Notizie Notizie Mondo Trimestrali USA Trimestrali banche Usa: Goldman Sachs fa il pieno di utili. I conti di Morgan Stanley

Trimestrali banche Usa: Goldman Sachs fa il pieno di utili. I conti di Morgan Stanley

16 Gennaio 2024 14:06

Pubblicati oggi gli utili delle banche Usa Goldman Sachs e Morgan Stanley, i due grandi colossi di Wall Street attesi al varco dai mercati a seguito della diffusione dei conti, venerdì scorso, da parte dei giganti bancari JPMorgan, Citigroup, Wells Fargo e Bank of America.

Una sorpresa positiva è arrivata in particolare da Goldman Sachs, che ha annunciato di aver concluso il quarto trimestre del 2024 riportando un rialzo significativo dei profitti.

Goldman Sachs stupisce: utili +51%

Per quanto riguarda gli utili di Goldman Sachs, il colosso di Wall Street ha concluso il 2023 incassando nell’intero anno un fatturato netto di $46,25 miliardi, a fronte di un utile netto di $8,52 miliardi.

Nel quarto trimestre del 2023, il fatturato netto della banca americana si è attestato a $11,32 miliardi, a fronte di un utile netto di $2,01 miliardi.

L’utile è così balzato del 51% nel corso degli ultimi tre mesi dello scorso anno, grazie all’apporto positivo arrivato, così come era stato stimato dal consensus degli analisti, dalla divisione di trading azionario.

L’eps diluito di Goldman Sachs è ammontato così a $22,87 nell’intero 2023 e a $5,48 nell’ultimo trimestre del 2023, rispetto agli $1,33 miliardi, o $3,32 per azione, del quarto trimestre del 2022. 

Il ROE si è attestato al 7,5% nel 2023 e al 7,1% su base annualizzata nel quarto trimestre del 2023.

Il consensus degli analisti intervistati da Bloomberg aveva previsto un eps a $4,225 su un fatturato in calo a $10,842 miliardi.

Così il ceo e presidente di Goldman Sachs David Solomon, stando a quanto emerge dal comunicato sugli utili diffuso dal gruppo:

“Questo è stato un anno di esecuzione per Goldman Sachs. Considerando quanto abbiamo raggiunto nel corso del 2023 e la nostra strategia chiara e semplificata, disponiamo ora per il 2024 di una piattaforma molto più forte. I nostri obiettivi strategici rimarcano il nostro impegno a servire i nostri clienti con eccellenza, a rafforzare il nostro franchising e a continuare a distribuire il capitale a favore degli azionisti”.

Goldman Sachs: l’assist dalle unità di trading e gestione patrimoni/asset

Goldman Sachs ha assistito, così come da attese, alla forte crescita del fatturato della sua divisione di equity trading. Il giro d’affari è salito del 26%.

Ma molto bene ha fatto anche la divisione di gestione patrimoniale e gestione degli asset, che ha visto il fatturato salire del 23%, a $4,39 miliardi, grazie ai guadagni incassati attraverso gli investimenti in azioni e bond.

Per quanto riguarda il fatturato incassato da Goldman dal trading di reddito fisso, valute e materie prime (unità FICC), in questo caso il trend è stato di un calo del 24%.

Le commissioni relative all’attività di investment banking sono scese invece del 12% su base annua, prezzando il minore appetito da parte del mondo corporate a lanciare acquisizioni e/o fusioni ( mergers and acquisitions, M&A).

Per quanto riguarda il business del trading azionario, da segnalare che sono tre le Big Banks Usa che dominano questo mercato: Goldman Sachs, JPMorgan e Morgan Stanley, e che negli ultimi anni Goldman Sachs è stata costretta a cedere lo scetto alla rivale Morgan.

I conti di oggi confermano la ripresa del business, proceduta a un ritmo anche superiore alle attese, visto che le previsioni del consensus per il business erano di un rialzo dei ricavi del trading azionario pari a +9%, mentre i ricavi del trading della divisione FICC (fixed income, currency, e commodities trading) erano attesi in flessione del 2%.

Goldman Sachs ha dunque battuto le stime nel business del trading azionario, mentre ha deluso con i numeri del trading FICC.

Il colosso ha dovuto dare tuttavia, così come avvenuto nel caso delle altre Big Banks Usa, un contributo alla garanzia sui depositi offerta dall’FDIC nel bel mezzo della crisi delle banche del marzo del 2023.

L’onere è stato pari a $529 milioni, poco al di sopra dei  $525 milioni attesi dal consensus.

Il solido rialzo degli utili di Goldman Sachs è stato subito prezzato da Wall Street con il titolo che, subito dopo la diffusione degli utili, è salito di oltre l’1%.

Morgan Stanley: utile netto in calo nel IV trimestre 2023

Ha annunciato oggi i conti anche Morgan Stanley.

La banca Usa ha reso noto di aver chiuso il quarto trimestre terminato il 31 dicembre 2023 con un fatturato netto di $12,9 miliardi, poco mosso rispetto ai $12,7 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente e meglio rispetto ai $12,479 miliardi stimati dal consensus deglib analisti.

