Notizie Notizie Mondo Eli Lilly: chi è il colosso farmaceutico che vale più di Tesla e sale più di Microsoft

Eli Lilly: chi è il colosso farmaceutico che vale più di Tesla e sale più di Microsoft

Pubblicato 7 Marzo 2024 Aggiornato 26 Marzo 2024 15:55

Nel 2023, i cosiddetti Magnifici 7 hanno catalizzato l’attenzione degli investitori a Wall Street, sospinti in gran parte dal boom dell’intelligenza artificiale. Un rally che per buona parte di queste big non si sta confermando in questa prima parte del 2024: basti pensare alle difficoltà incontrate da colossi come Apple (alle prese con il rallentamento delle vendite di iPhone in Cina e una maxi multa dall’UE) e Tesla, sui minimi da maggio 2023. Eppure, c’è una società di cui si parla poco, ma che sta scalando la classifica delle aziende più capitalizzate di Wall Street: si tratta di Eli Lilly, azienda farmaceutica specializzata in prodotti per il trattamento di patologie come diabete, obesità, Alzheimer, leucemia e cancro.

Chi è Eli Lilly e cosa fa

Eli Lilly è un’azienda farmaceutica leader nello sviluppo di farmaci per il diabete, l’oncologia, l’immunologia e le neuroscienze. La società, con sede a Indianapolis, è stata fondata il 10 maggio 1876 dal colonnello Eli Lilly, un chimico farmaceutico e veterano della guerra di secessione americana. Ad oggi, conta più di 42 mila dipendenti in tutto il mondo, conduce ricerche cliniche in oltre 55 paesi e ha strutture di R&D e stabilimenti produttivi in 7 Stati.

I suoi farmaci più venduti includono Trulicity (per il trattamento del diabete e la riduzione dei rischi cardiovascolari), che genera circa il 21% delle entrate; Verzenio (trattamento del cancro al seno) e Taltz (trattamento di psoriasi a placche da moderata a grave, artrite psoriasica, spondilite anchilosante e spondiloartrite assiale non radiografica attiva), con un peso rispettivamente pari all’11% e all’8% del fatturato.

Dati finanziari di Eli Lilly

La società genera circa il 65% delle entrate negli Stati Uniti ma commercializza i suoi prodotti in circa 110 paesi. L’Europa rappresenta circa il 15% delle entrate, mentre Giappone e Cina hanno un’incidenza intorno al 5% ciascuna.

Nel 2023 l’azienda ha realizzato ricavi per oltre 34 miliardi di dollari, un utile per azione diluito di 5,8 dollari e ha proposto un dividendo per azione di 4,52 dollari. La società ha investito oltre 9 miliardi di dollari (il 27% delle entrate) in ricerca e sviluppo, attività in cui impiega oltre 10.200 dipendenti (il 23,9% della forza lavoro complessiva).

Il costo medio per scoprire e sviluppare un nuovo farmaco si attesta a 2,6 miliardi di dollari, con un tempo medio di 10 anni per il passaggio dalla scoperta al paziente.

Nel corso dell’ultimo anno, Lilly ha ottenuto dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense l’approvazione di Zepbound per il trattamento dell’obesità e di Jaypirca per la leucemia linfocitica cronica e il linfoma linfocitico di piccole dimensioni.

Eli Lilly in borsa: +149% in 12 mesi

Nell’ultimo anno il titolo Eli Lilly ha realizzato un impressionante rialzo del 149%, sovraperformando società più blasonate come Amazon (+85%), Microsoft (+58%), Alphabet (+39% e -6% da inizio 2024), Apple (+10% e -12% ytd) e Tesla (-3% e -29% nel 2024).

I guadagni in borsa dell’azienda farmaceutica si avvicinano a quelli del gigante Meta Platforms (+168%), mentre Nvidia resta inarrivabile con una cavalcata pari a +267% negli ultimi 12 mesi.

Grazie a questo poderoso rialzo, Eli Lilly ha raggiunto una capitalizzazione pari a 741 miliardi di dollari, superando Tesla ($562 miliardi) e avvicinandosi a Berkshire Hathaway ($873 miliardi), la holding del guru Warren Buffett. La classifica delle big di Wall Street vede ancora Microsoft al comando, con una market cap di $2,99 trilioni, seguita da Apple ($2,61 trilioni) e Nvidia ($2,22 trilioni). Amazon, Alphabet e Meta Platforms seguono rispettivamente a 1,8, a 1,64 e a 1,27 trilioni di dollari.

I farmaci per l’obesità spingono anche l’europea Novo Nordisk

Come detto, fra i prodotti di punta di Lilly figura Zepbound (tirzepatide), il nuovo farmaco dimagrante contro l’obesità. Un problema, quest’ultimo, molto diffuso negli Stati Uniti, con un’incidenza intorno al 38% della popolazione, secondo alcuni recenti studi.

Anche in Europa l’attenzione sul tema è elevata, come dimostra il successo del prodotto dimagrante Wegovy, disponibile anche negli Stati Uniti. Il farmaco è stato sviluppato da Novo Nordisk, che grazie anche al suo preparato anti-obesità ha raggiunto i massimi storici in borsa il primato fra le società più capitalizzate del Vecchio Continente. Il suo valore di mercato è pari a 4.000 miliardi di corone danesi, oltre 513 miliardi di euro, rispetto ai €417 miliardi della seconda classificata, il colosso del lusso LVMH, e ai €364 miliardi dell’azienda olandese ASML, che produce macchinari per la produzione di semiconduttori.

Novo Nordisk è stata anche recentemente inserita da Goldman Sachs fra i cosiddetti “GRANOLAS”, l’alternativa europea ai Magnifici 7 americani.