Nvidia: utili e fatturato più che raddoppiati. Boom data center con febbre AI. La reazione a caldo del titolo a Wall Street
Sono stati annunciati i conti tanto attesi della Big Tech americana Nvidia, regina incontrastata del mercato dei globale dei chip per l’intelligenza artificiale (AI-artificial intelligence).
Il gigante Usa simbolo della grande scommessa dei mercati sulla rivoluzione AI – che, con i suoi imponenti rally di borsa ha sostenuto Wall Street, facendo la fortuna del Nasdaq e del comparto hi-tech – ha reso noto di aver terminato il suo secondo trimestrale fiscale del 2025 (secondo trimestre del 2024) con un eps (utile per azione) di 68 cents su base adjusted, rispetto ai 64 centesimi per azione attesi dal consensus degli analisti interpellati da LSEG.
Anche il fatturato ha battuto le attese, ammontando a quota $30,04 miliardi, rispetto ai $28,7 miliardi stimati.
Riguardo alla guidance, Nvidia ha annunciato di prevedere per il trimestre attuale – terzo trimestre dell’anno 2024 – un giro di affari di $32,5 miliardi circa, anche in questo caso meglio delle attese degli analisti, che avevano messo in conto un fatturato di $31,77 miliardi.
Nvidia: utile e fatturato più che raddoppiati. Ma titolo -8%
Su base annua, sia l’utile netto che il fatturato di Nvidia sono più che raddoppiati, sulla scia di un fatturato della divisione di data center balzato di oltre il 150%; i numeri non sono stati sufficienti, tuttavia, ad alimentare il solito rally post conti a cui il titolo NVDA era ormai abituato, in quanto evidentemente Wall Street puntava su una guidance più ambiziosa.
Per quanto riguarda l’utile netto – relativo ai tre mesi terminati il 28 luglio scorso -, Nvidia ha incassato ben $16,6 miliardi, o 67 centesimi per azione, ammontare decisamente più che doppio rispetto ai $6,19 miliardi, o 25 centesimi per azione, dello stesso trimestre del 2023.
Escludendo le poste straordinarie di bilancio, l’eps su base adjusted, pari per l’appunto a 68 centesimi, è salito rispetto ai 61 centesimi dello stesso trimestre dell’anno precedente.
Ma stavolta il mercato non brinda, anzi boccia il titolo: subito dopo la pubblicazione del bilancio le azioni hanno segnato un calo immediato superiore a -4%, dopo aver chiuso la giornata di trading in calo del 2,10%, a quota $125,61, per poi incrementare i ribassi. Il titolo Nvidia ha segnato un tonfo fino a -8% circa nelle contrattazioni afterhours di Wall Street.
Holger Zschaepitz commenta così su X la pubblicazione dei conti del colosso americano dal suo account @Schuldensuehner, mettendo in evidenza la reazione del titolo NVDA, a fronte di un mercato che ha preteso forse davvero troppo dalla Big Tech Usa.
Il commento sulla morte, le tasse e gli utili di Nvidia
Occhio anche al commento rilasciato alla CNBC da Ryan Detrick, chief market strategist presso Carson Group:
“La morte, le tasse e gli utili migliori delle attese di Nvidia sono le tre cose su cui si può contare. E il punto è proprio questo: l’entità con cui le aspettative sono state battute questa volta è stata decisamente più bassa rispetto a quello che eravamo abitutati a vedere. E, anche se la guidance è stata rivista al rialzo, non è stato abbastanza rispetto a come era avvenuto nei trimestri precedenti”.
Detrick ha aggiunto, riferendosi a Nvidia, che “questa è una grande società che sta assistendo tuttora a una crescita del fatturato del 122%, ma sembra che in questa stagione degli utili l’asticella sia stata fissata un po’ troppo in alto”.
Poco prima della pubblicazione dei conti di Nvidia, un avvertimento sulle aspettative troppo alte montate sui mercati era stato lanciato dall’analista di UBS Timothy Arcuri che, stando a quanto ha riportato il sito Marketwatch, aveva indicato che nell’ultimo periodo, l’outlook dei mercati sul fatturato attuale previsto dagli analisti era salito ulteriormente, puntando su un valore compreso tra $33 miliardi e $34 miliardi.
Quel giro d’affari da $32,5 miliardi inciso nella guidance della Big Tech, dunque, non avrebbe convinto i trader, in quanto inferiore alle stime che evidentemente diversi analisti avevano rivisto al rialzo.
