Notizie Notizie Italia Mps, sorpresa utili, guidance e dividendi: titolo scatta. Occhio a parole Lovaglio

Mps, sorpresa utili, guidance e dividendi: titolo scatta. Occhio a parole Lovaglio

4 Agosto 2023 10:19

Mps-Banca Monte dei Paschi di Siena, banca guidata dal ceo Luigi Lovaglio, annuncia utili in forte rialzo, relativi al secondo trimestre e al primo semestre del 2023.

Il titolo non ci pensa due volte a scattare in cima al Ftse Mib, con un rally fin oltre il 6%, grazie alla frase magica proferita da Lovaglio:

“Siamo sulla buona strada per superare il target di 1 miliardo di euro di utile netto nell’intero anno, in anticipo rispetto ai target del piano industriale”.

Oltre agli utili la banca senese, che vede il Mef-Tesoro azionista di maggioranza con una quota del 64%, comunica ai mercati anche di aver finalizzato, alla vigilia, la cessione di un ulteriore pacchetto di NPE (esposizioni non performanti), con un gross book value di circa 230 milioni di euro, “i cui effetti sono già riflessi nei dati economici del semestre”.

Utile netto +62,6% in II trimestre 2023. In primi sei mesi utile 12 volte risultato 2022

Veniamo ai numeri dei conti, resi noti da Monte dei Paschi prima dell’avvio della giornata di contrattazioni di Piazza Affari.

Nel secondo trimestre del 2023 la crescita dell’utile netto è stata pari a +62,6% rispetto al primo trimestre, a 383 milioni di euro.

Il balzo ha portato il totale di utili incassati da Mps nei primi sei mesi dell’anno a 619 milioni, circa 12 volte il risultato netto del primo semestre del 2022, pari a 53 milioni di euro.

E’ stato il terzo trimestre consecutivo di crescita dell’utile netto con un risultato a tre cifre, una forte generazione organiza di capitale e di valore sostenibile, stando a quanto ha reso noto la stessa Mps nel comunicato con cui ha diffuso i conti.

Mps ha presentato inoltre “una solidità patrimoniale ai vertici del sistema” con un CET 1 Fully Loaded al 15,9%, in crescita di più di 90 punti base nel trimestre, e un buffer di oltre 500 pb sul requisito di TIER 1 ratio.

Il titolo Mps brinda in Borsa anche per la guidance resa nota sul parametro CET1 Ratio Fully Loaded, con cui l’istituto stima ora un valore del parametro in ulteriore rialzo alla fine dell’anno, al 16,5%.

Mps: posizione di liquidità solida anche dopo rimborsi TLTRO Bce

Solida anche la posizione di liquidità, confermata anche a seguito del rimborso di 11 miliardi di euro dei prestiti ricevuti dalla Bce a tassi super agevolati, con il piano TLTRO.

Mps ha dunque sfidato in tal senso le previsioni di alcuni economisti, che avevano paventato il peggio, con il rimborso dei prestiti TLTRO, soprattutto per le banche italiane.

E invece, la banca alla ricerca da anni di un cavaliere bianco che possa liberarla da quella partecipazione di maggioranza detenuta dallo Stato – una quota di cui lo Stato italiano vuole sbarazzarsi il prima possibile, e che deve smobilizzare anche in base ai nuovi accordi presi con l’Ue e la Bce entro l’anno prossimo – ha riportato un solido livello di liquidità nonostante, anche, il fattore TLTRO della Bce.

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Così come per i precedenti governi, anche per il governo Meloni Mps si conferma tra i dossier tra quelli che scottano di più.

Meloni non aveva risparmiato critiche alla gestione del dossier Mps da parte dei governi precedenti:

“Siamo al lavoro, ad esempio, sul dossier Mps, un’altra delle grandi questioni ereditate, una situazione molto difficile, gestita fin qui abbastanza pessimamente, con decine di miliardi spesi a carico dei contribuenti”, è una delle frasi che la presidente del Consiglio aveva proferito, riferendosi all’Odissea che da anni vede protagonista l’istituto senese.

Obiettivo del governo, come ha detto Meloni,  “una uscita ordinata dello Stato” dal capitale del Monte dei Paschi.

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Mps: boom margine di interesse, Lovaglio prevede picco, poi calo

La forte crescita della redditività riportata dalla banca senese nei primi sei mesi dell’anno si è riflessa nel trend del margine di interesse che, al 30 giugno 2023, è ammontato a 1,083 miliardi di euro, in rialzo del 64,4% su base annua.

Il margine di interesse, ha detto l’AD Lovaglio, dovrebbe testare inoltre il picco nel terzo trimestre del 2023, per poi iniziare a scendere nel corso del quarto trimestre.

Sul fronte dei costi, il ceo Luigi Lovaglio si è detto fiducioso nella “capacità di mantenere l’efficienza nella gestione dei costi trimestre su trimestre, tenendo conto anche dell’uscita di 4.000 unità di personale, che non ha ancora dispiegato del tutto i suoi effetti nel corso del primo semestre”.

“I costi dovrebbero essere al centro della nostra strategia – ha rimarcato l’AD  – perchè il margine di interesse non potrà continuare a crescere a questo livello e noi vogliamo essere sicuri che nel 2024 e nel 2025 continueremo a crescere ancora, in termini di risultato operativo”.

Sul fronte dividendi, Lovaglio ha aperto alla possibilità di “anticipare il ritorno al dividendo sull’utile 2024”.

“I risultati del primo semestre – ha spiegato – permettono a Mps di prevedere un margine di interesse NII superiore a 2,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda le commissioni, si prevede un valore superiore agli 1,3 miliardi “grazie alla resilienza sulle commissioni bancarie e sviluppi positivi su wealth management”.

I costi sono stimati invece a un livello inferiore 1,85 miliardi di euro, nonostante la pressione dell’inflazione, ha detto ancora l’AD, sottolineando che “siamo quindi sulla buona strada per superare il target di 1 miliardo di euro di utile netto nell’intero anno, in anticipo rispetto ai target del piano industriale”.