Blackstone: social media, digital banking e tassi FED colpevoli del crollo di SVB
I problemi che hanno causato il crollo della Silicon Valley Bank sono stati alimentati dai tassi di interesse della Fed e dalle nuove tecnologie, il che significa che oggi la corsa agli sportelli ha un altro volto, secondo Stephen Schwarzman, ceo di Blackstone.
Inoltre secondo il ceo di Blackstone è improbabile che le recenti turbolenze bancarie si trasformino in una crisi più ampia relativa all’intero settore finanziario statunitense.
“Il sistema bancario non è in nessun tipo di crisi convenzionale”, ha dichiarato Schwarzman in un intervista a Bloomberg. “Abbiamo solo un problema provvisorio relativo ai tassi di interesse elevati e un problema con i depositi causato dalla tecnologia”.
“Ed entrambi i problemi sono risolvibili per il vasto numero di banche”, ha aggiunto il ceo di Blackstone, la più grande società di private equity al mondo con $975 miliardi di asset in gestione.
Crollo SVB, il ruolo dei tassi FED e l’online banking
Il crollo di SVB all’inizio di marzo ha innescato un sell-off generalizzato sul comparto bancario e ha colpito in particolar modo le banche regionali, attualmente non regolamentate, alimentando i timori che si sarebbe trasformato in un effetto domino.
Ma alcuni analisti ora vedono quelle banche come un’opportunità di acquisto per gli investitori, per esempio la società di ricerca CFRA afferma che i forti ribassi rappresentano un forte sconto su alcune grandi banche.
Il titolo SVB è crollato in borsa in seguito alle rivelazione relativa alle enorme buco nel proprio portafoglio obbligazionario pari di circa 2 miliardi di dollari, che aveva perso valore a cause dell’aggressiva politica sui tassi della Federal Reserve nell’ultimo anno. Nella recente riunione di marzo la Fed ha alzato i tassi di interesse di altri 25 punti base, portandoli al range compreso tra il 4,75% e il 5%.
Schwarzman ha inoltre evidenziato un altro fattore che ha causato il fallimento della banca californiana, il digital banking o detto anche online banking che ha consentito ai depositanti di provare a prelevare l’incredibile cifra di $500.000 al secondo per un periodo di 24 ore.
Il ruolo dei social media
Al di là dei problemi causati delle politiche della FED sui tassi e l’accesso all’online banking un altro grande colpevole per il rapido collasso di SVB sono stati anche i social media.
“Questa crisi è stata causata da persone sul cellulare, che hanno sentito sui social media che qualche banca potrebbe essere nei guai”, ha dichiarato Schwarzman a Bloomberg. “Hanno risposto con enormi prelievi in un brevissimo periodo di tempo, facendo crollare la banca”.
E proprio per questo motivo Schwarzman non è preoccupato che la crisi si possa estendere verso altri istituti di credito regionali e il sistema bancario in generale. Ciò include anche il settore del private equity, in cui gli investitori bloccano i loro soldi per un lungo periodo.
“È importante capire che il rischio relativo al sistema bancario è realmente limitato a causa dei depositi e non ha quasi nulla a che fare con altri tipi di istituzioni finanziarie che non hanno l’obbligo di restituire alle persone i loro soldi all’istante”, ha concluso Schwarzman.