‘Cash is King’? La view di BofA
Cash Is King. Liquidità meglio di azioni? Il punto di BofA
Rimanere fedeli al mantra “cash is king” potrebbe rivelarsi, secondo gli strategist di Bank of America, una strategia vincente per gli investitori. E’ quanto hanno scritto in una nota gli strategist del colosso bancario americano guidati da Savita Subramanian.
Nel breve termine, il cash “è una alternativa sfidante all’indice S&P 500”.
Bank of America intravede d’altronde un margine di rialzo di breve termine limitato per lo S&P 500, indice benchmark dell’azionario made in Usa, con un target price di fine anno a 4.000 punti, valore attorno al quale il listino già si aggira. Il cash, invece, con un rendimento offerto che oscilla attorno al 5%, al momento appare indiscutibilmente come un asset più ghiotto.
Le previsioni del team tengono in considerazione il peggioramento del sentiment di mercato, scatenato dalle turbolenze che hanno azzannato dal 10 marzo le borse di tutto il mondo, e soprattutto i titoli bancari.
Boom di flussi in entrata nel fondo che punta sul cash
Prima il crac di Silicon Valley Bank (SVB), la banca californiana delle start up saltata in aria con la corsa agli sportelli (Bank Run) dei suoi clienti, poi l’ansia per il destino di Credit Suisse, salvata dalla rivale svizzera UBS, infine con il tracollo delle azioni di Deutsche Bank che, lo scorso venerdì, ha gelato ulteriormente i mercati, sono stati tutti i fattori che hanno depresso l’azionario.
In questo contesto trader e investitori hanno iniziato a scommettere su un dietrofront sui tassi da parte della Fed di Jerome Powell (che, in realtà, è tutto fuorché scontato, come avverte BlackRock).
Sui mercati finanziari si è affacciata praticamente di colpo una nuova narrativa sul trend dell’inflazione e dei tassi: basti pensare che i mercati monetari degli Stati Uniti scommettono, stando a quanto riporta Bloomberg, addirittura su tagli ai tassi di ben 75 punti base da parte di Jerome Powell & Co.
Tutto questo mentre la febbre per la liquidità è già esplosa, visto che è stata la stessa Bank of America a far notare già nei giorni scorsi, citando i dati dell’EPFR, come i fondi globali che puntano sul cash avessero incassato, la scorsa settimana, i flussi in entrata più alti dal marzo del 2020, su base settimanale.
Bank of America precisa: ‘nel breve periodo’
Bank of America precisa tuttavia che la sua view “cash is the king” è di breve periodo.
Gli strategist della banca americana rimangono infatti, in un’ottica di lungo termine, ottimisti sul trend dello S&P 500, intravedendo per l’indice azionario un ritorno complessivo del 7% su base annua, per il prossimo decennio.
L’outlook di BofA si basa sul modello di valutazione della banca stessa.
“Nel breve termine – puntualizza il team di Subramanian – è possibile che le valutazioni non spieghino molto, ma le stesse potrebbero bastare a spiegare quanto basti allo S&P 500 nel lungo periodo, sulla base dei nostri lavori”.
Gli strategist ha messo in evidenza, tra l’altr, come negli ultimi anni l’attenzione degli investitori si sia spostata agli investimenti di breve periodo:
basti pensare che le opzioni che hanno una scadenza a zero giorni incidano ormai per quasi la metà sul volume totale del mercato delle opzioni nel caso dello S&P 500, rispetto alla percentuale poco inferiore al 5% di 10 anni fa.
Il riferimento è alle “zero-day-to-expiration options”, (ODTE), contratti di opzione che hanno una scadenza inferiore a un giorno.