Notizie Notizie Italia Eni: boom di green bond con offerta a 2 mld. Cosa succede ora?

Eni: boom di green bond con offerta a 2 mld. Cosa succede ora?

Pubblicato 18 Gennaio 2023 Aggiornato 20 Gennaio 2023 14:24

Partenza col botto per le obbligazioni a cinque anni di Eni (+0,92%) che, dopo oltre un decennio di assenza, ha lanciato da poco più di due giorni, un bond interamente dedicato ai risparmiatori italiani e per la prima volta collegato ai propri obiettivi di sostenibilità.
Nel dettaglio, nel primo giorno di emissione, le domande per i Bond Sustainability-linked 2023/2028 di Eni, hanno ampiamente superato il miliardo inizialmente offerto e così il gruppo guidato da Descalzi, come preannunciato, ha comunicato oggi che è stata alzata l’offerta del Bond a 2 miliardi di euro.

Obiettivo raggiunto quindi per Eni che tramite queste obbligazioni legate a obiettivi di sostenibilità, quotate sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) di Borsa Italiana, mira a finanziare eventuali futuri fabbisogni di Eni, mantenere una struttura finanziaria equilibrata, oltre che diversificare ulteriormente le fonti di finanziamento del gruppo.

Un successo ben superiore alle aspettative anche per via del tasso minimo (4,3% annuo lordo) ritenuto da molti analisti abbastanza generoso, “anche rispetto a emissioni simili e con una duration inferiore di un anno

L’emissione di questo bond sostenibile di Eni coincide con il picco più alto della performance finanziaria di Eni, che come vediamo nel grafico qui sotto, si trova sui massimi, da diversi anni, in termini di ricavi e reddito netto, con un debito in contrazione.

Ricavi (in blu) e utile (in giallo) di Eni nel corso degli ultimi anni

 

Cosa succede ora?

Con tutta probabilità, vista l’elevata domanda da parte degli investitori, ci sarà una chiusura anticipata del collocamento, anche se da questo punto di vista, nel prospetto informativo dell’emissione è indicato che in ogni caso il periodo di offerta del bond dovrà essere pari ad almeno cinque giorni lavorativi, quindi almeno fino a questo venerdì.

L’unica cosa certa ormai è che in caso, come quello attuale, di un numero di adesioni all’offerta superiore rispetto all’ammontare complessivo, si procederà al riparto, ma come si verifica?

In questo scenario possono configurarsi due situazioni distinte:

  • Caso in cui il numero dei richiedenti non supera il numero di lotti minimi disponibili, ovvero 1.000.000 dato che il lotto minimo è di 2.000 euro. In questo frangente ciascun richiedente ha diritto al lotto minimo e se dopo l’assegnazione rimangono delle obbligazioni residuali queste vengono assegnate in misura proporzionale al valore delle richieste non soddisfatte. Se dovesse invece esserci un ulteriore residuo, questo viene spartito tramite sorteggio tra i richiedenti che hanno partecipato al riparto proporzionale.
  • Caso in cui il numero dei richiedenti supera il milione di lotti minimi disponibili. In questo caso si procederà direttamente con il sorteggio in quanto non sarà possibile assegnare a ciascun richiedente un lotto minimo.