Notizie Notizie Mondo Crollo di Lehman Brothers: oggi è il 15esimo anniversario

Crollo di Lehman Brothers: oggi è il 15esimo anniversario

Pubblicato 15 Settembre 2023 Aggiornato 16 Settembre 2023 21:39

Il 15 settembre 2008 rappresenta una data storica ed emblematica nel mondo della finanza, in quanto segna il crollo di Lehman Brothers, una delle più grandi banche d’investimento degli Stati Uniti e del mondo.

Questo evento è ancora ricordato come il maggior fallimento bancario della storia ed ebbe conseguenze devastanti per l’economia mondiale, innescando una crisi finanziaria globale che riscrisse in qualche modo le regole del gioco.

Cosa è successo il 15 settembre del 2008

Lehman Brothers, con una storia di oltre 150 anni e una posizione di rilievo come la quarta banca più grande al mondo, nel 2008 era considerata da tutti “too big too fail“, ovvero troppo grande per fallire. Tuttavia, esattamente 15 anni fa, il 15 settembre 2008, la banca americana dichiarò inaspettatamente bancarotta a causa delle sue ingenti esposizioni sui mutui subprime. Ma come si arrivò a questo?

Le banche d’affari, a partire dalla fine degli anni ’90 hanno iniziato a impacchettare dei titoli obbligazionari derivati che avevano come sottostante i mutui ipotecari. Il principale vantaggio di queste operazioni era quello di poter facilmente reperire risorse sul mercato.

Cosa sono i mutui subprime

I subprime sono prestiti o mutui erogati a clienti definiti “ad alto rischio”. Sono chiamati prestiti subprime perché a causa delle loro caratteristiche e del maggiore rischio sono definiti di qualità non primaria, ossia inferiore ai debiti primari (prime) che rappresentano dei prestiti erogati in favore di soggetti con una storia creditizia e delle garanzie sufficientemente affidabili.

I mutui subprime sono concessi a persone con un basso reddito e un punteggio di credito basso. Sono caratterizzati da tassi di interesse variabili e da requisiti di credito meno stringenti rispetto ai mutui tradizionali. Quando il mercato immobiliare statunitense ha iniziato a crollare, i mutui subprime sono diventati sempre più rischiosi. Le persone che avevano contratto questi mutui hanno iniziato a non riuscire a pagare le rate, causando perdite ingenti alle banche. Per questo tali mutui sono stati il principale motore della crisi finanziaria del 2008.

Il fallimento di Lehman Brothers

Quando nel 2006 le famiglie e le imprese, non sono più riuscite a ripagare le rate di questi mutui, specie quelli subprime, mutui che come dicevamo venivano concessi molto spesso a clienti poco affidabili e a tassi di interesse molto elevati, le quotazioni dei derivati a essi sono crollati e il valore di portafoglio di molte banche, hedge fund e fondi pensione che li hanno acquistati si è ridotto di molto e in poco tempo.

Nel 2008, Lehman Brothers era fortemente esposta al mercato immobiliare statunitense attraverso investimenti in titoli legati ai mutui subprime. Quando il mercato immobiliare iniziò a vacillare, la banca americana si trovò con enormi perdite. Nonostante i tentativi di cercare un acquirente o una soluzione di salvataggio, il governo degli Stati Uniti decise comunque di non intervenire per evitare il collasso di Lehman Brothers. Di conseguenza, la banca dichiarò bancarotta il 15 settembre 2008.

Cosa ci ha insegnato

Le conseguenze del fallimento della Lehman Brothers sono state immediate. Il crollo della banca ha innescato una crisi finanziaria globale che ha portato al fallimento di altre banche, alla perdita di milioni di posti di lavoro e a un forte rallentamento dell’economia.

Il fallimento della Lehman Brothers ha insegnato al mondo alcune importanti lezioni e in primo luogo che l’eccessiva esposizione al rischio può essere molto pericolosa. Ma non solo, il caso di Lehman Brothers oltre a mettere in luce la rischiosità di prodotti come i mutui subprime, ha evidenziato come la mancanza di regolamentazione può facilitare la speculazione e quindi aumentare la probabilità di una crisi finanziaria.

Queste lezioni sono ancora valide oggi e dovrebbero essere tenute a mente da tutti coloro che operano nel settore finanziario. Il fallimento della banca ha portato a una maggiore regolamentazione del settore e a una maggiore consapevolezza di alcuni investimenti rischiosi.

L’impatto internazionale

Il crollo di Lehman Brothers non ha avuto un impatto limitato solo agli Stati Uniti ma ha avuto ripercussioni in tutto il mondo.

L’effetto domino scatenato dal crollo di Lehman Brothers ha portato infatti ad una profonda e duratura recessione globale che ha interessato diversi settori economici. Le banche centrali di tutto il mondo hanno dovuto abbassare i tassi di interesse per stimolare la crescita economica e garantire la stabilità finanziaria. Anche molti governi hanno implementato misure di stimolo economico e di salvataggio bancario per proteggere le loro economie dalla recessione.

Molti investitori hanno perso fiducia nei mercati finanziari e hanno cercato rifugio in asset considerati più sicuri, come l’oro e i titoli di Stato. Ciò ha avuto un impatto significativo sui mercati azionari e sulle valute.

A distanza di anni, il crollo di Lehman Brothers rimane ancora una lezione importante sui pericoli dell’eccessiva leva finanziaria, della mancanza di trasparenza nel settore dei derivati e della necessità di una sorveglianza regolamentare efficace per prevenire futuri crolli finanziari.