Notizie Notizie Mondo Tesla taglia produzione in Cina, titolo in coda a S&P 500 nel 2024

Tesla taglia produzione in Cina, titolo in coda a S&P 500 nel 2024

22 Marzo 2024 15:41

Prosegue il momento nero di Tesla, peggior titolo dell’S&P 500 dall’inizio dell’anno con un calo del 32% ytd. Le azioni della società di Elon Musk hanno aperto ancora in calo (-2%) a Wall Street, in scia alle indiscrezioni su una riduzione della produzione nel suo stabilimento di Shanghai. Una decisione dovuta al rallentamento della domanda di auto elettriche e alla crescente competizione in Cina.

Tesla riduce la produzione nel suo stabilimento in Cina

Secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, Tesla ha comunicato ai dipendenti della sua gigafactory di Shanghai una riduzione delle attività di produzione della Model Y e della Model 3, i due veicoli assemblati in Cina e destinati a diversi mercati, tra cui l’Europa.

In particolare, la casa americana avrebbe ordinato una diminuzione della settimana lavorativa, dai consueti sei giorni e mezzo a cinque. La produzione continuerà a funzionare sulla base di due turni al giorno da 11,5 ore ciascuno. La nuova organizzazione è stata implementata da inizio marzo, ma non è chiaro per quanto possa durare.

Alcune delle linee di produzione nello stabilimento, comprese le officine delle batterie, sarebbero soggette a sospensioni più lunghe, secondo una fonte interna. Tesla avrebbe avvisato il personale e alcuni fornitori di prepararsi ad una produzione limitata fino ad aprile.

Per Tesla vendite in calo nel mercato cinese

Alla base della decisione di Tesla ci sono due fattori fondamentali: il rallentamento della domanda di auto elettriche e la concorrenza sempre più serrata nel mercato automobilistico cinese, il più grande del mondo.

Le vendite di veicoli passeggeri in Cina sono aumentate del 17% nei primi due mesi dell’anno, con una crescita del 37,5% per i “veicoli a nuova energia” (NEV), termine che include auto full electric, ibride e a celle a combustibili.

Tesla, invece, ha consegnato 131.812 vetture tra gennaio e febbraio, in calo del 6% rispetto al primo bimestre del 2023, come emerso dai dati della China’s Passenger Car Association. A febbraio, le vendite della casa texana sono diminuite addirittura del 19%, toccando il minimo da dicembre 2022.

Solo il 53% delle consegne è andato al mercato locale, malgrado gli sconti implementati da Tesla dall’inizio dell’anno.

Pesa la concorrenza dei carmaker locali

La casa automobilistica di Musk si trova a competere con una serie di produttori locali di veicoli elettrici che sfornano auto sempre più convenienti e ricche di tecnologia. Tra questi spicca BYD, che nell’ultimo trimestre del 2023 ha superato Tesla in termini di consegne e che gode, tra gli altri, del supporto di un investitore di spicco come Warren Buffett.

Tesla è presente in Cina con due modelli, la berlina Model 3 e la sportiva Model Y, che hanno subito un update nella seconda metà dello scorso anno. A gennaio, Tesla ha abbassato i prezzi di listino delle due vetture, alimentando una guerra di prezzi con i concorrenti. Dall’inizio di marzo, sono stati introdotti altri sconti fino a 8.000 yuan (poco più di 1.000 dollari) sulla Model 3, oltre a piani di finanziamento e altre agevolazioni.

Domanda di veicoli elettrici in calo in Cina

La domanda di auto elettriche ha subito un rallentamento in Cina, così come in altre grandi regioni, tra cui Stati Uniti ed Europa.

Questo, soprattutto, dopo che il governo di Pechino ha ridimensionato una promozione decennale del settore e ha rimosso i sussidi a livello nazionale dalla fine del 2022.

Secondo la Passenger Car Association, le consegne di veicoli NEV ai concessionari aumenteranno del 25% nel 2024, raggiungendo 11 milioni di unità. Pur segnando ancora un’espansione, la previsione indica un rallentamento rispetto al 36% nel 2023 e al 96% del 2022.

Tesla perde terreno a Wall Street

Da inizio anno le azioni Tesla segnano un ribasso del 32%, nettamente la peggior performance tra le big di Wall Street. Le perdite degli ultimi mesi hanno fatto scivolare la casa automobilistica nella classifica delle società più capitalizzate di Wall Street. Con una market cap di circa $550 miliardi, Tesla è stata scavalcata anche da JPMorgan ($573 mld), Visa ($598 mld) ed Eli Lilly ($783 mld).

I giudizi degli analisti raccolti da Bloomberg si suddividono tra 20 buy, 26 hold e 14 sell, con un target price medio di 205 dollari, che implica un recupero potenziale del 21%.

Tra i sostenitori del titolo spicca Cathie Wood, la Ceo dei fondi della galassia Ark, secondo cui il titolo potrebbe impennarsi fino a 2000 dollari entro il 2027.