Mps incassa doppio upgrade rating. Ma i sell di Piazza Affari contagiano il titolo

Per il rating di Mps, arriva l’ottima notizia della promozione firmata dall’agenzia DBRS Ratings GmbH, nota anche come Morningstar DBRS.

Il titolo del Monte dei Paschi di Siena non riesce tuttavia a beneficiare del doppio upgrade, a causa del sentiment negativo che sta affossando l’azionario globale, Piazza Affari inclusa.

Le azioni del Monte arretrano di più dell’1,5% sul Ftse Mib della borsa di Milano, viaggiando attorno a quota 3,975 circa.

Rating Mps: arriva il doppio upgrade di Morningstar DBRS

L’annuncio dell’upgrade è stato dato ieri dalla banca senese guidata dal ceo Luigi Lovaglio e ancora nelle mani dello Stato, maggiore azionista con una quota inferiore rispetto a quel 64% che deteneva fino alla fine dello scorso anno, ma sempre stakeholder numero uno, con una partecipazione scesa al 27,63%, dopo la recente seconda mossa lanciata dal governo Meloni.

Con un comunicato ad hoc, Mps ha reso noto che DBRS Ratings GmbH ha rialzato i rating della banca di ben due livelli, migliorando il rating standalone Intrinsic Assessment (‘IA’), il Long-Term Issuer rating e il Long-Term Senior Debt rating a ‘BB (high)’ da ‘BB (low)’, e il Long-Term Deposit rating a ‘BBB (low)’ da ‘BB’.

Il rating del debito subordinato è stato alzato anche in misura maggiore, ovvero di tre livelli, a ‘BB (low)’ da ‘B (low)’.

Diverse le motivazioni che sono state da Morningstar DBRS all‘upgrade.

Intanto, l’agenzia di rating ha preso in considerazione “i significativi miglioramenti realizzati dalla banca negli ultimi 12- 18 mesi”, confermati dal “sostanziale aumento dei ricavi, supportato oltre che dallo scenario dei tassi di interesse, anche dai miglioramenti del business mix”.

Non poteva mancare l’altra motivazione del “ritorno alla distribuzione dei dividendi” dopo 13 anni in cui gli azionisti del Monte erano rimasti a secco di cedole.

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Molte altre le ragioni alla base della doppia promozione decisa dall’agenzia.

Tra queste, “il successo della manovra sul personale realizzata a dicembre 2022, con l’uscita volontaria di circa 4.000 dipendenti”, che ha “permesso di migliorare strutturalmente l’efficienza operativa”, ma anche i progressi compiuti da Mps sul costo del rischio, che ora “si attesta su un livello strutturalmente più basso”.

Hanno inciso anche “il forte livello di patrimonializzazione, per il quale Mps si posiziona nella fascia più alta tra i suoi peer” e la “significativa riduzione dei rischi legali grazie ai positivi esiti giudiziari dello scorso anno”.

Migliorato anche l’outlook

In generale, ha scritto Mps facendo riferimento alle motivazioni dell’upgrande, i rating “continuano ad essere sostenuti anche dalla stabilità del profilo di funding e di liquidità e dal rinnovato accesso al mercato del funding istituzionale”.

Non solo upgrade sul rating.

Morningstar DBRS ha premiato Mps anche con il miglioramento dell’outlook a positivo, spiegando la mossa con la convinzione che tutti i fattori sopra elencati “continueranno a sostenere i profitti nel 2024”.

Mps rimane osservata speciale a Piazza Affari a seguito della seconda grande mossa annunciata dal governo Meloni alla fine di marzo, che ha visto il ministero dell’Economia e delle Finanze liberarsi di una partecipazione pari al 12,5%, dopo la vendita di  una prima quota del capitale di Mps pari al 25%, alla fine del 2023.

La banca è tornata a confermarsi protagonista di Borsa la scorsa settimana, con l’assemblea degli azionisti riunitasi per approvare i conti del 2023 e la distribuzione dei dividendi che l’istituto si appresta a erogare dopo uno stop durato più di un decennio.

In occasione dell’evento, il maggiore azionista, ovvero il Mef, ha votato formalmente contro la tassa sugli extraprofitti delle banche lanciata dal governo Meloni all’inizio del mese di agosto, decidendo di destinare a riserva un ammontare di utili, in linea con quanto stabilito dalla versione più light del prelievo.

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