Notizie Indici e quotazioni Mercati: i 5 grafici chiave del mese di agosto

Mercati: i 5 grafici chiave del mese di agosto

Pubblicato 2 Settembre 2024 Aggiornato 10 Settembre 2024 16:54

Il mese di agosto si è aperto con una brusca correzione dei listini azionari ma i mercati hanno reagito nelle settimane successive, spinti soprattutto dalla prospettiva di tagli dei tassi da parte della Fed e della Bce. L’intervento di Jerome Powell a Jackson Hole ha spianato la strada verso l’allentamento monetario della banca centrale americana, mentre gli ultimi dati macro hanno evidenziato una moderazione dell’inflazione e una crescita sopra le attese negli Usa, ridimensionando i timori di recessione. Il tutto, in attesa del rapporto sul mercato del lavoro in arrivo questa settimana. Ecco alcuni tra i grafici e i temi più interessanti di questo mese.

Dax aggiorna il record storico

Tra gli indici azionari spicca la performance del Dax, che ha aggiornato i massimi storici. Il listino tedesco ha guadagnato il 2,15% nel mese conclusosi venerdì, raggiungendo nell’ultima seduta un picco intraday di 18.970 punti.

Il record è stato raggiunto soprattutto grazie agli acquisti sui settore assicurativo, real estate, chimica, telecomunicazioni, che hanno compensato le vendite sui produttori di auto e su Commerzbank (la peggiore a -11,3%).

grafico dax

L’indice tedesco ha in parte rubato la scena anche al Nasdaq, che non è stato trainato come al solito dai conti di Nvidia.

Berkshire Hathaway entra nell’olimpo dei trillion

Tra le società americane, quella che forse si è messa maggiormente in luce è stata Berkshire Hathaway, la holding di investimenti del guru Warren Buffett.

Berkshire è diventata la prima azienda statunitense al di fuori del settore tecnologico a superare i 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, coronando un rally che l’ha vista guadagnare il 33% da inizio anno (contro il 18% dell’S&P 500), principalmente grazie ai solidi risultati del settore assicurativo e all’ottimismo economico dettato dalla previsione di tassi più bassi.

capitalizzazione berkshire hathaway

La società di Omaha, intanto, sta continuando a smantellare la propria partecipazione in Bank of America. Da metà luglio, ha ceduto oltre 150 milioni di azioni, incassando $6,2 miliardi e riducendo la propria quota del 14,5%. Ciononostante, rimane la terza maggior partecipazione di Berkshire Hathaway (11% del portafoglio) e Buffett resta il maggiore azionista della banca (11,4% del capitale).

Oro sui massimi ad agosto con assist Powell

Ad agosto anche l’oro ha aggiornato i massimi storici, toccando un picco intraday di oltre 2.531 dollari l’oncia. Il metallo giallo ha tratto beneficio dalle parole accomodanti di Powell, che hanno spalancato la porta ai tagli dei tassi da parte della Fed, ma anche di un aumento dell’interesse degli speculatori e degli investitori in ETF.

L’indebolimento del dollaro, la diminuzione dei rendimenti obbligazionari e un ritorno degli afflussi in ETF potrebbero giocare a favore dell’oro anche nei prossimi mesi.

grafico oro

Euro/dollaro supera quota 1,1

Sul Forex, spicca ad agosto il movimento del cambio euro/dollaro, che si è riportato sopra la soglia di 1,1 per la prima volta da fine 2023. Una spinta decisiva è arrivata sempre da Powell, poiché la prospettiva di una Fed più accomodante ha fatto deprezzare il dollaro nei confronti delle altre principali valute.

grafico cambio euro/dollaro

In ogni caso anche dalla Bce si prevedono mosse simili nelle prossime riunioni. Gli ultimi dati sull’inflazione hanno evidenziato una moderazione dei prezzi, sigillando il secondo taglio dei tassi a settembre (dopo quello effettuato a giugno), ma gli operatori si attendono almeno un’altra riduzione entro fine anno.

L’allentamento stimato da parte della Fed sfiora i 100 punti base (2 tagli da 25 e uno da 50) da qui a fine dicembre, mentre per la Bce si scontano 65 bp (2-3 tagli).

Tracollo per Ether ad agosto

Fra le cripotvalute spicca in negativo la performance di Ether, in calo di quasi 22 punti percentuali nel mese appena conclusosi. Nello stesso periodo Bitcoin ha ceduto l’8,5% Dogecoin il 17% e Solana il 19%.

grafico ether

Si è dunque trattato di un mese negativo per gli asset digitali, frenati inizialmente dal clima di avversione al rischio e dallo smantellamento delle strategie di carry trade legate allo yen, che hanno allontanato gli investitori dalle crypto.

Il forte calo di Ether è legato anche dalla domanda di ETF spot, che dal loro lancio a luglio hanno supportato il secondo token a livello globale meno di quanto avvenuto in precedenza per Bitcoin. Inoltre, a differenza della più celebre valuta digitale, l’offerta di Ether non è prefissata, dunque il suo potenziale deflazionistico è meno attraente.