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Treasuries Usa pagano Fed ancora hawkish: tassi al record dal 2007

3 Ottobre 2023 10:38

Attenzione non solo ai BTP, ma anche ai tassi dei Treasuries Usa che, nella giornata di ieri, sono tornati a volare, schizzando fino al 4,701%, nuovo record dal 15 ottobre del 2007, quando erano saliti al 4,719%, ovvero ai massimi in 16 anni.

In generale, i rendimenti dei Treasuries americani compresi nel tratto tra 5 e 30 anni sono volati ieri tutti di 10 punti base circa, contagiando anche i Bund tedeschi e i BTP italiani.

La carta Usa è tornata a scontare le dichiarazioni arrivate da alcuni esponenti della Fed, la banca centrale americana guidata da Jerome Powell.

Treasuries Usa, BTP, Bund: occhio ai tassi

Nelle prime ore della giornata di contrattazioni di oggi, lo spread BTP-Bund a 10 anni è sotto controllo, in area 190 punti base, con i tassi dei BTP che segnano un lieve calo al 4,82% e i Bund tedeschi che scendono al 2,91%.

I tassi dei Bund tedeschi continuano tuttavia a viaggiare al record degli ultimi 12 anni, dopo essere volati, lo scorso giovedì, fino al 2,98%, al valore più alto dall’inizio di luglio del 2011, prima di fare dietrofront nella seduta di venerdì scorso.

Si smorza anche la tensione sui Treasuries Usa, con il conseguente dietrofront dei rendimenti: quelli dei Treasuries Usa a 10 anni, dopo aver sfondato ieri la soglia del 4,7%, tornano al 4,67%.

Ma l’ansia tassi rimane protagonista dei mercati, e il rischio di nuove fiammate dei rendimenti dei Treasuries che possano contagiare i tassi dei bond dell’Eurozona è concreto, come dimostrano i bruschi smobilizzi dei titoli di stato della scorsa settimana.

Va detto che una parentesi rialzista si è presentata comunque venerdì scorso, quando il mercato globale dei bond aveva tirato un sospiro di sollievo, dopo il bagno di sangue dei giorni precedenti che, nella giornata di giovedì, in particolare, aveva visto protagonista la forte tensione sui BTP, complice l’effetto Nadef varato dal governo Meloni.

Gli investitori erano tornati venerdì scorso a fare incetta anche di Treasuries Usa, intimoriti dal rischio imminente di uno shutdown del governo degli Stati Uniti.

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A incidere sui buy sui Treasuries era stata inoltre la pubblicazione del dato relativo all’inflazione Usa preferito dalla Fed, l’indice PCE core che, salendo a un ritmo inferiore alle attese, aveva allontanato dai mercati la paura di nuove strette monetarie da parte della banca centrale americana.

Anche nell’area euro, la rimonta dei bond di venerdì scorso era stata sostenuta dai numeri sull’inflazione del blocco, che avevano alimentato la speranza di uno stop nel ciclo di rialzo dei tassi lanciato più di un anno fa dalla Bce di Christine Lagarde.

Treasuries tornati nel mirino con ‘rinvio’ shutdown e parole Fed

Con l’accordo trovato dal Congresso degli Stati Uniti nel fine settimana, il rischio shutdown è stato almeno rinviato, fattore che ha portato gli investitori a vendere ieri di nuovo i Treasuries Usa, sulla scia tra l’altro di nuove dichiarazioni di banchieri centrali, che hanno riportato sui mercati la paura di ulteriori strette monetarie.

A scatenare la tensione sui Treasuries sono state in particolare le parole hawkish di Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland, che ha detto di credere che, probabilmente, il lavoro della Fed per abbattere l’inflazione non si sia ancora concluso.

Credo che dovremo tutti alzare di nuovo i tassi sui fed funds, quest’anno, e poi tenerli a quel livello per un po’ di tempo, in attesa di ottenere maggiori informazioni sugli sviluppi dell’economia e sugli effetti delle restrizioni delle condizioni finanziarie, che si sono già manifestate”, ha detto Mester parlando da Cleveland.

Le speranze delle colombe sono state smorzate anche dal governatore della Fed Michelle Bowman, che ha riferito di sostenere tuttora “un aumento dei tassi dei fund funds al prossimo meeting, nel caso in cui i dati macro in arrivo dovessero indicare che i progressi compiuti dall’inflazione si sono fermati o sono troppo lenti per riportare il tasso di crescita al 2% in modo tempestivo”.

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