Notizie Notizie Mondo Bond Usa e tassi Fed: i tori si sfregano le mani. Ma debito fa paura

Bond Usa e tassi Fed: i tori si sfregano le mani. Ma debito fa paura

27 Novembre 2023 12:28

E ora negli Stati Uniti si scommette sulla ripresa dei bond Usa, ovvero dei Treasury.

La ripresa del mercato dei titoli di stato numero uno al mondo è già in atto, come dimostra il trend al ribasso dei tassi. E il motivo numero uno è rappresentato dalla grande svolta della Fed di Jerome Powell, su cui ormai i trader scommettono da un po’.

Nelle ultime settimane si è appreso d’altronde che l’inflazione Usa misurata dall‘indice dei prezzi al consumo (CPI) ha riportato un trend praticamente piatto a ottobre su base mensile, salendo del 3,2% su base annua.

Ancora più rassicurante l’indice CPI core, che esclude i prezzi più volatili delle componenti dei beni energetici e beni alimentari, avanzato a ottobre dello 0,2% su base mensile, rispetto al +0,3% stimato dal consensus, e del 4%, al di sotto del +4,1% atteso, su base annua.

Proprio su base annua la componente core ha messo a segno il rialzo più contenuto dal settembre del 2021, ovvero in più di due anni.

La rimonta dei Treasury, con la Grande Scommessa dei trader sulla Fed

La convinzione crescente tra i trader sul cambio di rotta da parte della Fed è tutta incisa nel trend dei Treasury Usa.

La scorsa settimana i tassi dei Treasury Usa a 10 anni sono scesi fino al 4,369%, al minimo dal 20 settembre, ovvero degli ultimi due mesi.

Oggi i tassi decennali dei Treasury sono in calo al 4,466% mentre i tassi a cinque anni sono in flessione al 4,946%.

Il dietrofront, in queste ultime settimane, è stato lampante, sulla scia delle speculazioni degli investitori, secondo cui la Federal Reserve sarebbe pronta a deporre le armi nella sua lotta contro l’inflazione, a dispetto delle parole del presidente Jerome Powell, sempre caute quando si tocca l’argomento sulla possibile fine dei rialzi dei tassi, ancora di più quando si tratta dell’ipotesi di imminenti sforbiciate.

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Dalle stesse minute è emerso un tono piuttosto hawkish sui tassi.

Ma un articolo di Bloomberg scommette già sulla possibilità di un rally dei Treasury nei mesi a venire.

“La maggior parte degli strategist di Wall Street prevede che il trend dei tassi (rendimenti Treasury) più bassi continuerà a persistere, gettando le basi di guadagni (per i bond Usa) più solidi nel 2024″.

L’outlook è comunque di un movimento al ribasso per i rendimenti dei Treasury a più lungo termine più lento, a causa delle nuove emissioni di debito a cui gli Stati Uniti dovranno ricorrere per finanziare un deficit che continua a puntare verso l’alto.

Tra i fattori bullish per i titoli di stato Usa ci sono i seguenti:

l’inflazione degli Stati Uniti continua a raffreddarsi, come dimostrato dagli ultimi dati , il mercato del lavoro Usa si sta indebolendo e chi scommetteva su rendimenti più alti ora sta cambiando sempre di più idea, nella convinzione che la Fed sarà costretta a tagliare i tassi entro i primi sei mesi del 2024.

Per Goldman Sachs Asset Management il 2024 sarà l’anno dei bond Usa

C’è anche chi ritiene che il 2024 potrebbe essere “l’anno dei bond”.

E’ il caso di Ashish Shah, responsabile della divisione degli investimenti di Goldman Sachs Asset Management che, da un lato, frena gli entusiasmi di chi intravede all’orizzonte veloci tagli dei tassi da parte della Fed, sottolineando di credere che “la Fed non sarà veloce nell’imprimere una svolta” alla sua politica monetaria e che, dall’altro lato, sostiene che la direzione dei tassi sarà comunque quella, “dal momento che non solo l’inflazione sta scendendo, ma anche la crescita sta decelerando il passo”.

Motivo per cui l’anno prossimo “sarà l’anno dei bond, che performeranno bene”.

Allo stesso tempo, e qui torna il nodo del debito Usa, “assisteremo anche a una curva dei rendimenti più ripida, visto che gli Usa emetteranno molto nuovo debito”, sottolinea Shah da Goldman Sachs Asset Management.

Ottimisti sul trend dei Treasuries anche Ira F. Jersey e Will Hoffman, entrambi strategist di Bloomberg Intelligence, che prevedono per il 2024 un guadagno dei bond Usa a doppia cifra, facendo notare che “Bloomberg Economics stima per il 2024 l’inizio di una recessione, seguito da una ripresa modesta”.

“La domanda dei Treasury potrebbe superare inoltre l’offerta, con le aspettative di una politica monetaria più accomodante e di un calo dell’inflazione, a fronte di un deficit federale che continuerà a rimanere fonte di preoccupazione”.

Più cauto sul trend dei Treasuries Usa è invece Brian Smedley, responsabile della divisione degli investimenti presso Cynosure Group, secondo il quale la Fed attenderà un po’ a tagliare i tassi, in quanto a suo avviso l’economia rallenterà, ma in modo non troppo drammatico, anzi piuttosto lento, nel corso dei prossimi mesi.

“E’ probabile che la Fed dirà : ‘Non eccitatevi troppo, per ora, all’idea di tagli ai tassi imminenti’: una frase che potrebbe essere rimarcata anche per un po’ di tempo”, ha spiegato Smedley.

Il consiglio di JPMorgan sui Treasury. Ma occhio a debito Usa

Ci sono poi gli strategist di JPMorgan Chase che, così come Shah di Goldman Sachs, intravedono le migliori opportunità nei bond Usa a scadenza più breve, in quanto a loro avviso, perfino quando inizierà a tagliare i tassi (secondo loro nel secondo semestre del 2024), la Fed continuerà comunque a portare avanti il suo piano di QT (Quantitative Tightening).

Una politica che, secondo JPMorgan, eserciterà una pressione rialzista sul rendimento extra che gli investitori chiederanno per acquistare bond Usa a più lungo termine, rispetto a quelli a scadenza più breve.

E così il consiglio di JPMorgan è quello di acquistare Treasuries con scadenza tra i due e i cinque anni.

La doppia spina del debito e del deficit degli Stati Uniti, spiega un altro articolo di Bloomberg, è il grande fattore che peserà sul trend dei titoli Treasuries.

Viene infatti messo in evidenza che, nel corso del 2024, sarà di ben 7,6 trilioni l’ammontare del debito federale Usa che arriverà a scadenza.

Il calcolo è stato fatto dalla società di asset management Apollo nell’articolo “31% of All US Government Debt Outstanding Matures within 12 Months”, da cui emerge, per l’appunto che il 31% circa dei Treasuries Usa in circolazione scadrà l’anno prossimo:

si tratta del livello record dagli inizi del 2021 che, inevitabilmente, eserciterà una pressione rialzista sui rendimenti, a discapito del mercato dei bond Usa.

Tra l’altro, gli esiti delle recenti aste non sono stati neanche particolarmente incoraggianti, visto che non sono mancati i casi in cui la domanda del debito Usa si è confermata debole, a fronte di un deficit che continua a esplodere.

Non per niente, è dal mese di agosto che le notizie sul rating del debito Usa sono state tutto fuorché rassicuranti.

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