Notizie Notizie Mondo UBS e i bond che vanno a ruba. La febbre post shock obbligazionisti azzerati di Credit Suisse

UBS e i bond che vanno a ruba. La febbre post shock obbligazionisti azzerati di Credit Suisse

15 Novembre 2023 16:44

Tutti pazzi per i bond di UBS: il caso degli obbligazionisti che si sono ritrovati da un giorno altro bond AT1 di Credit Suisse di un valore pari a zero, nelle stesse ore in cui la banca elvetica finiva per essere fagocitata da UBS, non ha fatto certo da freno alla voglia di buy.

A confermare la febbre per questi bond perpetui è stato il ceo di UBS in persona, Sergio Ermotti.

Interpellato dalla CNBC, l’AD Ermotti ha definito la domanda per i bond AT1 emessi la scorsa settimana “incredibile”.

UBS, Ermotti commenta i risultati da capogiro dell’emissione dei bond At1

Così Sergio Ermotti, ceo di UBS, tornato al timone della banca dopo l’acquisizione della rivale di casa Credit Suisse.

Una domanda pari 36 miliardi di dollari per quella che è stata una emissione di $3,5 miliardi. Secondo il mio punto di vista, probabilmente la dimostrazione di un senso di fiducia che sta ritornando non solo verso UBS ma, anche, un segnale per il sistema finanziario svizzero”.

La domanda dei bond di UBS, di fatto,  è stata di oltre 10 volte l’offerta.

Mercoledì scorso 8 novembre, per la prima volta dal completamento dell’acquisizione di Credit Suisse, UBS ha iniziato  a vendere queste obbligazioni, note come Additional Tier 1 (AT1) bonds o, più semplicemente, bond AT1.

In particolare, il gigante elvetico guidato dal ceo Sergio Ermotti ha offerto due tranche di bond AT1 in dollari Usa: una tranche  da 1,75 miliardi di dollari con possibilità di rimborso anticipato dopo cinque anni e cedola al 9,25% e una obbligazione da 1,75 miliardi di dollari, anche in questo caso un titolo perpetuo, con possibilità di rimborso dopo 10 anni, e con cedola sempre pari al 9,25%.

Del successo di questi bond si era parlato tra gli operatori di mercato già qualche giorno fa: vivo nella memoria, in tutte le conversazioni aventi per oggetto le obbligazioni, il caso di quei bond di Credit Suisse che da $17 miliardi erano arrivati a valere zero con l’operazione di salvataggio orchestrata dalla SNB (Swiss National Bank) e dallo Stato svizzero per salvare in extremis la banca di casa, agonizzante sotto il peso di una fuga di depositi.

Qualcuno aveva sottolineato come l’appetibilità di queste obbligazioni perpetue, “ma con l’opzione di un rimborso anticipato”, fosse particolarmente elevata rispetto ad altri bond perpetui con un rendimento inferiore al 9%, ricordando al contempo l’elevato livello di rischio di questi investimenti.

Questi bond, noti come AT1 o come CoCos in gergo, sono complessi e rischiosi: quando la banca finisce in guai seri, gli investitori rischiano di perdere tutto.

Ma è vero che le banche e le autorità finanziarie fanno il possibile affinché i grandi nomi non falliscano. Inoltre, la cedola di questi bond è generosa al punto tale da attrarre sia i soldi degli specialist che quelli di altri investitori.

Nel caso di questi bond di UBS, è stata la stessa banca guidata dal ceo Ermotti ad affermare che, nel caso di un “Trigger event”, dunque di un evento estremo, le obbligazioni emesse non sarebbe soggette a svalutazione ma verrebbero convertite in azioni ordinarie di UBS Group. Un altro punto a loro favore.

Il caso dei bond AT1 azzerati di Credit Suisse

La febbre degli investitori per i bond di UBS sembrerebbe confermare il ritorno della fiducia nei confronti di una categoria di bond, appunto le obbligazioni At1, attentamente monitorate dopo lo shock dei bond azzerati di Credit Suisse.

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Dopo la notizia di quegli obbligazionisti di Credit Suisse che, da un giorno all’altro, si erano ritrovati nel portafoglio bond con un valore pari a zero, la paura che anche altri detentori di bond At1 finissero per essere “azzerati” aveva travolto nel bel mezzo della crisi bancaria che era iniziata con la fine dei giochi della banca Usa  Silicon Valley Bank (SVB) e che era andata avanti con il dramma proprio di Credit Suisse aveva travolto i mercati. La tensione e la carica di sell era stata tale da costringere la Bce di Christine Lagarde a scendere in campo per rassicurare la comunità degli investitori in Eurozona.

Gli AT1 bond sono così descritti nel sito della Banca d’Italia:

Identificati come “obbligazioni subordinate additional tier 1 (AT1, conosciute anche come contingent convertibles, CoCos)”, le obbligazioni sono così definite:

“Titoli di debito subordinati computabili nel capitale aggiuntivo di classe 1, così come definiti nel regolamento UE/2013/575, modificato dal regolamento UE/2019/876. Sono strumenti finanziari ibridi che, al ricorrere di determinate condizioni (trigger events) consentono di assorbire le perdite in una situazione di normale operatività della banca mediante conversione in capitale, riduzione in tutto o in parte del valore nominale (write-down) oppure cancellazione di una o più cedole”.