Notizie Notizie Italia Spread e tassi BTP: per S&P andrà così

Spread e tassi BTP: per S&P andrà così

19 Gennaio 2023 12:45

S&P Global Ratings ha appena presentato il suo outlook sullo spread BTP-Bund e sui tassi dei BTP a 10 anni.

Secondo l’agenzia di rating, lo spread Italia-Germania si attesterà alla fine del 2024 a quota 200 punti base, a fronte di tassi sui BTP a 10 anni stimati al 3,2%. E’ quanto emerge dall’Economic Outlook 2023 firmato dai suoi analisti.

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Dall’outlook di S&P emerge che il merito sarà delle banche italiane, che si presenteranno più solide e che, come detto ieri nel corso dell’evento “2023 Italy Annual Press Conference” organizzato da Standard & Poor’s, sono entrate in una situazione di solidità che “probabilmente non avevano mai avuto nella loro storia”.

Le banche italiane passano e superano così anche la prova dell’agenzia di rating made in Usa. Con effetti positivi previsti sullo spread e sui tassi, dunque sul costo del servizio del debito del made in Italy.

Così Mirko Sanna, director-financial services di S&P Global Ratings:

Ci sono situazioni diverse da banca a banca, ma rispetto a 6-7 anni fa non ci sono più le criticità nel senso di problemi individuali delle banche”.

Non per niente, in questo contesto, e a dispetto delle sfide che arrivano dal fronte macroeconomico mondiale, l’agenzia ha sottolineato di avere un oulook stabile sulle banche italiane, prevedendo un anno 2022 solido a livello di utili,  a meno che le stesse banche non abbiano deciso nel corso del quarto trimestre di provvedere a un aumento degli accantonamenti.

Uno scenario in realtà molto probabile, se si considera che, ad aumentare gli accantonamenti per far fronte a eventuali perdite sui crediti (NPL, crediti deteriorati) – che potrebbero crescere se l’ipotesi di recessione venisse confermata – sono stati colossi di Wall Street del calibro di JP Morgan & Co e Goldman Sachs  .

Ma anche se le banche italiane dovessero provvedere ad accantonare più riserve NPL, la fiducia dell’agenzia di rating verso il settore non verrebbe intaccata. 

Il motivo? L’effetto sulla loro redditività – per l’esattezza sui loro margini di interesse (NII) dei rialzi dei tassi da parte della Bce (proprio quei rialzi dei tassi che diversi esponenti del governo Meloni – ma non solo -stanno attaccando).

La strana equazione che molti non vedono

Potremmo presentare la seguente equazione:

L’Italia si sta opponendo a una carrellata di rialzi dei tassi lanciata da Lagarde & Co: una carrellata di rialzi che tuttavia ha effetti positivi, in quanto sta aumentando e aumenterà ancora la redditività delle banche italiane; questa redditività terrà sotto controllo lo spread BTP-Bund e i tassi sui BTP fino alla fine del 2024, grazie alla fiducia nei confronti dell’Italia.   Almeno secondo gli economisti di Standard & Poor’s.

Quindi, in sostanza, la strana equazione dimostrerebbe che l’Italia sbaglierebbe a prendersela con la Banca centrale europea guidata da Christine Lagarde (che, tra l’altro, come stanno dimostrando le dichiarazioni che arrivano dagli esponenti dell’Eurotower in queste ultime ore, sta smentendo i rumor sulle indiscrezioni rilasciate due giorni fa da Bloomberg).

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Spread BTP-Bund rimane osservato speciale

Gli acquirenti di BTP possono stare tranquilli?

Certo lo spread BTP-Bund è destinato a rimanere osservato speciale, soprattutto dopo gli ultimi scivoloni, che lo hanno portato ieri attorno a quota 171 punti base circa.

Le aspettative su una Bce più dovish hanno fatto scendere in modo sostenuto i tassi dei BTP decennali, capitolati fino al 3,71% nella sessione di ieri.

A innescare la flessione dello spread e dei tassi sui BTP, va ricordato, è stata la diffusione di alcune indiscrezioni riportate dall’agenzia Bloomberg, secondo cui la Bce di Christine Lagarde sarebbe pronta a varare, a partire dalla riunione di marzo, strette monetarie di entità inferiore ai 50 punti base.

Speculazioni che la Bce sta cercando però di rintuzzare.

Ieri, parlando da Davos, dove è in corso il World Economic Forum, l’esponente francese del Consiglio direttivo dell’Eurotower Francois Villeroy de Galhau ha prontamente messo tutti sull’attenti nei confronti dei rumor, secondo cui l’Eurotower si appresterebbe, nella sua lotta contro l’inflazione – a partire dal mese di marzo – ad alzare i tassi dell’area euro in modo più contenuto.

Lasciatemi ricordare le parole che Lagarde ha proferito nell’ultima conferenza stampa di dicembreha detto Villeroy  ‘Dovremmo aspettarci di alzare i tassi di interesse al ritmo di 50 punti base per un periodo di tempo’. Bene, queste parole sono ancora valide oggi”.

Posizione confermata anche dal falco dell’Olanda, nella giornata di oggi e sempre da Davos, da Klaas Knot, che ha rimarcato che la Banca centrale europea guidata da Christine Lagarde “non si fermerà dopo un altro rialzo dei tassi di 50 punti base, questo è certo”.

Oggi i tassi e lo spread BTP-Bund sono in lieve rialzo.

Riguardo alla Bce, S&P Global Ratings ha reso noto di stimare un tasso terminale da parte della banca centrale pari al 3%, aggiungendo tuttavia che, “diversamente da molti, non stimiamo un taglio dei tassi (nell’area euro) prima della fine del 2024”.

Mai come ora la Bce di Christine Lagarde è attesa al varco dai mercati.

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