Notizie Notizie Mondo Banche: Bper traccia la via, focus su AI per spingere la redditività

Banche: Bper traccia la via, focus su AI per spingere la redditività

11 Ottobre 2024 16:00

L’avvento dell’intelligenza artificiale sta avendo, e indubbiamente avrà anche in futuro, un impatto sull’occupazione in diversi settori. Uno dei più colpiti, secondo gli analisti, sarà quello delle banche; una conferma in tal senso è arrivata dal nuovo piano di Bper. La banca italiana è stata una delle prime a fornire numeri concreti sul fenomeno, ma la via sembra ormai tracciata.

L’esempio di Bper in ambito AI

Nell’ambito del nuovo piano industriale, Bper ha reso noto che intende ridurre la propria forza lavoro di circa 2.000 unità nei prossimi anni, grazie all’aumento della produttività determinato dai progressi nell’intelligenza artificiale.

Nel dettaglio, sono previste 3.100 partenze complessive e 1.100 nuove assunzioni in “aree strategiche”, tra cui l’IT.

La banca si affiderà dunque ad una “ottimizzazione e automazione dei processi abilitati da AI e GenAI” per ridurre l’organico del 10% entro il 2027, a circa 18.500 unità.

Banche tra i settori più soggetti a cambiamenti con AI

Molti altri istituti stanno scommettendo sull’intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza e ridurre i costi del personale.

Secondo Citigroup, il settore bancario è quello in cui la tecnologia potrebbe sostituire più ruoli, circa il 54%, e un ulteriore 12% potrebbe essere potenziato, contribuendo ad aumentare la redditività del settore a livello globale di 170 miliardi di dollari nei prossimi anni. Per Jamie Dimon, Ceo di JPMorgan, l’intelligenza artificiale consentirà di ridurre la settimana lavorativa a soli 3,5 giorni.

Oltre alle banche, i comparti con il maggior potenziale di automazione saranno l’energia, il retail, i servizi pubblici, l’healthcare e i chimici.

impatto AI su settori, fonte Citigroup

Citigroup e Ubs sfruttano la nuova tecnologia

Sono diverse le banche che stanno implementando processi basati sull’intelligenza artificiale per ottimizzare la produttività. La stessa Citigroup ha dotato i suoi 40.000 programmatori di strumenti di AI generativa per esaminare rapidamente centinaia di pagine di proposte normative, ma punta anche ad offrire raccomandazioni di investimento personalizzate e migliorare le offerte di sicurezza informatica.

In Europa, UBS Group ha sviluppato un tool di intelligenza artificiale per analizzare un database di oltre 300.000 aziende in meno di 30 secondi e suggerire ai clienti potenziali accordi di M&A.

Altre banche alle prese con l’intelligenza artificiale

CaixaBank, la terza banca spagnola per valore di mercato, sta pianificando di creare un team con centinaia di esperti di intelligenza artificiale e informatici, mettendo l’AI al centro della propria strategia. La proposta potrebbe essere ufficializzata agli investitori in un evento il 19 novembre. La banca sta cercando di mantenere la redditività elevata in vista dei tagli della Bce, visto che la maggior parte dei mutui stipulati da CaixaBank in Spagna ha un tasso variabile.

Deutsche Bank utilizza l’intelligenza artificiale, fra le altre cose, per analizzare i portafogli dei clienti con patrimoni elevati, mentre ING Groep la sfrutta per esaminare i potenziali inadempienti e gestire il rischio di credito, ma anche per stabilire i prezzi delle valute.

Infine, la fintech Revolut sta già utilizzando l’intelligenza artificiale per gestire oltre il 30% delle chat con i clienti, ma questa percentuale è prevista in crescita fino all’80%.