L’utile netto è ammontato a $1,5 miliardi, o a $0,85 su base diluita, rispetto ai $2,2 miliardi, o $1,26 per azione diluiti, del quarto trimestre del 2022.

Morgan Stanley ha precisato che l’utile al lordo delle tasse include oneri per $535 milioni, o di $0,28, di cui $286 milioni legati ai fondi versati al Fondo di garanzia dei depositi Usa e $249 milioni relativi a cause legali. Il pagamento al Fondo di Garanzia sui depositi Usa era stato stimato a un valore di $270 milioni.

Positiva anche la reazione del titolo Morgan Stanley, in rialzo anche in questo caso di oltre l’1%.

La banca americana ha sottolineato che i risultati ottenuti, nel 4Q 2023 e sul FY 2023, dimostrano la tenuta del modello di business della banca in un contesto che continua ad essere sfidante.

Ted Pick, Chief Executive Officer, ha così commentato la trimestrale:

“Nel 2023, la Società ha realizzato un solido ROTCE in un contesto di mercato eterogeneo e caratterizzato da diversi venti contrari. Iniziamo il 2024 con una strategia di business chiara e coerente e una leadership unita. Siamo concentrati sul raggiungimento dei nostri obiettivi finanziari a lungo termine continuando a realizzare risultati per gli azionisti”.

Banche Usa: a pesare sugli utili la crisi di SVB. Il caso JPMorgan

Venerdì scorso sono state diffuse le trimestrali delle rivali JPMorgan, Wells Fargo, Citigroup e Bank of America.

Banche Usa, via alle trimestrali: utili JPMorgan, Citigroup, BofA, Wells Fargo

Utili banche Usa: ci siamo. JPMorgan ‘Golia’ anche nel 2024?

I risultati sono stati, in generale, peggiori delle attese, fattore che è stato prezzato dal sottoindice di riferimento delle banche Usa, il KBW Bank stock index, che ha chiuso la settimana di contrattazioni a Wall Street con un ribasso, su base settimanale, pari a -3,1%.

A deludere anche gli utili della prima banca Usa, JPMorgan, costretta ad annunciare di aver concluso il quarto trimestre del 2023 con un calo dei profitti pari a -15% su base annua, a $9,3 miliardi.

L’eps di $3,04 è stato decisamente inferiore ai $3,35 attesi dal consensus degli analisti intervistati da FactSet.

Detto questo, JPMorgan si conferma “Golia” del sistema bancario degli Stati Uniti e del mondo.

Il gruppo ha chiuso infatti l’anno 2023 incassando il livello di redditività migliore della sua storia, assistendo a una crescita del fatturato, nel 2023, pari a +23%, a $158 miliardi, e a un rialzo degli utili pari a +32% a $49,6 miliardi.

Sui risultati di JPMorgan, così come su quelli delle altre banche rivali, ha pesato inoltre il versamento di fondi all’agenzia Federal Deposit Insurance Corporation che, nel mese di marzo del 2023, è intervenuta per garantire i depositi dei cittadini americani presenti nelle banche saltate in aria, sborsando qualcosa come $23 miliardi.

Erano i giorni in cui di fronte a una filiale di SVB, Silicon Valley Bank, la banca regionale Usa che decretò l’inizio della crisi bancaria del marzo del 2023, venne affisso il seguente avviso: “FDIC Acts to Protect All Depositors of the former Silicon Valley Bank, ‘Santa Clara, California’ in Pasadena, Calif., on Monday, March 13, 2023”.

LEGGI ANCHE

Silicon Valley Bank (SVB): davvero come Lehman?

Crollo di Lehman Brothers: oggi è il 15esimo anniversario

E’ opportuno dunque precisare che gli utili di JPMorgan sono stati zavorrati da un onere pari a ben $2,9 miliardi che la banca ha dovuto pagare per la crisi che ha scosso il mondo intero, agli inizi del 2023.

Senza quel pagamento, ha detto la stessa banca, l’eps sarebbe ammontato a $3,97 circa, battendo le stime del consensus.

“Per essere chiari, il nostro utile netto è stato ridotto di $0,74 per azione a causa di quella valutazione speciale lanciata (dalla Federal Deposit Insurance Corporation) – ha spiegato un portavoce di JPMorgan, in un’email riportata dalla CNN – Abbiamo riportato un eps di $3,04, che potrebbe di primo acchito essere considerato un risultato deludente. Ma diverse stime compilate dagli analisti non avevano considerato quei $0,74 per azione versati al Fondo”.

Sempre riguardo a JPMorgan, va rimarcato che il gigante guidato dal ceo Jamie Dimon ha incassato inoltre un margine netto di interesse a livelli record per il settimo trimestre consecutivo, assistendo nel quarto trimestre del 2023 a un NII (Net Interest Income) pari a $24,2 miliardi.

Ovviamente, il margine netto di interesse ha ricevuto una forte spinta dai rialzi dei tassi sui fed funds annunciati dalla  Fed di Jerome Powell, così come le ripetute strette monetarie anti-inflazione della Bce di Christine Lagarde hanno spinto i margini delle banche dell’area euro.