 2023 avevano incluso gli “effetti, anche retroattivi, legati al rinnovo del contratto bancario”.

Sempre i costi operativi sono attesi invece “in leggera crescita YoY per più alti costi del personale”.

Il rapporto C/I del primo trimestre del 2024 è atteso a un valore inferiore al 50%.

La speranza dei mercati, in attesa della pubblicazione degli utili, è di capire in che modo il Mef maggiore azionista abbia intenzione di muoversi, dopo le precedenti due manovre con cui ha smobilizzato parte del pacchetto di maggioranza detenuto nell’istituto.

Con la sua seconda mossa della fine di marzo, con cui ha venduto una partecipazione pari al 12,5%, successiva alla vendita di  una prima quota del capitale pari al 25%, avvenuta alla fine del 2023, la quota in mano al Mef è pari ora al 26,732%.

Tra le ultime notizie che hanno interessato Mps, in evidenza il doppio upgrade incassato dal rating dall’agenzia DBRS Ratings GmbH, nota anche come Morningstar DBRS.

Va detto tra l’altro che, in concomitanza con la pubblicazione delle preview dedicate anche ad altre banche italiane, Equita SIM ha rivisto al rialzo il target price sul titolo del 7%, a  €4,6, dopo la revisione al rialzo delle stime.

La promozione sul titolo Mps. Il trend delle azioni dell’ultimo anno

In particolare, Equita ha migliorato l’outlook sull’utile di Mps del periodo 2024-26 del +4% in media, principalmente per riflettere un maggiore NII che, per l’intero 2024, viene atteso comunque in calo del 2% su base annua.

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Il titolo Mps oggi è in ribasso e scende dello 0,85% circa, a quota 4,469 euro, dopo essersi confermato il migliore della sessione di venerdì scorso 26 aprile, quando è balzato sul Ftse Mib di Piazza Affari di poco oltre il 4%.

Nell’ultima settimana di contrattazioni, le azioni del Monte ancora di Stato hanno guadagnato più del 4%, mentre nell’ultimo mese il trend è stato di un rialzo pari a +6,5% circa.

Dall’inizio dell’anno, ovvero YTD, il titolo ha segnato un rally di quasi il 47%, mentre su base annua il valore attuale è più alto del 114% circa.