Le 10 cose da valutare prima di investire in ETF
I fondi negoziati in borsa stanno diventando una parte importante del kit di strumenti dell’investitore. Conoscere alcune nozioni di base sul funzionamento degli ETF può aiutare chi si trova alle prime armi a selezionare i migliori per il suo portafoglio.
Per prendere decisioni di investimento valide è necessario quindi conoscere tutti i fattori su un particolare veicolo di investimento e gli Exchange Traded Funds non sono diversi. Conoscere gli svantaggi e i rischi permetterà agli investitori di tenersi lontani da potenziali insidie e, se tutto va bene, indirizzarsi verso profitti ordinati.
I dieci fattori da considerare prima di investire in ETF
Investire in ETF non deve essere una decisione casuale. Come per le altre opportunità di investimento che si prendono in considerazione, occorre verificare se si stanno scegliendo gli ETF giusti in sintonia con i propri obiettivi finanziari. Prima di investire in ETF, è fondamentale conoscere i seguenti fattori.
Obiettivi di investimento
Darsi degli obiettivi di investimento è il primo passo da compiere nella valutazione di un ETF sui cui investire. Che si tratti della pensione, di un acquisto futuro o di altre tappe finanziarie, gli obiettivi prefissati guideranno nella scelta degli ETF più adatti.
Non vi è alcuna garanzia che si guadagnerà denaro dai propri investimenti ma seguendo una road map si dovrebbe essere in grado di acquisire sicurezza finanziaria nel corso degli anni e godere dei vantaggi della gestione del denaro.
Tolleranza al rischio
In secondo luogo occorre valutate il grado di rischio che si è disposti ad affrontare. Il primo passo per investire con successo è capire i propri obiettivi e la propria tolleranza al rischio, da solo o con l’aiuto di un professionista finanziario. Sebbene gli ETF siano generalmente considerati più sicuri, diversi Exchange Traded Funds possono avere livelli di rischio differenti. Gli investitori più conservatori potrebbero preferire gli ETF che seguono indici stabili come lo S&P 500.
Orizzonte temporale
È utile determinare il periodo di tempo per cui si intende mantenere il proprio denaro investito. Un approccio a lungo termine può sopportare le fluttuazioni di mercato nel breve periodo, ma un orizzonte temporale più breve può richiedere opzioni ETF più stabili.
Spese e commissioni degli ETF
Uno dei maggiori vantaggi degli ETF è che vengono scambiati come le azioni. Un ETF investe in un portafoglio di società separate, generalmente collegate da un settore o tema comune. A causa della natura azionaria degli ETF, gli investitori possono acquistare e vendere durante le ore di mercato, nonché inserire ordini anticipati sull’acquisto, come limiti e stop. Al contrario, un tipico acquisto di un fondo comune viene effettuato dopo la chiusura del mercato, una volta calcolato il valore patrimoniale netto del fondo.
Ogni volta che si acquista o vende un’azione, si potrebbe pagare una commissione. Questo vale anche quando si tratta di acquistare e vendere Exchange Traded Funds. A seconda della frequenza con cui si scambia un ETF, le commissioni di negoziazione possono rapidamente aumentare e ridurre la performance dell’investimento.
Fluttuazioni e rischi sottostanti degli ETF
Gli ETF, come i fondi comuni di investimento, sono spesso lodati per la diversificazione che offrono agli investitori. Tuttavia, è importante notare che solo perché un ETF contiene più di una posizione sottostante non significa che sia immune alla volatilità.
Un Exchange Traded Fund che replica un ampio indice di mercato come l’S&P 500 è probabilmente meno volatile di un ETF che replica un’industria o un settore specifico, ad esempio i servizi petroliferi. Pertanto, è fondamentale essere consapevoli del focus del fondo e dei tipi di investimenti che include.
Bassa liquidità
La liquidità è una considerazione importante negli investimenti in fondi negoziati in borsa. Gli ETF hanno profili di liquidità diversi per molte ragioni. Investire in un ETF con liquidità relativamente bassa può costare in termini di uno spread bid-ask (letteralmente la differenza tra il prezzo bid -denaro- e il prezzo ask -lettera- praticato da un dealer) più ampio, di minori opportunità di fare trading in modo redditizio e, in casi estremi, dell’incapacità di prelevare fondi in determinate situazioni come un grande crollo del mercato.
Tracking error degli ETF
Il tracking error di un ETF è la differenza tra i suoi rendimenti e quelli del suo indice di riferimento sottostante. Quanto più basso è il tracking error, tanto più l’ETF si avvicina al benchmark. In circostanze normali, non si prevede che tali errori di tracciamento superino il 2% annuo. Tuttavia, questo può variare a causa di motivi vari, in particolare quando i mercati sono molto volatili.
Ricerca approfondita
Prima di impegnarsi in un Exchange Traded Fund, è bene condurre una ricerca completa per comprenderne l’obiettivo d’investimento, le commissioni e i rischi associati. Essere ben informati aiuterà a prendere decisioni di investimento più intelligenti.
Iniziare con piccoli investimenti
Per chi è alle prime armi con gli investimenti, è saggio iniziare con piccole somme. Questo approccio consente di acquisire esperienza e conoscenza senza rischiare un capitale significativo.
Diversificare il portafoglio ed evvitare il panic selling
Regola aurea è evitare di concentrare tutti gli investimenti in un unico asset o ETF. Diversificare il portafoglio tra diversi Exchange Traded Funds può aiutare a distribuire il rischio e ad aumentare le probabilità di ottenere rendimenti migliori.
Infine, è doveroso mantenere la calma durante le fluttuazioni del mercato ed evitare il panic selling. I mercati sono naturalmente soggetti a oscillazioni e le reazioni impulsive ai ribassi possono portare a potenziali perdite. È consigliabile attenersi al proprio piano di investimento a lungo termine e non prendere decisioni impulsive.