La palla è poi passata ai vertici della Big Tech, che hanno preso la parola nella conference call con cui hanno spiegato alla comunità degli analisti il significato delle cifre snocciolate, illustrando i nuovi obiettivi, con tanto di sfide, del gigante americano.
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Così commenta i numeri di Nvidia David Pascucci, analista dei mercati per XTB mettendo in evidenza, oltre alla trimestrale record del gigante americano, anche l’annuncio di un mega buyback da 50 miliardi di dollari:
“Finalmente esce la trimestrale di Nvidia, l’evento piú atteso della settimana per chi si aspetta un aumento di volatilità“, che “non sarà l’unico evento a scatenare i mercati nella giornata di giovedí (di oggi), visto che usciranno le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione e il Pil Usa”.
Pascucci ha indicato il nuovo “altro record per Nvidia, che batte le stime dei ricavi segnando un 30,04 miliardi di dollari di ricavi contro i 28,7 delle aspettative. Battuti anche gli Eps, che si attestano a 0,68 contro lo 0,65 delle stime”.
“I numeri sono da capogiro considerando che i ricavi sono incrementati del 15% dallo scorso trimestre e del 122% rispetto lo scorso anno. Record anche per i ricavi del comparto ‘data center’ – ha fatto notare l’analista – In sostanza una trimestrale veramente ottima che consacra Nvidia come la regina del comparto hardware per l’intelligenza artificiale e per quanto riguarda le innovazioni per le aziende, che a quanto pare hanno solo Nvidia come unico riferimento sul mercato. Inoltre l’innovazione è continua e sembra non avere rivali, tutte le ex-concorrenti sono rimaste indietro. Annunciato un buyback da 50 miliardi di dollari varato il 26 agosto, un qualcosa di insolito per una società che presenta una capitalizzazione a ridosso dei 3000 miliardi di dollari”.
“Minuti infiniti quelli che hanno separato la chiusura del cash Usa con l’uscita della trimestrale, rilasciata alle 22:20 ora italiana – ha continuato Pascucci, rimarcando l’importanza della pubblicazione dei conti di Nvidia, diventata ormai market mover per Wall Street e l’intero azionario globale – Negli ultimi minuti di negoziazione ad asta continua, il titolo ha mostrato un andamento fortemente ribassista che poi si rivelerà essere il prologo di quello che succederà in tarda serata. Titolo che chiude le contrattazioni a ridosso del -2% a 125,61 e ribasso che prosegue, in modo alquanto sorprendente, nel corso della prima nottata con un -7% a quota 116,97 poco dopo mezzanotte”.
Cosa significa la reazione del titolo?
Pascucci ha parlato di “un ribasso molto forte dovuto sicuramente al rallentamento della crescita dei margini, ossia l’azienda cresce ma i margini di profitto potrebbero non essere più quelli che abbiamo visto negli scorsi trimestri, pertanto potremmo assistere ora ad una stabilizzazione nel lungo termine di questi numeri, numeri che sembrano non giustificare una market cap di 3000 miliardi di dollari”.
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Tra le spine nel fianco di Nvidia, i problemi che il gigante starebbe avendo con la produzione del prodotto di punta Blackwell, definito dalla stessa società il “motore della nuova rivoluzione industriale”.
“Basandosi su generazioni di tecnologie NVIDIA, Blackwell definisce la nuova era dell’IA generativa con prestazioni, efficienza e scalabilità senza pari – si legge nello stesso sito della Big Tech che, nella giornata di ieri, ha ammesso che ci sono problemi con la produzione di questa nuova architettura.
Per questo motivo il gruppo ha reso noto di stare apportando cambiamenti per migliorare il numero dei chip che possono essere prodotti dai suoi impianti.
Riferendosi sempre a Blackwell, Nvidia ha riferito di prevedere “diversi miliardi di dollari” di fatturato nel corso del quarto trimestre dell’anno grazie al lancio del nuovo fiore all’occhiello che, stando a quanto aveva riferito lo stesso ceo Jensen Huang al momento del suo annuncio, dovrebbe scatenare una corsa allo shopping da parte dei grandi titani che puntano sulle applicazioni dell’AI, come Microsoft e Alphabet-Google.
Ieri il ceo di Nvidia Huang ha rassicurato, in un’intervista rilasciata a Bloomberg Television, che “avremo molte forniture (dei chip Blackwell), che saremo capaci di aumentare“.
L’AD ha anche sottolineato, stando a quanto emerso dal comunicato con cui la Big Tech ha annunciato i propri conti, che “la domanda di Hopper rimane forte, e che l’anticipazione per Blackwell è incredibile”.