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Bitcoin, caffè, Tesla e gli altri grafici chiave del mese di novembre

29 Novembre 2024 15:55

Il mese di novembre dei mercati finanziari si conclude sostanzialmente quest’oggi, con una seduta a mezzo servizio per Wall Street all’indomani del Thanksgiving. È dunque tempo di tirare le somme sugli ultimi 30 giorni, caratterizzati soprattutto dalla vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali americane. L’esito del voto statunitense ha dato una spinta all’azionario Usa, al dollaro e alle criptovalute. Ecco alcuni degli asset più interessanti di questo mese con i rispettivi grafici.

Novembre nero per il Ftse Mib

Per quanto riguarda gli indici azionari, S&P 500 e Nasdaq hanno messo a segno rialzi intorno al 5% mentre i listini europei hanno faticato maggiormente. Al netto del Dax, in rialzo di quasi il 2%, l’Eurostoxx 50 mostra un calo superiore all’1,5%, il Cac 40 di circa il 2% e il Ftse Mib una flessione intorno ai tre punti percentuali.

grafico ftse mib

A frenare il listino principale di Piazza Affari, in un mese costellato di trimestrali, sono stati soprattutto i realizzi sulle maggiori banche, Intesa e Unicredit, le vendite su Ferrari ma anche su alcune società esposte alla Cina come Moncler e Campari, mentre Stm paga il momento negativo nei mercati finali dell’auto e dell’industria.

Anche l’analisi tecnica conferma che il Ftse Mib si trova in un canale discendente di breve periodo. Per quanto riguarda i principali multipli di mercato, l’indice italiano evidenzia un P/E molto basso rispetto agli altri principali listini europei.

Rally Tesla fa felice Musk

Tesla ha guadagnato il 33% nell’ultimo mese, toccando i massimi dal 2022, in un rally post-elettorale che secondo Ubs sembra avere poco a che fare con i fondamentali. Gli analisti della banca svizzera parlano di “animal spirits” e “momentum”, confermando il rating “sell” ma alzando il target price da 197 a 226 dollari.

grafico tesla

L’impennata delle azioni del produttore di auto elettriche è legata senz’altro alla vittoria di Trump, di cui Musk è stato uno dei più ferventi sostenitori. L’amministrazione che si insedierà alla Casa Bianca nel 2025 è pronta a spingere massivamente sulla guida autonoma, facendone una priorità nel settore dei trasporti.

Un assist perfetto per Tesla, che punta a produrre ogni anno 2 milioni di robotaxi senza conducente, secondo quanto dichiarato nella presentazione di ottobre. Lo stesso Musk ha fornito stime molto ottimistiche sul 2025, prevedendo nella migliore delle ipotesi una crescita delle vendite nell’ordine del 20-30%. Secondo Ubs, però, alcuni cambiamenti non sarebbero alquanto favorevoli, come la rimozione dei crediti d’imposta ai consumatori per gli acquisti di veicoli elettrici.

Caffè Arabica sui massimi dagli anni ’70

Anche una materia prima ha registrato guadagni superiori al 30% nel mese di novembre: si tratta del caffè Arabica, in area 3,2 dollari/libbra, sui massimi dal 1977 e in progresso di quasi il 70% da inizio anno.

grafico caffè arabica

La grave siccità che ha colpito il Brasile ha alimentato le preoccupazioni per l’offerta nel 2025-26, aggiungendosi alle avversità climatiche che hanno interessato il Vietnam, dove viene prodotta un’altra varietà di chicchi (Robusta). I due Paesi sono i maggiori coltivatori di caffè al mondo.

Le recenti preoccupazioni sulle forniture di arabica si aggiungono a diverse stagioni di raccolti mediocri non solo in Brasile, ma anche in altri importanti paesi produttori di caffè, come Colombia, Costa Rica e Honduras.

Euro/dollaro si riavvicina alla parità a novembre

Fra le valute, il protagonista di novembre è senz’altro il dollaro, che si è apprezzato significativamente dopo la vittoria di Trump. Il Dollar Index è salito da circa 104 punti fino a un massimo di 107,5 per poi ritracciare in area 106. Il cambio euro/dollaro è passato da quota 1,09 a 1,055 con un picco negativo intorno a 1,042.

grafico euro/dollaro

Il biglietto verde è stato sostenuto in parte dal protezionismo minacciato da Trump, che ha già annunciato i primi dazi contro Cina, Messico e Canada non appena entrerà in carica. Inoltre, l’impatto delle sue politiche potrebbe causare una risalita dell’inflazione, costringendo la Fed a lasciare i tassi elevati per più tempo. Il cambio di prospettiva si è riflesso in una significativa moderazione delle aspettative sui tagli e la divergenza con quanto avviene in Europa (dove la Bce è attesa ridurre il costo del denaro più velocemente) ha indebolito il cambio euro/dollaro.

Anche gli ultimi dati macro mostrano un’economia solida e un’inflazione ancora lontana dal target, elementi che sostengono il biglietto verde.

Bitcoin sui massimi storici

Infine, l’elezione di Trump ha dato una scossa al mondo delle criptovalute, spingendo il Bitcoin su nuovi massimi storici a un soffio dai 100.000 dollari. Nell’ultimo mese la moneta digitale ha guadagnato circa il 39% e al momento viaggia al di sopra dei 97 mila dollari.

grafico bitcoin

In campagna elettorale, il futuro presidente ha evidenziato un netto cambio di rotta nei confronti delle crypto, aspramente criticate negli anni passati. Il tycoon ha promesso la creazione di una riserva strategica nazionale in Bitcoin, oltre ad un impianto normativo volto a far crescere, e non reprimere, il settore.

Anche l’annuncio delle dimissioni da presidente della Sec di Gary Gensler, ritenuto un “nemico delle crypto”, ha agevolato il rally degli asset digitali.