Notizie Dati Macroeconomici Inflazione USA, l’indice preferito della Fed sale meno del previsto

Inflazione USA, l’indice preferito della Fed sale meno del previsto

29 Settembre 2023 15:21

L’indice preferito della Fed, che misura l’andamento dell’inflazione cala più del previsto nel mese di agosto, evidenziando i risultati della recente politica sui tassi della banca centrale. Il PCE Index ovvero il prezzo per la spesa dei consumatori, ha registrato una crescita del 3,5% su base annuale in linea con le attese degli economisti. Mentre solo nel mese di agosto ha segnato un +0,4% sotto le stime di consenso dello 0,5%. Mentre il dato core ovvero quello depurato dai beni alimentari ed energetici ha evidenziato una crescita del 3,9% su anno in linea con le attese e dello 0,1% su mese rispetto alle stime di consenso dello 0,2%.

I futures degli indici USA segnano dei rialzi moderati in seguito ai numeri sull’inflazione, che senza dubbio danno una boccata d’aria alla Fed. Lo S&P 500 guadagno lo 0,6% a 4.323 punri, il Dow Jones in salita dello 0,5%. Bene anche l’indice tecnologico il Nasdaq Composite con un + 0,9% a 14.833 punti.

I numeri nel dettaglio

Secondo i dati del Dipartimento del Commercio le spese personali in agosto su base mensile sono aumentate dello 0,4%, in calo rispetto al precedente +0,8% in linea con le stime degli analisti. I redditi personali ad agosto sono aumentati di 87,6 miliardi di dollari ovvero dello 0,4% in linea con le attese e sopra il dato precedente dello 0,2%.

L’indice PCE Core agosto

Sebbene sia uno dei tanti indici utilizzati dalla Fed per misurare l’inflazione, l’indice PCE è considerato particolarmente importante perché tiene conto dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori, come la sostituzione di beni a basso prezzo con articoli più costosi. L’indice fornisce un idea più chiara sul costo della vita rispetto al più diffuso indice dei prezzi al consumo (CPI), che misura i costi senza tener conto della sostituzione.

Le spese personali ad agosto

Il dato PCE core di oggi è il primo valore inferiore al 4% su base annua in quasi due anni e in calo rispetto al 4,3% di luglio. L’inflazione nel mese di agosto è stata in gran parte guidata dai costi energetici, che hanno accelerato del 6,1% e i prezzi dei beni alimentari in crescita dello 0,2%. Su base annua, il prezzo dell’energia è sceso del 3,6% mentre quello dei beni alimentare è aumentat0 del 3,1%.

Le mosse della Fed

L’obiettivo della Fed è riportare l’inflazione al 2% nel medio termine. L’indice dei prezzi al consumo è stato sull’obiettivo della Fed per ultima volta nel febbraio 2021.

La banca centrale americana ha iniziato la propria campagna di inasprimento dei tassi a marzo 2022, nell’ultimo meeting di settembre ha optato per una pausa dei rialzi lasciando i tassi invariati nel range 5,25% e 5,5% per valutare meglio gli effetti della propria politica monetaria. I mercati scommettono sulla fine del ciclo dei rialzi della Fed nonostante le indicazioni di alcuni membri falchi, secondo cui potrebbe essere necessario almeno un altro rialzo dei tassi nel 2023.