Tesla: Cathie Wood dà i numeri sul titolo. Il tp da febbre AI per il peggiore dei Magnifici 7
Qualche osservatore di mercato potrebbe dire che Cathie Wood sta dando letteralmente i numeri sul titolo Tesla (TSLA).
La fondatrice e numero uno di Ark Investment Management, ha sfornato infatti un target price per le azioni del colosso delle auto elettriche creato e gestito dal ceo Elon Musk a dir poco sbalorditivo.
Wood stima un rally pari a ben +1.140% per il titolo, che per ora si sta facendo notare per essere piuttosto il peggiore dei Magnifici 7.
Cathie Wood super bullish su Tesla. Più che EV, il motivo si chiama AI
Più volte Cathie Wood ha dimostrato di avere una fiducia incrollabile nei confronti delle potenzialità di crescita della Big Tech Usa Tesla, facendo shopping delle sue azioni.
Ora, in un mercato alle prese con la febbre per l’AI (intelligenza artificiale), la ceo dei fondi della galassia Ark ritiene di avere più di un motivo per puntare su livelli ancora più ambiziosi.
L’ottimismo di Cathie Wood sul titolo Tesla è stato riportato dall’articolo “The Biggest Loser in the “Magnificent Seven” Could Soar 1,140%, According to Cathie Wood’s Ark Invest”, che ha precisato come il target price della star della finanza sia pari a 2000 dollari: è quello, secondo Wood, il livello a cui le azioni Tesla potrebbero balzare entro il 2027.
Il motivo?
Meglio parlare di motivi, dal momento che la fiducia di Wood non si basa solo, o meglio non tanto, sull’outlook delle vendite di EV (auto elettriche) da parte del gruppo, quanto sulle sorprese che il software di Tesla per la guida autonoma potrebbe riservare, nel bel mezzo della grande scommessa, a Wall Street, sull’intelligenza artificiale.
Per la fondatrice di Ark Invest, di fatto, l’incidenza delle vendite di EV sul fatturato di Tesla è destinata a scendere, e in modo anche notevole, dall’85% del 2023 al 47% entro il 2027.
Il 44% del fatturato di Tesla, a suo avviso, arriverà invece dalla nuova tecnologia che verrà applicata per migliorare l’attuale funzione di self driving dei suoi veicoli.
Certo, quel target price di Cathie Wood sul titolo Tesla è a dir poco ambizioso, soprattutto se si considera che il titolo della Big Tech Usa fondata da Elon Musk si sta confermando, come viene sottolineato nell’articolo, quello che sta riportando la performance peggiore tra tutte le azioni del club dei Magnifici 7 che, ricordiamo, oltre a Tesla comprende Amazon, Apple, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia, Alphabet.
“Ma i Magnifici 7 sembrano essere diventati i Magnifici 6”
Non è un caso che, in una nota recente, Eric Turjeman, Co-CIO Mutual Funds di Ofi Invest AM, abbia scritto che “i famosi ‘Magnifici 7’ sembrano essere diventati i ‘Magnifici 6’, viste le performance molto deludenti di Tesla”.
Questo, pur in una situazione in cui, ha sottolineato Turjeman, “l’intelligenza artificiale continua ad attrarre i capitali degli investitori“, come dimostrano i rialzi in particolare di Nvidia e AMD, e in cui “si prevede che gli investimenti in AI nei prossimi due anni saranno immensi”.
Il fermento AI, insomma, non sta per ora vedendo grande protagonista il titolo Tesla, che viaggia a un valore inferiore di ben il 57% rispetto ai suoi massimi di sempre.
Il trend negativo continua tra l’altro a essere confermato, se si considera che, nell’ultimo mese, le azioni Tesla sono scese del 7,29%, negli ultimi tre mesi del 26,88%, arretrando del 29,59% dall’inizio dell’anno.
Tra l’altro, nella giornata di ieri, il titolo TSLA ha sottoperformato in modo evidente Wall Street e, in particolare, il Nasdaq Composite dei titoli tecnologici.
Le azioni hanno chiuso la giornata di contrattazioni in calo dello 0,13%, a quota $177,54, rispetto al +1,54% del Nasdaq, che ha chiuso a 16.265,64 punti.
Il valore del titolo è risultato inferiore di ben 121,75 dollari rispetto al record in 52 settimane, a quota $299,29, che era stato testato il 19 luglio del 2023.
Occhio anche al commento di Alessandro Fugnoli di Kairos, che ha scritto nel suo report recente “Il rialzo azionario sarà più solido se si prenderà una pausa” che, “più che ruotare da un settore all’altro, gli investitori dovranno diventare più selettivi all’interno di ogni settore”.
“Si pensi ai famosi Magnifici 7 della grande tecnologia – ha fatto notare Fugnoli – Nvidia, dall’inizio di quest’anno, è salita del 76 percento. Tesla è invece scesa del 30″.
Tesla: titolo giù anche oggi con bocciatura Autopilot
Ma per Cathie Wood Tesla rimane la scommessa più grande per chi vuole puntare sull’AI.
Per ora le cose non stanno andando bene.
Intanto, il titolo sconta l’assenza di una guidance per il 2024, che la Big Tech ha deciso di non diffondere, a causa delle incertezze sulle condizioni di salute dell’economia.
Vero è che il fatturato, nell’intero 2023, è salito al record di sempre di $96,7 miliardi, mettendo a segno un rialzo su base annua pari a +19% (rispetto al 2022).
Vero però anche che il fatturato è cresciuto a un ritmo inferiore rispetto alle consegne di auto, e questo a causa di quei tagli ai prezzi che Tesla ha annunciato. Tagli ai prezzi che hanno avuto un impatto ancora maggiore sulla redditività del gigante, come dimostrato dal trend del margine lordo, sceso nel 2023 al 18,2%, dal 25,6% del 2022.
Il risultato è che l’eps non-GAAP è scivolato di ben il 23% a $3,12.
Cathie Wood rimane in ogni caso super bullish sul titolo, pur essendosi scottata più volte in passato.
Il titolo Tesla, dal canto suo, continua a pagare l’indebolimento che il mercato delle auto elettriche sta soffrendo in termini di vendite e, di conseguenza, le manovre degli investitori, che stanno apportando aggiustamenti alle loro aspettative sulla crescita futura del segmento.
Per Wood, il fattore che farà volare le quotazioni di Tesla sarà però non l’EV, ma l’impatto che l’AI avrà sulla guida autonoma delle auto.
Peccato che notizie no sul sistema di assistenza alla guida del gigante di Musk siano arrivate proprio nelle ultime ore:
Reuters ha riportato infatti il giudizio dell’autorità americana U.S. Insurance Institute for Highway Safety sull’Autopilot e sulla tecnologia Full Self Driving di Tesla, così come sui programmi di assistenza alla guida elaborati da altre compagnie automobilistiche:
il giudizio è stato “poor”, ovvero debole, ovvero negativo.
Non c’è alcuna prova, ha sentenziato l’autorità, che dimostri che l’Autopilot o altri sistemi di assistenza alla guida diano benefici reali alla sicurezza, stando agli ultimi dati relativi agli incidenti” automobilistici.
E il titolo Tesla, a dispetto della view di Cathie Wood, fa di nuovo dietrofront, perdendo più del 3% a Wall Street.
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