Amazon: Prime Days da record ma il titolo inciampa in attesa della trimestrale

Dopo aver registrato numeri record a seguito dei giorni di shopping a prezzo di saldo previsti per i Prime Days 2024, Amazon inciampa bruscamente sul Nasdaq. Il titolo del gigante dell’e-commerce ha perso circa il 6,2% dai massimi assoluti di inizio luglio, interrompendo una crescita che proseguiva da ottobre 2023. Il 1° agosto saranno inoltre pubblicati i conti relativi al Q2 2024, previsioni in crescita rispetto al trimestre precedente e sul confronto a dodici mesi.
Attesa per i conti del Q2 2024: le previsioni
Riflettori puntati su Amazon che si appresta il 1° agosto a pubblicare dei conti relativi al secondo trimestre 2024. Nei primi tre mesi del 2024, Amazon ha riportato un incremento dei ricavi del 13%, raggiungendo $ 143,3 miliardi, rispetto ai $ 127,4 miliardi dello stesso periodo del 2023. Crescita che dovrebbe confermarsi anche per il Q2 2024, quando le previsioni (consensus Bloomberg) indicano un fatturato di $ 148,75 miliardi, in linea con le guidance aziendali che ad aprile preannunciavano un livello compreso tra i $ 144,0 e $ i 149,0 miliardi.
Da verificare se il reddito operativo confermerà la stima tra $ 10 e 14 miliardi, dato il potenziale impatto sfavorevole dei tassi di cambio. Positivo anche il confronto su base annuale, quando Amazon aveva riportato ricavi per $ 134,4 miliardi, in aumento del 10,6% circa.
L’EPS atteso (consensus Bloomberg) per il Q2 2024 è di $ 1,028, in rialzo sia in rapporto al Q1 2024 ($ 1,17), sia rispetto al Q2 2023 ($ 0,65). Le previsioni di Amazon per il secondo trimestre 2024 riflettono una solida aspettativa di crescita, mostrando una continua crescita nei segmenti chiave, incluso il rafforzamento delle capacità di AWS e l’espansione della sua offerta nel settore retail.
Frode fiscale in Italia: sequestrati € 121 milioni
Finisce sotto indagine della Guardia di Finanza Amazon Italia, alla quale sono stati sequestrati in via preventiva € 121 milioni con l’accusa di frode fiscale. Sotto la lente d’ingrandimento sarebbero finiti degli accordi illeciti di subappalto, volti a favorire lo sfruttamento del lavoro, nonché un meccanismo di emissione di fatture false. In attesa di ulteriori aggiornamenti, sono in atto in questi giorni le operazioni di perquisizione presso le sedi dei soggetti coinvolti. Anche Amazon si iscrive così all’elenco delle big della logistica a finire nel taccuino dell’Agenzia delle Entrate, come Uber, Bartolini e GLS tra le altre.
Il punto tecnico sul grafico di Amazon
Con una performance che ad oggi dice +23% dall’inizio del 2024, Amazon si trova ora in una potenziale fase correttiva dopo aver registrato una serie di ribassi che complessivamente pesano per circa il 6% dai massimi di inizio luglio. Periodo influenzato principalmente dall’attesa della pubblicazione sui conti del trimestre che ne giustifica l’elevata volatilità.
Il grafico del titolo Amazon presenta numerosi spunti operativi, di cui alcuni già evidenziati nell’analisi proposta ad inizio mese e che rimangono tutt’ora validi. Il contesto è tuttavia leggermente cambiato a seguito della rottura al ribasso della trendline (in rosso) di breve periodo. Questo è avvenuto contestualmente con la rottura al di sotto del supporto statico (in giallo) in area $ 188,65, nonché del supporto statico (in viola) all’interno del grafico del RSI a 14 periodi. La lettura d’insieme di questi segnali attribuisce particolare significatività al tentativo di inversione, anche se si segnalano prezzo ed oscillatore che cercano di mostrare la loro forza ritestando le aree chiave.
Nel medio periodo, la tendenza rimane ancora fortemente rialzista confermata anche dalla distanza verticale tra la seconda trendline ed il prezzo. A conferma di questo, il principale target rimane l’area di prezzo $ 210, primo obiettivo del pattern di testa e spalle rovesciato formatosi durante la fase correttiva e confermatosi a dicembre 2023. Altro spunto interessante sul grafico si trova nella presenza di frattalità nei movimenti di accumulazione: tra novembre e dicembre 2023 l’uscita dal rettangolo è stata seguita da una correzione sul supporto prima di generare il movimento che ha portato alla formazione dei massimi storici.
Una grossa similitudine, seppur con un intervallo temporale differente, è da ritrovarsi nella fase laterale di accumulazione avvenuta tra aprile e giugno 2024. Al momento si potrebbe infatti aver assistito alla correzione in uscita dal blocco orizzontale, per giungere poi ad un nuovo impulso verso l’area target. Attualmente, si ritiene comunque prematuro affermare con certezza tale scenario, in quanto si devono attendere le conferme in rottura sui punti di resistenza principali. Sarà la pubblicazione della trimestrale a tracciare la strada maestra? Solamente il mercato potrà avere l’ultima parola.